- Michela Brivio -
E’ stata una sfida quella intrapresa da Luca Zaccheroni il 29 giugno 2016 con l’apertura del suo secondo
locale. Una sfida alla tradizione e a uno dei piatti più tipici e
rappresentativi della romagna.
Ma la formazione titolare, capitanata da lui e Omar Casali, e il campo scelto e nei
desideri da tempo non potevano che confermare il suo genio imprenditoriale, che
ha dato un accento a Cesenatico, illuminando anche tutto il resto della
riviera, prima con il Marè
e ora con il QuintoQuarto
– piadina e affini.
Oggi mi siedo al bar per raccontarvi l’ultimo nato.
Se mi seguite in instagram avrete visto che ho praticamente
passato tutte le sere della mia recente vacanza lì, perché non inizio e finisco
senza. Il durante è stata una calamita.
Diversi i motivi: la proposta che non si ferma alla piadina
ma prevede anche affini di qualità (piatti e insalate), la bellezza del posto nel
cuore del porto canale leonardesco ma soprattutto l’atmosfera pop, fresca,
giovane, amichevole e conviviale di cui si gode, grazie a com’è stato pensato
il posto e alle persone (che lascio per ultime ma sono le prime).
Una sera avevo promesso di resistere giuro. Arrivo come
sempre con la mia bici e faccio il mio romantico giro al molo. Con chi? Con i
colori del cielo al tramonto, le carezze dolci del sole che pian piano lasciano
la mano alla luna, il canto dei gabbiani, le barche che rientrano e la musica
del mare di cui godono altri sognatori che come me.
Lucchetto alla bici e camminata.
Faccio una deviazione dal QQ per non passarci davanti e
cedere e mi perdo tra la gente, che passeggia ed è seduta a cena a bordo
canale. Osservo i “ristoranti” … interpretate le virgolette come volete … gli
“avventori” …anche per questo fate voi … i menù turistici proposti e i piatti
ai tavoli. Devo fare la cattiva? No dai sono buona quindi mi concentro sul mio
porto sicuro dove attraccare.
Seguo il loro campionato dalla prima stagione. Ricordo
ancora la prima chiacchierata con Luca e il suo sogno nell’aprire questo posto.
Il primo anno era ovvio lo scetticismo dei locali, privati della crudo,
squacquerone e rucola, e per lo più era curiosità ed attrazione per i turisti. Oggi
il sogno è realtà: la tradizione vince sempre, ma vince con un pallone d’oro,
la qualità, che risulta pericolosa perché poi non si torna più indietro. Ma per
fortuna!
Il turista vuole sempre più scoprire sapori nuovi ma veri e
i residenti si rieducano a un gusto che conoscono da sempre. Parlano da sole la
fila e la difficoltà a trovare posto, soprattutto nel weekend e fino a tarda
ora, gli affezionati sempre presenti ai tavoli come me e la scelta delle
persone che cresce sempre più anche nelle proposte “affini”, “pane della
povertà” (Pascoli) incluso.
Porto canale leonardesco Cesenatico
Il locale
Un angolo nel cuore di Cesenatico
con posti a sedere all’interno e all’esterno direttamente sulla riva del Porto
Canale, con la suggestione di mangiare tra le barche ormeggiate.
Domina il minimalismo, la modernità e l’accuratezza dei
dettagli, pur nell’informalità.
La cucina a vista non lascia spazio all’immaginazione e
rende tutto ancora più desiderabile. Basta starci qualche minuto per capire l’anima
di questo posto.
Tutte le preparazioni vengono fatte qui e c’è sempre una
pentola che bolle , il forno acceso e la piastra calda.
I profumi invadono le strade ed è un richiamo pazzesco a goderne
a tavola.
Una sera si sgranano i fagioli, l’altra si cuociono le
seppie in umido, un’altra ancora si prepara la parmigiana…..solo per fare
qualche esempio.
E poi le piadine, farcite di ogni prelibatezza tanto da
diventare veri e propri piatti, e che una volta pronte vengono messe su un
tegamino da servizio quindi su un vassoio in acciaio per arrivare in cassa
tramite un rullo. A questo punto il dischetto rilasciato al momento dell’ordine
vibra e s’illumina. Si ritira personalmente il tutto in cassa, come il
beveraggio, e ci si accomoda per la degustazione, in loco o a casa.
A sparecchiare ci pensano loro, uno staff di giovani ragazzi,
capitanati dalla vulcanica Marianna
Nardelli, sempre attento ad ogni esigenza extra fai da te, con il sorriso e
la gentilezza che ti fanno sentire coccolata come a casa. Sembra una
contraddizione il non servizio e questa sensazione ma è ancora un’altra magia
del luogo.
Bellissima inoltre la tela dell’illustratore Riccardo Guasco che occupa il cuore del
QuintoQuarto e che riassume l’essenza, il sapore e la storia della loro realtà.
Mi sembra davvero riduttivo chiamarla così perché questa va
davvero oltre e vive della sua unicità e contemporaneità.
Omar ha per mesi sperimentato gli impasti fino ad arrivare
al loro “brevetto gastronomico” che prevede il giusto mix di farine biologiche macinate a pietra, acqua, strutto di Mora
romagnola, poco sale e formento (tradizionale anche in versione roll).
Formento? E’ il fratello maggiore del lievito madre, in
passato riprodotto e conservato in ogni casa per necessità. Difficoltoso e da
curare ma che conferisce l’aroma QuintoQuarto inimitabile.
Dall’apertura anche la versione integrale che prevede l’utilizzo dell’acqua di mare e dall’anno scorso anche la vegana, con germe di grano e olio evo a sostituire lo strutto.
Assaggiatele tutte, scegliete la vostra preferita e abbinatela
alla farcitura che sceglierete. Insomma divertitevi o fatevi consigliare da Sauro Silvagni, che dirige l’orchestra
QQ in cucina. E’ orgoglioso e appassionato del suo lavoro, è un bel ragazzo e
sempre presente, giorno e notte. What else?
Tra le combinate ecco due delle mie preferite di sempre: Parmiciana (non è un errore di
battitura!) con parmigiana, crudo e basilico, consiglio impasto integrale, e la
Sunday Rost con roastbeef,
parmigiano, pomodoro, insalata e maionese. Impossibili da togliere dal menù.
Cambia invece sempre la Roll
Marè che per l’estate è farcita con ventresca di tonno in oliocottura,
borlotti freschi al pepe nero e cipolla rossa di Tropea. Un’idea di costo? Le
prime due 7€ e questa 9€: già solo leggendo gli ingredienti non fa una piega.
Passando alla Collezione
estate da urlo quella che porta il loro nome, Quintoquarto, con wurstel di calamari, verdure gratinate e maionese
di pomodoro arrosto.
Non ne aggiungo altre perché le ho assaggiate quasi tutte e
voglio lasciarvi il piacere di scoprirle personalmente.
C’è anche spazio per la semplicità oltre che a questi
“piatti”. Ma anche qui niente omologazione
perché la qualità va valorizzata e non distrutta cuocendola.
Salumi italiani +1 è una selezione di insaccati che vengono
serviti in cartoccio da 1 etto ed accompagnati da una piadina fumante e volendo
da squacquerone, servito in ciotole di ceramica.
Mortadella Bonfatti,
Coppa e Prosciutto Crudo Delvecchio, culatello
di Zibello Podere Casassa, salame di
Mora Del Munio e un tocco di esotico
con Paleta di Iberico De Bellota.
Parmiciana: parmigiana di melanzane, crudo e basilico
Sunday Rost: roastbeef, parmigiano, pomodoro, insalata e maionese
Quintoquarto: wurstel di calamari, verdure gratinate e maionese di
pomodoro arrosto
Affini
Anche questi rigorosamente accompagnati da piadina, compresa
ne prezzo. Ammetto il mio tradimento: la prima sera non prendo la Parmiciana ma
uno di questi, che mi conquista al primo sguardo, il Marinato: sgombro nostrano, squacquerone e giardiniera.
Non è bellissimo? Ma non è di quelle bellezze che ti
deludono o svaniscono perché ha un gran contenuto che lascia il segno e il
desiderio di riaverlo presto.
Golosissime anche le Crocchette
di patate, alici, scamorza affumicata e maionese.
Tra le insalate assaggio l’Omega 3: salmone affumicato, panzanella di verdure e feta. Freschissima,
estiva… insomma da mare.
Marinato: sgombro nostrano, squacquerone e giardiniera
Crocchette di patate, alici, scamorza affumicata e maionese
Omega 3: salmone affumicato, panzanella di verdure e feta
Chiudiamo anche con un dolcetto? Perché privarsi del
piacere? Tiramisù, crostata, salame di cioccolato, torta del giorno.. ma ancora
una volta il cuore protagonista è la piadina, servita con crema di nocciole Babbi, per i più golosi e da
QuintoQuarto fino alla fine.
Tiramisù
Accompagno tutto e sempre con il mio bicchiere di Revì Trento Doc, in carta insieme ad
altre enoproposte al bicchere, birre italiane artigianali e tedesche e bevande.
E ora che ci beviamo al bar prima di salutarci?
Qualsiasi cosa so che sarà super per brindare a questo mio
posticino del cuore e alle persone che ogni giorno si dedicano a lui.
Menù
Il cuoco beato tra le donne dello staff: Francesca, Marianna, Sauro e
Federica.
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