venerdì 1 luglio 2011

Vinexpo Bordeaux 2011 et la Grand Fete au Domaine de Chevalier

- di Massimo Viglietti -

Ebbene si, ho fatto una mezza pazzia…..mezzanotte , finito il servizio, in macchina , diretti a Bordeaux. Erano anni che volevo partecipare al Vinexpo, complice il mio amico che mi ha procurato il pass e allettato da un invito particolare presso il Domaine Chevalier, ho colto la palla al balzo.

Bordeaux è straordinaria, il Vinexpo si è rivelato un’esperienza affascinante e stupenda, mi ha fatto pensare al cugino Vinitaly, paragoni meglio non farne.

Ma volevo raccontare, piuttosto, della serata di festa al Domaine de Chevalier:

L’arrivo in auto, tra le vigne e i vari Chateau è suggestivo, almeno non hai l’odore di stallatico della bassa …poi un’orchestrina jazz di tre elementi ti accoglie suonando “dixie” e i proprietaire ti danno il benvenuto. Nell’attesa dell’arrivo degli altri ospiti, giriamo per il prato allestito per l’occasione con tavoli a cerchio tutti preparati a ricevere frappeuses e bicchieri , ai lati del giardino altri tavoli con caviale, salmone , foie gras, pata negra, e spiedini di gamberi, ogni tanto dei commis con cabaret di canapè ti solleticano l’appetito.

La situazione mi porta a pensare a Sirmione ai tempi di Catullo, mancavano solo le giovani vestali, ma si poteva ovviare con Sancerre spumante di Mellot, Pol Roger brut, Mule blanche di Jaboulet, Puligny Montrachet di Leflaive e qualcosina bianca di Faivelay oltre che i Riesling e Gewurtztraminer di Zind Humbrecht

Avevo solo il timore che per chiamarci alla cena sbucasse da un cespuglio uno strano ominide vestito di camicia verde tipo militare che con il microfono urlasse qualcosa sullo stile “ Chevalieristas, Bordolistas, Chimichistas...” ma per fortuna il microfono ci convoca per la cena all’interno dei gazebo allestiti fuori delle cantine.

Gli occhi rimangono sbarrati per molto tempo, nel tavolone centrale compaiono bottiglie che ci accompagneranno per la serata, faremo questo sforzo e in compagnia di Olivier Leflaive ci riempiamo i bicchieri di Bienvenue Batard Montrachet di Faivelay 2009, Batard Montrachet di Leflaive 2007, Gevrey Chambertin 2007 di Faivelay, Chevalier de Sterimberg 2008 di Jaboulet, Cuvèe Edmond 2009 di Alphonse Mellot, Vega Sicilia unico 1998 , Winston Churchill 1999 di Pol Roger, naturalmente il Domaine Chevalier 2007 e altre chicche che non riuscivo più a seguire. Dopo una quaglia al tartufo e foiegras ci spostiamo in cantina e ci serviamo di formaggi….il bicchiere si riempie di un nettare color oro, una pourriture noble da acini nobili di Zind Humbrecht che ci accompagna fino ai dolci. Un caffè e un sigaro che richiede un Porto , subito servito ci accompagnano in giardino su dondoli allestiti per il dopo cena. Volevo bere bio e qualcosa di arancione, ma ahimè la chimica ha avuto il sopravvento, in albergo ho dormito benissimo e non avevo acidità, sarà l’aria di Bordeaux a differenza di quella di Piacenza e il giorno dopo canticchiando la Jovanotti song ho preparato i bagagli e sono rientrato a casa, felice e goduto, in vino veritas, ogni tanto giocare al piccolo chimico ti fa tornare sulla terra, quando una cosa ti piace e sai valutarla non ci sono scuse che tengano……sorry !!!


-Massimo Viglietti -

15 commenti:

  1. non voglio pensar male, ma se è vero come sostiene qualcuno c'è una correlazione tra alcune patologie bastarde di cui la civilta' occidentale si sta ammalando e la porcheria chimica che l'industria alimentare che ci ha propinato negli ultimi trant'anni, beh non posso che dissociarmi dal Viglietti pensiero, sorry..(è un ragionamento che faccio a voce alta e a ragion veduta, chi mi conosce lo sa perchè..).
    Grazie
    Lucien

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  2. Il vino non è una medicina quindi se non voglio cadere nei mali del mondo moderno non devo attaccarmi alla bottiglia . Il vino deve essere buono in primis , se poi è anche bio è meglio, ma con la parola bio non possiamo mascherare l' incapèacità a produrre correttamente perchè allora mi dovranno spiegare come mai i vini dei produttori bio in gamba non hanno grossolani difetti mentre a Piacenza sembrava che tutti avessero messo a stendere le calze sudate .
    Augh !!! ho detto Franck the one

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  3. Il vino NON è una medicina ma dovrebbe NON essere un veleno.. il mio comunque era un discorso a piu' ampio respiro indirrizzato anche all'industria alimentare, sinceramente ognuno è libero di avvelenarsi come meglio crede ma fare l'ode alla chimica beh, mi sembra eticamente una stronzata..
    Proviamo invece a fare il discorso inverso: chi usa chimoca di sintesi, lieviti selezionati, osmosi inversa ecc.. ecc.. è perchè vuole mascherare l'incapacita' a produrre in maniera naturale? Sara' anche piu' buono (dogma opinabile) ma fa sicuramente piu' male..
    passo e chiudo
    L

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  4. non conosco sto viglietti ma qui di armadillo's spirit c'è ben poco ammaliato com'è dalle prelibatezze che è riuscito a scroccare

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  5. Sai cosa stavo notando caro Max ? Che vi hanno servito una compilation di infanti allucinante :-) Io mi sarei rifiutato di bere quella robba piena di legno e citrica peggio di una Lemonsoda :)
    Sposo in pieno ciò che ha scritto Franck the one, che quando è in forma non ce n'è per nessuno.
    Il Vino deve essere innanzitutto buono, poi tra i buoni prediligo (ma ciò non significa che aborro per convesso l'altro) i vini cosiddetti Naturali. O meglio dire che si ispirano ai principi di vinificazione e coltivazione naturali.

    Albuz

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  6. no Ciciuxs non è proprio così anche se dal post sembrerebbe, c'è un malinteso di fondo che Massimo ha gia' chiarito privatamente con me, anzi se è d'accordo pubblico cio' che ha scritto che mi sembra di buon senso..

    Resta il fatto che il post di Nobili su Monte Dall'Ora è piu' in sintonia con l'armadillo spirit..

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  7. Francamente sorpreso dalle reazioni, da queste parti non è questo il primo post sul tema , anche miei, ed il secondo di Massimo Viglietti , che mette in discussione buttando in parodia alcuni dogmi. Inoltre ignoravo che questo blog avesse una linea editoriale. E non si pensi alla provocazione fine a se stessa in quanto il precedente suo ha avuto l'assenso degli stessi armadilli ;-)
    Alegher!

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  8. Mi sà che non battiamo il record di durata !!!!

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  9. @ Anonimo: macchè record di durata..qui ognuno puo' dire cio' che vuole nel limite dell'educazione e del buon senso, ci mancherebbe..
    Con Viglietti poi nessun problema è una persona con cui ci si chiarisce in 30 nano secondi anche con punti di vista diversi (non è mica Scanzi..).

    @ Gardien: mi stupisce che tu ti stupisca, un pochino dovresti conoscermi e sapere che ci sono argomenti su cui mi inalbero facilmente, ma tutto finisce lì alla faccia della linea editoriale (che non esiste..).

    tutto il bene possibile a tutti
    Lucien

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  10. ok Lucien, avanti tutta, quindi, come ti dicevo l'altro giorno a NiceWater io avrei in programma per prossima settimana due DEMETER certificati che si chiamano Domaine de La Pinte e Rossignol Trapet, e non potrò che parlarne bene, neanche una calza sudata appesa, tutta gente ordinata e pulita, quindi niente scoop-post ad effetto sul Blog degli Armadilli e niente record di durata battuto ( qualcuno già ci gufava eh, ve possino... :-) ), salvo quello dell'audience mensile del blog, di nuovo.

    p.s. Luciano , che poi mi dimentico, siccome sono di passaggio nel biellese, ti ricordi mica come avete mangiato in quel posto Natural di Valdengo di cui avevamo letto commenti entusiasti su "scatti di gusto" ?

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  11. Ok ok.. aspetto con ansia La Pinte e Rossignol Trapet..
    Valdengo? Bah, mi spiace contraddire Black Mamba ma non ci ho trovato niente di particolarmente eccitante (se non il prezzo..), pero' se vuoi farci un salto sono curioso di sapere il tuo parere, ah, last but not least carta vini ridicola, pensa cha abbiamo bevuto il prosecco di Coste Piane a tutto pasto :-))

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  12. Ho capito, avete rischiato uno scatto di nervi.
    Non era di Cristiana Lauro il pezzo, secondo me Black Mamba li avrebbe morsi al collo con quella carta vini che mi racconti :-))
    L'autrice si chiama Katie Parla.
    http://www.scattidigusto.it/2011/04/29/tavole-di-tutti-i-giorni-il-talucco-a-valdengo-tra-piemonte-e-sardegna/
    Mi fido di voi, andrò altrove stasera

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  13. Sì sì, meglio, Katie Parla non è molto affidabile.. a tavola ça va sans dire ;-))

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  14. --- lei Parla. parla...

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