mercoledì 6 luglio 2011

La cucina delle suocere mancate

- gdf Luglio 1961/2011 -

Non c'entra niente, ma volevo lo stesso dedicare questo post ad Ernest Hemingway, che moriva giusto tre settimane prima della mia messa in onda.
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Post chiaramente vendicativo, cattivo e per l’ennesima volta tendenzialmente misogino. No, non posso mangiare una sia pur mediocre melanzana alla parmigiana self made mentre in video sul G.R. Channel passa un’ambiziosa signora in età pensionabile in grado di mettere in padella e in forno una sequenza di inguardabili errori culinari che fanno inorridire anche il paziente Max Mariola. Dice che faceva la hostess, ma non fatemi credere che per decenni abbia mangiato solo dentro quei tristi vassoi pluriscomparto ma monotemperatura in regime di precarietà di luoghi e di orari; ma se così fosse avrebbe finalmente una giustificazione quell’eccesso continuo di inutili complicazioni tipiche delle donne in carriera, che per vendetta sulla sindrome della massaia , quando sono in casa, fanno della contorsione mentale, dell’infondata autostima e della disorganizzazione il tema principale da sviluppare prima di portare in tavola una serie di tante piccole cose di cui resterà il ricordo all’ospite solo in fase digestiva, e a lei, volendola cogliere, di riflesso all’espressione angosciata dell'improbabile futuro genero. Mi potrei accanire più sulle figlie che sulle mancate suocere, soprattutto quelle che non me l’hanno data, le altre sono da ritenere assolte per mancanze di “prove”, oppure dell’assolvente “non ricordo” . O al contrario, quando invece qualche dettaglio relativo alle malefatte culinarie delle mancate suocere inconcludenti in cucina, è stato coperto dalla bravura delle figlie, in grado di portare comunque a termine al meglio qualsiasi soufflé, anche in condizioni poco privilegiate, virtuose dell’improvvisazione, magari scarse di tecnica, inesperte, ma finalmente efficaci.

Quella che ti vedeva troppo bimbo per la sua piccola biondina con gli occhi azzurri e la buttava sulla crostata di frutta troppo dolce, gommosa e bruciacchiata: cara la mia mancata suocera, hai visto quante volte ti è rimbalzata?

L’altra che le capesante fanno figo con il ragazzo di campagna, però se me le gratini alla piemontese 15 minuti in forno riuscendo a seccarle anche se coperte da due dita di bechamelle te le lascio li comunque, e sarà per colpa tua se non ne mangerò più per anni per non far riemergere il ricordo.

Il messaggio subliminale estivo di far cuocere delle grosse banane sul barbecue perché devi far vedere che hai il giardino, perché devi dimostrare la tecnica per rammollire le banane senza bruciarle, beh, non ti preoccupare mancata suocera, la figliola è già più avanti, lei non le lascia neanche prendere temperatura.

Il frigorifero semivuoto e dietro le ante dei mobili di cucina neanche le padelle, però a ben guardare ci sono 6 Laurent Perrier in fresco, allineati in frigo come soldatini pronti alla battaglia. Tutti magri in quella villa, almeno a guardar le foto di famiglia, forse ho fatto male, quella suocera inesistente non era da sottovalutare, peccato non averla mai conosciuta, mai in casa, sempre in ufficio, fabbrica grossa. La figliola invece si, sempre in casa, si muoveva poco ma andava di corsa, doveva finire l’elenco del telefono degli under 30 ancor prima dei Laurent Perrier.

Il pomodorino, per cortesia, anche questi tutti magrissimi, anch’io all’epoca, ma basta con questo pomodorino condito solo da un contorno di quadri dell’800, da staccarli a morsi dalle pareti, ma tienitela questa carta velina passe partout incartapecorita!

Mi mostra con orgoglio la batteria di padelle costosissime che cuociono senza niente, senza condimenti, senza sale, ma soprattutto senza gusto. Meno male che tutto il sale e il pepe ce l’aveva tua figlia cara la mia mancata suocera.

Ma non c’é mai nessuno in queste case, chissà che faccia avrà la mamma di questa che ti aspetta al varco alle 16 in punto con Martini Bianco, ghiaccio, molto ghiaccio, e solo due patatine. Qui il frigo non vado neppure ad aprirlo, svegliati Guardiano, questi alle 18 tornano dalla fabrichetta.

Ma cos'è questa puzza di pesce marcio? No? Era pesce fresco quello che hai messo sulla griglia del caminetto? Apperò, e perché puzza in questo modo? E cos'è che gli sta colando dalla pancia? Non gli hai tolto le interiora! Del resto, come si fa a ricordarsi tutto quando si cucina...

Il papà che sa fare i cocktail, caspita! Dai buttiamoci giù due Negroni e un Milan Turin vecchio mio: allora, ce la fai mancato suocero? No, steso e biascicante; questo poi magari picchia i nipoti quando si concia così, però adesso lui dorme sul divano, noi no, andiamo di sopra, ma niente prole cherie, my Negroni is under control.

Le sfogliatine ripassate nel forno a mezza sera sapevano di margarina riscaldata, guarda che ce l’ho un naso cara signora, pensa che a tua figlia puzzano i collant già alle 10 del mattino. Come faccio a saperlo? A dire il vero era sfuggito anche a me, me ne sono accorto solo nel pomeriggio, dall’entusiasmo non mi ero nemmeno accorto che li indossasse.

-gdf-


12 commenti:

  1. - come gli vengono ? :-)
    R.

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  2. Un Guardiano in grande spolvero.. sara' la ricorrenza del cinquantennale?
    Ma niente mancate suocere in Valle d'Aosta durante il servizio di leva? Chissa' che Valpellinentze ti avrebbero preparato, magari perfino meglio di quella de La Cassolette dell'anno scorso ;-)

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  3. Ma siii, adesso mi hai fatto venire in mente quella che mi voleva adottare durante le libere uscite, proprio ad Aosta. Però non se lo meritava di entrare nel top ten horror, madre e figlia, molto gentili con me, e la Valpellintze era veramente gradita in quel freddo inverno aostano. Ricordarsi come si chiamava quella ragazza...

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  4. Questo è un pezzo da collezione, uno di quei momenti di cinica disillusione del Gdf che diventano materiale didattico, elementi di riflessione.
    Così, oggi, ritorno col pensiero al mio assistente di volo che sarà il mio chiodo fisso per la vita non solo per come facevamo l'amore ma anche perchè cucinava benissimo e sapeva bere altrettanto, aveva solo il difetto di essere di un'altra. Ciao Guardiano, Alba.

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  5. SE non fosse che consuma un pò troppo sarebbe da portarselo in giro il vecchietto !!!
    Sancio Panza

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  6. Ciao Alba, non è vero che sognare non costa niente, e anche ricordare fa sudare parecchio .

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  7. Quando sei in forma non ce n'è per nessuno
    Il problema è il concetto dell'in forma :)

    Albuz

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  8. Qui in realtà è bastato vedere quello che faceva quella donna in tv, i pugni che tirava mentalmente Mariola mentre quella era convinta di fare una cosa straordinaria mi ha fatto saltare il coperchio. Poi la gente a casa , se ha tenuto il volume basso, è convinta che sia così che si cucini. Che danni che stanno facendo tante trasmissioni di cucina in TV...
    Masticando nervosamente taralli e culatello , buttando giù un litro di lambrusco il post è uscito così nel giro di un ora. Infatti non è molto curato, forse troppo criptico, oggi lo limerei, ma ormai è andato. Sul concetto dell' In Forma ne parlerò nel pezzo più meditato che ho intenzione di pubblicare il 25. C'è tanto tempo e tanto bottiglie da qui a quella data...

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