lunedì 5 agosto 2013

La terrazza del Sole di Ranco


Marco 50 & 50


"Domenica ti porterò sul lago...possiamo anche pescare e fingere di essere sul mare", ma questa Saturday Night Fever, che mi deve essere venuta anche per la temperatura esterna, mi spinge ad anticipare la gita fuori porta, diciamo nell'area piccola, di un giorno.

A Concato preferisco Caputo, ma non sto andando a Marina del Cantone alla Taverna del Capitano, muovi a tempo il bacino, il locale è vicino.




È sabato pomeriggio, ma lascio andare via il passerotto, mi sembra troppo autunnale, e allora che Caputo sia.

"Mio diletto amore tramonta il sole al Tahiti bar” che ne dici se ce ne andiamo al lago stasera…”fra le donne intonacate di strass e i pivelli strangolati dal frac” magari dopo cena in veranda chiederemo a "El" un Bowmore e ci racconteremo delle “storie di whisky andati”.


Ma si, ad un Tahiti bar in Brianza con le foto del mare polinesiano alle pareti, preferisco di gran lunga un salto in lungo al lungolago, e poi “sono senza sigarette e il pianista non fuma, e le bionde sono sfatte la mia birra è tutta schiuma” .Andiamo a trovare il pianista..., il lungolago del pianista, che ti aspettavi...

“Così ci avventuriamo” nell’ A8 un po’ Kafkiana, “equilibristi in bilico sul fine settimana”
  
Pensavo di essere in controtendenza ma i 40 percepibili hanno spinto mezza Lombardia nella nostra stessa direzione, la Milano Laghi. Siamo fermi a Sesto Calende, arriveremo alle greche, in coda, le greche, le disegno su un foglio per sbollire.

Intanto  “il mio cuore piange al ritmo del bongo e la bestia che si agita in me sta abbuffandosi di uova di lompo e chardonnay”, ma è ancora presto per scegliere il vino, e poi gdf  col pesce di lago dice Chablis.

Il  miraggio è Ranco e il suo lungolago, speriamo non debba cercare il persico in un pagliaio nel deserto.

La mia quota rosa si lamenta per la gola, ma non per l'aria condizionata , che deve il suo nome al fatto che se ognuno dice la sua lei non sa che pesci pigliare, ma per la mia gola, peccato capitale che ci fa spendere un capitale, e con le parole di Caputo mi dice "ma perchè non vai dal medico..." Ribatto con Caputo e il suo passante lungo linea "e che ci vado a fare, non voglio mica smettere di bere e di fumare", magari la linea si allarga ma poi recupero sempre.

Chiusi in macchina sembriamo mezzi morti o mezzi pazzi, diciamo 50&50, una volta arrivati  le cose cambiano e dopo il sole di Milano, dal Sole di Ranco guardo giù  “ in strada per fortuna sono ancora tutti vivi, l’oroscopo pronostica sviluppi decisivi”
Spengo la radio ed entriamo sperando non sia "un Sabato qualunque, un Sabato italiano" ma il peggio sembra essere passato, ho già voglia di "dueMila bollicine", lo Chablis, con tutto il rispetto, oggi  può attendere.

Ci portano, buoni pani, focaccine, ricotta lavorata con olive da spalmare, qualche chips in un sacchettino, un crostino al salmone, un bicchierino con crema di patate, polpo bollito e crostino all'origano.


Poi per me, e per 50 euro, risotto al persico burro e salvia, spiedino di persico e divertimento di pasticceria, che dividerò al 50% con la quota che gioca due piatti alla carta, tagliolini verdi con calamaretti spillo e pesto di zucchine e gomitoli di salmone in crosta/gabbia di patate a fiammifero.


Il divertimento di pasticceria, incluso nel mio menù, consiste in diversi assaggi freddi e caldi di dolci, gelato e frutta...  ah! le banane caramellate che ho mangiato spesso in Oriente, qui servite con una sorta di grosso bignè ripieno di cioccolato amaro e gelato al limone, le banane dicevo hanno lo stesso sapore e consistenza di una castagna lessa, non è una battuta, non sono male,  ma rimane il dubbio.


Servizio attento, temperature di servizio giuste, porzioni adeguate, nel complesso buoni piatti, nessuna sbavatura.

Le nostre scelte hanno anche un costo digeribile, forse qualche piatto in carta a quota  40 euro è  un pelino fuori quota e spiazza un po', ma i rigori non li para nemmeno Buffon.

gdf diceva che i cuochi di lago si contano sulle dita di una mano, le dita al persico, metaforicamente parlando, ma chi può dirlo, me le sono leccate tutte.

Nota di servizio,  era la sera del branzino cotto nella Creta con polvere di cacao e la clientela straniera era in maggioranza.

Se dovessi cercare qualcosa che non va, dovrei cercare l'ago al lago e allora cerchiamo lo spillo e diciamo che gli splendidi tagliolini verdi ai calamaretti sarebbero stati perfetti con qualche spillo in più, ma sono capocchie di una testa di nicchia.

Una buona bottiglia in buona compagnia  sulla terrazza sul lago del Sole di Ranco  è molto meglio di tante cene riuscite a metà, qui  siamo davvero in un posto fantastico.

Shakespeare disse : fanno economia in cielo, le loro candele sono tutte spente, noi invece “Guidiamo allegramente, è quasi l’ora delle streghe, c’è un’aria formidabile le stelle sono accese” "e questa storia imprevedibile d'amore e dinamite mi rende tollerabile" l'assenza di lolite.  "La notte è un dirigibile che ci porta via lontano"




Marco 50&50


3 commenti:

  1. C'è tutta una generazione di aspiranti gourmet che dovrebbero scoprirlo oriscoprirlo il Sole di Ranco. Un diadema della ristorazione italica.
    Al

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    1. Per me scoperta "tardiva" e quindi dal sapore più intenso
      M50&50

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  2. Una delle riscoperte " coup de coeur 2013"
    L'estate è lunga, e anche quella terrazza.

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