mercoledì 28 agosto 2013

20.000 beghe sotto i mari


gdf 5 minutes pgr

L’immagine cruda di questo enorme calamaro cotto alla griglia credo provenga dalla tavola di una trattoria greca dall’insegna quanto mai evocativa: ταβέρνα ναυτίλος ; insomma si dovrebbe pronunciare Osteria il Nautilus.

Il servizio PGR dell’Armadillo Bar (per grazia ricevuta) funziona ormai a singhiozzo, e così per tirare avanti il blog mi devo accontentare di queste cose, per altro molto significative.

Volendo infatti prestare maggior attenzione, in basso a sinistra insiste anche un altro mostro marino che a ben guardare potrebbe essere una piovra gigante, il cui tentacolo pare grande come un pitone di quattro metri. Il senso della misura i greci non l’hanno mai avuto molto chiaro, divorandosi ben più di una nazione tra un’Olimpiade e l’altra.

Il capitano Ferragut, Aronnax, Conseil e Ned Land sono di nuovo in pericolo. Adesso, come secondo, potrebbe arrivare un’amareggiata sirena, assai più vendicativa e pericolosa di una mareggiata provocata da nevrotici capodogli.

Una strizzata di limone negli occhi non la si nega quasi a nessun greco, parola di Iούλιος, che è anche il nome del mese passato, ma pure quello del formidabile maitre che ha studiato all’Istituto Alberghiero Jules Verne di Parigi, e che guida il localino all’aperto con vista mare sporadica da Skiros, appunto, nell’arcipelago delle Sporadi.

L’Isola Misteriosa è già stata approcciata da molti dei Figli del Capitano Grant, che stanno aspettando il momento buono per cominciare lo shopping definitivo di isole al discount greco, anche questo già comunque pieno di prodotti tedeschi, e non solo della loro valuta.

Questa volta il Capitano Nemo rischia di non farcela a tirare tutti fuori dai guai, perché di calamari giganti in quei mari ce ne sono parecchi, ma Nemo, testuale da Wikipedia ” è un uomo geniale, ma allo stesso tempo oscuro e misterioso. Afferma di aver rinunciato alla società degli uomini e di aver tagliato qualsiasi legame con la terraferma. Lo si vede però aiutare gli autonomisti greci donando loro i tesori da lui trovati sul fondo del mare”

Forse così convinceranno Berlino, mettendo sul tavolo ben altro che un calamaro gigante attraendo la delegazione  in una qualche trattoria delle Sporadi, una come questa, l’Osteria il Nautilus, e scompariranno negli abissi

5 commenti:

  1. " Ok, stop Sambuca, datemi dell'Ouzo, so su quale terrazza berlo..."
    A.

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  2. Beh, che occhio.... Confermo, il vicino di piatto è un super tentacolo di polipone fatto alla maniera greca: asciugato al sole e all'aria del mare per una settimana, poi cotto sulla brace di legno di olivo. Ouzo obbligatorio, appunto.

    A.

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  3. E siamo a due A. A.
    Che non arrivi la terza, non per la cucina greca.

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  4. mi ricorda qualcosa, se non ricordo male un meeting al "Dente" dove lo chef Sola ci propino', con grande gioia di Franck "the big one" il fatidico calamaro gigante...

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    1. Il calamaro gigante di Chamonix passò a stento attraverso il Tunnel prima di finire in minimi termini :-)
      Unforgettable

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