martedì 18 settembre 2018

Elisir di Bella Vita: un week end stile Liberty al Borducan di Varese

- Silvia Vecchione -
lifeonthetopfloor


Ottantasette candele bianche illuminano la sala allo stappare del Perrier-Jouët Belle Epoque. Il rito di accenderle e spegnerle ogni sera, una a una, è affidato a Martina, che lo compie con attenzione, classe e delicatezza, come a infilare una collana di rarissime perle. Daisy si prepara in stanza. Nell’attesa di cambiarsi, indossa un kimono fiorato di seta color smeraldo e stende il rossetto rosso con aria sognante.



La finestra è aperta ma entra solo il silenzio. Perle preziose ne abbiamo, così come piume, strass e paillettes. Si torna a parlare di anni Venti e di grande Gatsby, stavolta vista lago: risale al 1924 la palazzina liberty che ospita l’Hotel Al Borducan, piccolo albergo di charme con terrazza panoramica, sospeso tra i colli del Sacro Monte di Varese. Tanto da raccontare, sui tre giorni trascorsi qui al Romantic Hotel. Andremo per impressioni.


La voce limpida e penetrante di Dinah Washington rallenta il tempo e ferma il respiro. Siamo quasi a mille metri di altitudine, l’aria è fresca e si sceglie di cenare all’interno, a lume di candela e velluto di rose bianche. Il tavolo è accanto alla balconata e, ancora una volta, la finestra è lasciata aperta: al chiaro di luna si intravedono le sagome appuntite degli aghi di pino contro la setosa lucentezza del lago sottostante; brillano gli occhi di Daisy, di interesse e curiosità per quello che deve ancora arrivare.



Un amuse bouche a base di caviale, ricci di mare e panna acida trasmette il messaggio: solo cose belle. Il riccio di mare, sul fondo, sorprende per rosea dolcezza, mentre il bianco e il nero, di panna e caviale, segnano – decisi – i confini acidi di un piatto di carattere il cui gusto si evolve al palato.


Sabato sera, ceniamo in terrazza. La temperatura è mite e la brezza, leggera, è piacevole. Il gioco di luccichii sull’abito nero fa pendant con il cielo stellato. È ancora piena estate. L’astice con gazpacho all’agro di cipolla rossa sposta l’attenzione sul ricordo di un viaggio in Andalusia: accade con naturalezza, nel momento in cui la mente non capisce più se il profumo arriva dal piatto o dall’altra parte della balconata. Il contrasto tra caldo e freddo racconta di rocce ardenti e freschezza d’oceano; la morbida dolcezza dell’astice e la pungente aromaticità del gazpacho sono perfettamente bilanciate in una portata che seduce per esotica raffinatezza.


È domenica a mezzogiorno: la luce del sole scavalca il lago e inonda la balconata; bucando le vetrate, travolge il salone circolare del ristorante che, fra rose bianche e cristalli, emana una sofisticata atmosfera d’altri tempi. Mentre Maurizio, in cucina, lavora sugli ultimi dettagli, Riccardo ci invita in terrazza per un aperitivo che inganni attesa e curiosità. Tre erano le bottiglie di finissimo champagne stappate per Daisy in Wonder Wheel, in riva al mare.


I frizzanti anni folli, per stupire, prediligono ancora una volta un numero dispari, perché è incompiuto, è perfezione in divenire, bellezza in potenza; e l’importante qui è non annoiare mai: in un climax ascendente di splendore, le bottiglie selezionate per l’occasione sono sette. Sette bottiglie vista lago e una sola annata, la 2002, per focalizzarsi sull’eccellenza. Krug, Salon, Dom Perignon, Billecart Salmon, Pol Roger, Bollinger e Piper: basteranno a conquistare il cuore della bella Daisy?


Billecart Salmon cuvée Nicolas François 2002 è chiaro ed esuberante. Le bollicine si agitano come la collana di perle nel momento in cui s’inizia a danzare. Parte dolce e leggero, trasformandosi poi in acido e tagliente, quasi a rivelare le contraddizioni di un decennio euforico e frizzante, dall’animo decadente.



Krug Vintage 2002 è schietto, diretto e coraggioso; non ha bisogno di ostentare, la sua fama lo precede; provoca e sa di poterselo permettere. Ma Gatsby è pur sempre un gentleman e chiude in grande stile con un’elegante bottiglia di Pol Roger Sir Winston Churchill 2002.



Piacevolissimo l’accostamento con gli spaghetti ai ricci di mare e burrata, mantecati in panna acida. Brezza salina che punge e dolcezza d’onda che accarezza, il tutto avvolto dalla freschezza balsamica dello champagne numero uno. Dedicato a chi sa vincere.




S.V.




2 commenti:

  1. Pol Roger Winston Churchill come quello che ho io...che classe Gardien !!! Le Maire

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