domenica 10 gennaio 2016

Dopo Napoli, secondo estratto


Marco 50&50

Prima l’Antica Pizzeria da Michele a Napoli, seconda La Notizia.
Dov’è la notizia ?
A Napoli.
Si, ma dov’è la notizia ?

Che nella stessa classifica delle quindici migliori pizzerie italiane, redatta qualche tempo fa dal Daily Mail, all’undicesimo posto, subito dopo Sorbillo, figura, quindi senza sfigurare nemmeno molto, la pizzeria Fra’ Diavolo di Diano Marina, seconda assoluta fuori dal territorio campano.



In tutta onestà, dopo averla provata, non posso affermare che in base alla vicinanza in classifica ci sia corrispondenza nel risultato finale, d’altro canto anche i chilometri per raggiungere il capoluogo partenopeo non sono gli stessi, ma se la bandierina di partenza è collocata a nord, anche senza la bussola alla mano, Diano è un buon punto di arrivo per una pizza sopra media.

Sono gentili, veloci ma non sbrigativi, la pizza arriva bollente, il pomodoro non è acido, la mozzarella fila, la margherita mi è piaciuta, le verdure sia cotte che crude nella vegetariana con rucola e pomodorini sono di livello, quindi il passaggio diventa obbligato, con calma, dopo il treno che ferma comodamente a Diano.
Prezzi nella media, digeribilità assicurata, così come la coda, per evitarla evitate di fare quel che ho fatto io, quindi c’è concorrenza di colpa per l’unico aspetto col punto interrogativo.



Ero in piedi da tre ore con un solo caffè, a dir la verità l’avevo macchiato con una tonica senza gin ed un pezzetto di focaccia, ligure, (lo specifico perché a Milano, sarà l’aria, sarà la nebbia, ma la focaccia è diversa) la passeggiata da San Bartolomeo a mare e lungomare fino a Diano e per Diano non mi aveva provato ma mi aveva provato, ce ne fosse bisogno, che come sempre, qualunque cena mi aspetti la sera, fosse anche un cenone di Capodanno, appunto, saltare il pranzo non è propedeutico ma dannoso, si rischia il mal di testa ed un giramento di palle.
Comunque alle dodici, ecco l’errore, avevo già fame, il locale era appena aperto e forse il forno non aveva ancora raggiunto la temperatura ottimale, per cui ok la cottura degli ingredienti, forse un po’ meno ok quella dell’impasto che, pur essendo ben lievitato, elastico e digeribile, non si scioglieva propriamente in bocca, dettagli.



Tornerò a cena a Ponente, Rollino, Sarri, Donalisio (avessi voglia di fare un ventina di miglia in più) poco importa, quel che è certo, un pasto solo mi sembrerà nudo e avendo io un passo diverso da quelli che sono riusciti a farsi due stellati a pranzo e qualcos’altro la sera, opterò per qualcosa che difficilmente mi ritroverò nel piatto a cena; wurstel (magari un brat), senape e crauti rossi potrebbe essere un’idea se non fosse che in Liguria la senape, come i pinoli va a ruba, andrà benissimo una pizza a Diano Marina, lascerò ai cuochi pentole e coperchi, sarà sufficiente un buon forno, caldo, quello del Fra’ Diavolo.



M 50&50

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