domenica 9 febbraio 2014

Il postino oltre la pagina

Marco 50 & 50

Anni dopo, mentre stavo preparando il mio risotto preferito, mi tornò tutto in mente, era arrivato il momento di dirglielo, lui era fuori per il calcetto con gli amici, era la sera e la decisione giusta.

L’aria mandava profumi primaverili, non passava quasi nessuno sul ponte oltre i campi che lasciavano respirare la vista dalla porta finestra che dava sull’orto e sulla vallata. Si stava preparando per uscire, i jeans attillati e gli stivaletti erano quelli delle serate col dopo cena, la tee shirt del colore dei suoi occhi aderiva sul seno così simile al mio, rossetto come sempre appena accennato, il taglio dei capelli  ricordava un personaggio che lei nemmeno conosceva, la Valentina di Crepax.

La chiamai chiedendole di ascoltarmi, non le avevo mai detto niente, ma la monitoravo, sedute all’aperto i grilli in sottofondo, le dissi dei grilli che passano per la testa, delle aspettative disattese, della speranza di una sorpresa e le raccontai dell’incontro ravvicinato con la nonna dicendole che quel che ti aspetti non è quasi mai quello che arriva e che prepararsi ad un incontro d’amore con un uomo che ha i tempi disallineati rispetto ai tuoi fa un po’ male.

Mostrandole le mie scarpe da gara col tacco 12 le raccontai di quando aspettando il babbo avevo lavorato un po’ di fantasia (il post del Krug in tacco 12 è lì a ricordarcelo)

Sai,  avevo addosso solo queste
Hai fatto la mamma sexi ?
Guarda che prima di essere una mamma sono una donna, comunque non posso e non voglio frenare le tue passioni ma un film va visto in diretta, senza immaginarlo prima, alle sorprese nell’uovo preferisco una collana scelta insieme da Tiffany
E se invece della colazione con le uova preferissi il salmastro delle ostriche e le perle le trovassi lì ?
Ti manca l’esperienza per gestire le situazioni, è il bello della tua età ma anche il limite, al campanello non troverai sorprese e tra il postino e la suocera invadente non so cosa sia meglio..
Mamma io vado, dormo fuori e domani non chiamarmi all’alba, ti chiamo io quando mi sveglio.
Stai attenta, gli uomini sono predatori e le sorprese che riservano sono amare.
Io voglio amare e farmi amare il sentiero è già tracciato

Il risotto al radicchio era un po’ troppo amaro e mentre lei s’illude io disillusa alludo e il tacco 12 stasera resta in panchina, speriamo almeno lei giochi una partita memorabile.

Chissà forse la mamma aveva ragione l’ho aspettato tutta notte poi l’ho visto con un’altra, dormirò davvero dalla mia amica del cuore, il cuore altrove.

Cosa fai già casa…
Niente
Non preoccuparti, vieni al mare con noi sabato e domenica ?
No

La mattina dopo il cielo era limpido come i miei occhi dopo una notte passata a piangere, ma perché tutti vogliono impedirmi di sognare… maschera al cetriolo, massaggio, lampada, ceretta, parrucchiere, un paio di birre e la pizza con le patatine sopra, la mamma dice che senza lievito madre non è digeribile, a volte penso non sia digeribile mia madre. Alle chiamate non risposte  non darò risposta, adesso torno a casa e mi provo tutte le cose che ho comprato. Invece arrivata a casa mi chiusi in camera come se non fossi stata sola e ricominciai a piangere, non avevo nemmeno  voglia di spogliarmi e di provare i jeans nuovi acquistati poche ore prima...
Driiin
Andai ad aprire, c'era un biglietto con un pacchettino per me, il pentito mi aveva mandato una collana di perle sotto scorta e sotto protezione a mezzo postino.

A volte si cresce da un giorno all'altro, non avrei più pianto per un uomo, le pene (plurale) d’amore non facevano per me, avrei girato pagina.
Driiin
Andai ad aprire per la seconda volta e per la prima volta lo guardai, di fronte a me un ragazzo stupendo con una ricevuta in mano mi chiedeva, col più bel sorriso che avessi mai visto, la firma che avevo dimenticato, lo invitai ad entrare, nel frigo c'era una bottiglia di Krug.
Due ore dopo lo accompagnai alla porta, indossavo solo le scarpe col tacco 12 della mamma e una collana di perle.

Siamo rientrati, novità ?
Nessuna, ha suonato un paio di volte il postino, ma era per me.

Prima di disfare la sacca del week end al mare diedi un’occhiata alla sua camera, stavo per mettermi ad urlare per il disordine, invece sorrisi, vicino allo specchio accanto alle mie scarpe col tacco 12 c’era una bottiglia di Krug che aveva in testa un cappello da postino.

Qualche giorno dopo all’ufficio postale lo vidi, lui mi guardò e mi sorrise, speravo non lo facesse, allora lo guardai di tre quarti pronta ad azzannare il pollo, mi avvicinai e gli sussurrai poche parole d’invito, dovevo farlo per proteggerla…lui mi guardò fisso, non mi ero sbagliata, invece mi sorrise e poi, serenamente, mi rispose con una frase surreale che mi riempì di gioia:

Questo pacco fino alla settimana scorsa sarebbe giunto a destinazione con la posta prioritaria, ma ho incontrato una perla con una collana e ho buttato il campanello, è bellissima, potrebbe essere sua figlia.

Marco 50&50

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