mercoledì 17 settembre 2014

Subconscio


gdf

In collaborazione con

 PalatoVergine - Sapori mai provati

Sito in costruzione, come  si dice.

http://palatovergine.wordpress.com/


Che effetto potrebbe fare questo liquido da psicologo mentre si va a spegnere contro un palato vergine? E’ questo il vino?  No, questo non è il vino ma è un vino, poi ce ne saranno altri da affrontare inconsciamente, ma intanto questo, che se si muove così allo stappo figuriamoci in bocca.

Si scrolla di dosso l'aria di chiuso senza neppure agitarlo prima dell’uso, esuberante di suo. Tutti frutti, torbido da guardare, ma perché lo dovresti guardare: in bocca te lo devi prendere fino a farlo sgorgare. Contenuto prima in vetro, ad uno status di consapevolezza di livello inferiore, ma che cresce a vista d’occhio una volta liberatosi dall'involucro protettivo.


Si, ma è rosso. Relativamente, perché fosse bianco che ti cambia, tanto ti tocca. E se fosse nero, come si diceva, allora ti darebbe un maggior senso di pienezza, anche gustativa, invece rimane li, corto ma riservato, come volesse regalarti emozioni ancor più profonde, invece poi improvvisamente decide di andare di fretta, venendo al dunque appena stappato. Sa di non poter durare a lungo, e dunque decide di non ingannare né lei né se stesso. Naturale, così com’è. Come gli viene viene.


Avesse una cerniera, ma lui se la cava benissimo ugualmente, levandosi la corona di ferro e stappandosi in pochi secondi, conscio del suo saper fare. Piacere veloce ma non effimero, alla fine soddisfacente. Qualunque? No, qualunque contenuto della mente esistente od operante al di fuori della coscienza prima o poi diventa emergente, fino a morire sulle mucose del palato vergine. Subconscio: buono oltre il gusto.

gdf


“La Marzemina Bastarda è varietà autoctona nel trevigiano, ormai pressoché scomparsa dai vigneti nonostante sia relativamente poco sensibile alle malattie. La si trova però come uva principale nell’uvaggio del Subconscio, vino a rifermentazione naturale prodotto all’Azienda Agricola Marton e affinato sui propri lieviti (indigeni) in vasche di cemento dopo una macerazione di circa 12 h sulle bucce. Niente diserbanti né fitofarmaci in vigna, fermentazione senza controllo della temperatura e nessuna aggiunta di SO2 in cantina.

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