sabato 7 settembre 2013

Red Carpet



Marco 50 & 50


L'altro ieri ho visto un giubbotto Brema in saldo al 50%, taglia-colore-importo, tutto perfetto, domani passo, ma domani è un altro giorno, non ho alcun diritto di prelazione, anche se la % di sconto potrebbe farmelo credere, e il giubbotto è sulle spalle di un altro.


Tempo fa, in Austria, in un incantevole laghetto alpino navigabile solo con barche a remi, appena arrivato ho pensato, la barca la prendiamo domani, invece domani ha nevicato.



"Oggi carpe"

Non sembra la decisione migliore, chissà se hanno un rombo, oppure un bel pesce di lenza, ecco forse perché si dice, sei una lenza.


Solo carpe signore.

Ma come, carpe al mare?
Perché il San Pietro l'ha visto solo a Roma o al bar degli Armadilli?
E non mi dica che la conchiglia di San Giacomo è un'esclusiva di Compostela...
Lei ha la faccia di uno che l'ha mangiata anche sugli sci...
Sugli sci forse no, ma in effetti in qualche baita, in qualche malga, con panna o senza, la devo aver avvistata, comunque niente carpe, grazie lo stesso, ci vediamo domani.

Buonasera, oggi avete un bel pesce di lenza?
Solo carpe.
Va beh...riprovo domani.
La sera dopo mi arrendo, buonasera, un carpaccio di carpa per me e carpe in carpione per la mia quota rosa.
Mi spiace le carpe sono finite.




La ragazza delle camere ha un suo "perquando" il problema è che non ho capito a che giorno e a che ora. Sicuramente, una che sa ribaltare i materassi, ti sa ribaltare sul materasso alla grande, anche se al mattino ti svegli mezzo rotto, non certo certo come se avessi dormito tra due cuscini, se pur sprimacciati con maestria. La più carina era quella del Jolly di Trieste, anche se non l'ho pescato, forse avrei dovuto giocare a carte scoperte, visto che lo scopo era quello di finire sotto le coperte. Il letto dopo il primo round non avrebbe certo avuto l'aspetto di un letto rifatto, ma l'avremmo rifatto volentieri, non il letto.



Ne ho conosciuta una che ha sposato un albergatore, quando si eccelle credo sia giusto essere premiati, dare il giusto valore ad una prestazione è doveroso, mi chiedo ancora oggi, a distanza di anni, cosa mi sono perso quando uscivo di corsa per andare al mare e salutandola pensavo, che bella tipa. Che gran topa, avrei dovuto dire a me stesso, magari un po' meno mare mi avrebbe fatto bene.


Chi vuol esser lieto sia

se rimani ho due certezze

non ti lascio andare via

dopo il letto le carezze


Ripensandoci, spesso mi sono beato del sapore dolce di una conquista virtuale, col fesso di poi, il sapore non sembra poi così dolce, anzi direi che tende all'amaro, come il litro di Fernet che servirebbe a farmi digerire un altro degli errori storici. Parte del ricordo è leggermente sfocato, credo fossimo in collina, probabilmente al Peter, il futuro fotografo, però, le aveva messe a fuoco subito e pensavamo, dopo due sguardi e due parole di averle già messe nella rete.



Altri le avrebbero koalizzate, nel senso che ci si sarebbero attaccati come koala, noi ci sentivamo troppo sicuri e: beviamo qualcosa, facciamoci un giro, vediamo chi arriva, sentiamo prima un po' di musica, magari tornano quelle due di ieri sera (ma quelle due non tornano perché oggi è un altro giorno),è presto abbiamo pagato l'ingresso (ecchissene), così ce le siamo fatte scappare e soffiare dalla rete.


Le discoteche non sono a numero chiuso, non ci vuole il test d'accesso, bisogna essere determinati e meno presuntuosi, ma, soprattutto, consapevoli che l'alba di domani non è la stessa di oggi...invece oggi, come ieri, nonostante la lezione, ci rifiutiamo di credere che la seconda chance non esiste.

Si pensa sempre di avere un'altra chance invece i momenti sono unici ed irripetibili come le carpe...diem.



M 50 & 50

4 commenti: