martedì 1 luglio 2014

Le navi in cielo



del Guardiano del Faro


In alcuni momenti del giorno, della sera, del mattino e della notte, in questo sorriso di cielo e di mare l’orizzonte sparisce, e le grandi navi merci o passeggeri che lo tracciano per pochi minuti non sono più parte del mare ma del cielo. Nulla di alieno, ma piacevolmente alienante, anzi abelinante, piacevolmente abelinante si, questo si.



Quel pesto lasciò il segno, e non fu la prima volta che incrociai per causa di un pesto lo sguardo con Luigi Cremona senza sentir il bisogno di dir nulla durante un assaggio condiviso. Concordammo tacitamente che quella cosa che ci era capitata sotto i denti in mezzo a mille altre valeva più di tutte le altre.


Con Luigi Vidili


Rivelazione già ben rivelata in quel caso, perché anche in mezzo al caos di uno dei tanti eventi gastronomici dell’anno, scoprimmo che in realtà quelle picagge al pesto erano già state premiate e riconosciute come miglior piatto in mezzo a mille altri piatti degni dei migliori agriturismo.




Tutto filò liscio come l'olio, anche perché qui di burro non se ne usa neanche per i dolci, e di uova pochissime; di pesce neppure. E quindi cosa rimane? Rimane quel che c'è nell'orto ed entra in cucina.

Molta verdura, trasformata o servita a crudo, molte preparazioni da forno classiche liguri, la pasta fresca nelle sue tante variazioni tradizionali e qualche pezzetto di carne, ma questa è sostanzialmente la cucina dell'olio che cola, e che unge amabilmente  le farine e le verdure dell'orto.




Sulle alture di Imperia va in onda un'altra puntata del sequel "Mollo tutto e vado a vivere in campagna". Luigi Vidili da Genova Pegli con la Signora, Riccarda Roner -di queste parti - sono qui ormai da una dozzina d'anni, convertiti all'autonomia quasi integralista. Ci hanno visto lungo, fino laggiù all'orizzonte dove le navi si staccano dal mare e galleggiano in cielo. Vorrei fare il passo, ma ho ancora un po' paura dei ragni.







Ai topi ci pensa lei e le sue sorelline...







Mise en place en plein air



O all'interno se piovesse

Riccarda Roner alla prese con lo schiaccia patate. 
Gli gnocchi sono in lavorazione a vista


Così come le basi per la focaccia e altro

Bollicine a chilometro uno dal faro

Crudità dall'orto tagliate al coltello. Olio e pecorino. 
Luigi, classe '57 è di origine sarda e giustamente nulla rinnega della sua storia di vita partita da laggiù prima di raggiungere Genova e poi Imperia


Questa focaccia è deliziosamente sapida, amarognola e croccante.
 La fanno usando anche "il fondo della bottiglia d'olio".


Riccarda è a casa sua, e mostra con orgoglio la torta di zucchine trombetta

Questa


Questa invece è una variazione che sta nel mezzo tra la pissaldiere provenzale e la sardenaira sanremasca. Trattasi di una vecchia specialità di Oneglia: la Piscialandrea.
Il riferimento ad Andrea Doria è palese. Appena sfornata potrebbe creare dipendenza

La melanzana colta stamattina con una passata di cuore di bue e origano fresco

Il bruss con  pane di Triora

Gli gnocchi fatti e mangiati, col pesto...

Quadrotti di pasta fresca lasciata asciugare qualche ora; bollita cinque minuti e servita in un ristretto di fiori di zucchina e pomodoro

Un assaggio di secondo articolato sul coniglio, il polpettone vegetale, un'altra torta di verdure (forse zucchine se non ricordo male) e una fettina di arrosto di manzo al ginepro.

Dai! Non me lo ricordavo così buono.
 E loro diranno: belìn, te ne sei bevuta una bottiglia da solo...

La stroscia (olio farina e zucchero) con un semifreddo di ricotta e cioccolato. Meringa

Il profumo primario del Rossese è la mora selvatica.
Provare per credere

Molto buono il nocino di casa

Qui il menù lo decide l'orto e il tempo, quello climatico e quello che la famiglia Vidili dedica a questa esperienza di vita.

Le Navi in Cielo
Salire a bordo per un volo andata e ritorno costa 35 euro, più i vini





gdf

4 commenti:

  1. Ah, che bella la vita dell'agriturismo vista mare....
    Beppe

    RispondiElimina
  2. Ma che naso affilato
    E’ per sentire meglio il profumo dei vini
    Ma che occhi grandi
    E’ per guardarmi meglio intorno prima di fotografare
    Ma che bocca grande
    E’ perché devo poter assaggiare un po’ di tutto
    Ma che orecchi grandi che hai, sono enormi e tutti rossi, è successo qualcosa…
    No, è Marco cinquanta che quando non lo invito in certi posti s’innervosisce
    CAPITO MI HAI?

    RispondiElimina
  3. Rispondo pubblicamente ad un paio di osservazioni fattemi in provato, così non creiamo equivoci.

    Perché se ho scritto: "...anche perché qui di burro non se ne usa neanche per i dolci, e di uova pochissime; di pesce neppure l'ombra. E quindi cosa rimane? Rimane quel che c'è nell'orto ed entra in cucina."

    e ancora "... molte preparazioni da forno classiche liguri, la pasta fresca nelle sue tante variazioni tradizionali e qualche pezzettino di carne, ma questa è sostanzialmente la cucina dell'olio che cola, e che unge amabilmente le farine e le verdure dell'orto."

    Quindi, potendo vedere in immagine come è intesa la carne, questo è un posto giusto per chi ama i carboidrati, l'olio e le verdure. Focacce, torte salate, gnocchi, pasta fresca ecc... Di questo si sostiene il menù di questo agriturismo.

    Non volevo creare aspettative diverse e mi sembrava di averlo scritto in chiaro

    RispondiElimina
  4. ... in privato.. non in provato... nella foga...

    RispondiElimina