venerdì 27 settembre 2013

Peperoncini ripieni e Chateau Miraval


del Guardiano del Faro


Lo scriba, da là dietro, mi osserva. La Nikon è resettata: cambio d'olio e filtro e si riparte. Sembra in buona forma al primo colpo d'occhio, invece a me è scesa la curva glicemica; per carità, meglio che se mi fosse scesa la catena, perché con la curva glicemica si fa in fretta: ma se il barman è astemio? E se sono due? e anche proprietari, e pure dentro lo stesso bar che tira avanti alla grande dagli anni ’70! Ma come è possibile lavorare in due nello stesso bar, aver successo, ed essere astemi? Mi stavo bevendo un Campari soda con parecchio ghiaccio e limone, Tanqueray di rinforzo, quando uno dei due mi mette davanti il gottino dell’acqua del caffè con dentro mezzo dito di Prosecco tiepido, chiaramente tiepido. Si capiva perché il bicchiere si è rifiutato di appannarsi. Avviso: questo post è fuori sincrono.

Bisogna lavarli e asciugarli

Secondo lei sa di tappo?
No, non sa di tappo. Lui no.
Perché gli altri l’hanno bevuto fino a metà dell'altra bottiglia, mentre questi hanno protestato.
Con ragione.
In che senso.
Nel senso che ci vogliono dei motivi  validi per protestare.
No, o sa di tappo o non sa di tappo!
E lei non è in grado di capirlo? Deve aspettare che glielo dicano i clienti? Quello di prima sapeva di tappo. Questo invece no. E allora? Di cosa stiamo parlando?
Non ne sono sicuro, io non bevo.
Basterebbe il naso, ma voglio dire: come fa a fare il barman senza sapere che gusto ha un vino? Che gusto ha un Campari soda, un Gin, un Whisky...
Non mi hanno mai chiesto di bere alcol per fare il barman.
La capisco, là fuori c'è una marea di uomini e donne a cui hanno dato la patente senza curarsi se quello fosse il loro talento. Settimana scorsa mi hanno bollato la macchina dentro un’autorimessa a pagamento in Corso Sempione da 3 euro l’ora 
E non ha protestato?
Certo, ma mi hanno detto che non era vero.

Tappo perfetto

Ma questo sa di tappo?
Si, questo si ma l'altro no! Di chi sarà la colpa?
Ma sono 3 euro!
Come un'ora di parcheggio a Milano. Dentro un’autorimessa gestita da incompetenti.
Ma che significa, quanti attori fanno il vino, e magari sono astemi!
Di astemi che fanno il vino già ne conosco, e i risultati si sentono già al naso. Mi ascolti, poco fa sono stato bloccato da una coppia su un auto targata CN. Mi dicono “ capo! Via Annunzio?” -Annunzio?  “ guardi qui sul foglietto : via Annunzio 47” – Non D’Annunzio?  “ eh?” - quello che scriveva poesie… “ non ho capito…” – faccia così, torni indietro e poi vada in fondo a destra, come farebbe in un ristorante.

Che cosa vuol dire?
Che io non potrei fare il vigile voglio dire.
Perché l’ha mandato nel posto sbagliato?
No, l’ho mandato -contestualmente- nel posto giusto. 
Non ho capito di nuovo
E io devo andare in bagno. Dov’è il bagno in questo bar?
Le do la chiave, e là in fondo a destra

Dalla prossima primavera ne venderanno un mare sugli yacht di tutto il mondo, e anche sulle spiagge.

Era giusto tre anni fa. Mi sono distratto un attimo perché ero in Francia, e mi sono dimenticato per un attimo del terzo anniversario di un episodio che mi mise in testa più dubbi che certezze, questo:http://www.lucianopignataro.it/a/krug/14976/ .

Levare i semi, piccantissimi...
Non mi piace mettere i link in maniera elegante, dissimulata sotto un porcino, tanto mi hanno detto che solo il dieci per cento di chi legge si collega al link. Me lo scrisse proprio il più diretto concorrente del Web-Lucianone nazionale, quello che non molto tempo fa definì questo blog "uno dei tanti blog che si occupano di food and wine" mentre Lucianone nostro mi definì in seguito: penna colta e ribelle nel momento in cui stava recuperando un mio vecchio post sulla pasta. Penna colta parlando di pasta dovrebbe essere inteso come un complimento. Quindi ringrazio Luciano e proseguo tornando a quel Krug.

Quel post provocò reazioni diverse. Potenti quanto il testo. Ne voglio ricordare tre, dopo l'immediata e solenne incazzatura salitami all'ipofisi per averlo visto sotterrato nel giro di poche ore da almeno altri sette post di sagre paesane. La decisione la presi già quella sera, camminai ancora qualche mese con il coltello piantato nella schiena, come avrebbe fatto un indiano americano, prima di morire. Non fermi l'acqua, figurati un Krug

Il giorno dopo, al di là dei commenti ancora oggi visibili in chiaro, arrivarono telefonate ed e-mail a pioggia, che non sapevo come gestire, diffidando sempre dai complimenti e adorando e accettando a cappello basso le critiche, da parte di chi  si poteva permettere di farle. Stasera vorrei tornare su quelle tre comunicazioni al top, quelle rimaste ancor oggi più alte, senza mancare di rispetto a nessun'altra. Arrivò un invito a casa di Monsieur le Directeur che mi aspettava con in mano una bottiglia fresca di un vecchio Clos de Mesnil, poi un invito al Louis Xv di Montecarlo per una lepre à la royale, e una sorridente telefonata apparentemente ruffiana, ma che invece nascondeva un messaggio ben più importante, messo in chiaro da subito: non ti potrà sempre andare così bene, la tua vena prima o poi si esaurirà.

Il ripieno, secondo me
Questo è uno bravo a lanciare anatemi, pensai, e quindi non mi preoccupai, per via della legge dei grandi numeri. Adesso arriva -dopo l'anatema- anche un altro link, ancora più lungo, che non vuole dimostrare nulla, salvo che la provocazione mi è sempre stata portatrice di stimolo a cercare quel luogo in fondo a destra. Dove ci si manda e ci si reca, tutti.. Le personalità, le mie, si sdoppiano, si triplicano, si moltiplicano, si sommano. Quindi, prima che la vena mi si esaurisca, o peggio, si secchi, apro (mi hanno aperto) una nuova via, un nuovo filone, dove mi trovo in compagnia di giovani pezzi pregiati del food & wine che fanno di nome Alberto Faccani, Ivano Antonini e Luca Martini. E così, con uno chef stellato e due sommelier rispettivamente titolati a livello italiano e mondiale posso anche rimettermi addosso la giacchetta da cameriere e fare un mestiere diverso dal loro, che sono dei professionisti. Giacchetta da cameriere, la solita, quella di Levinson.



Angelina Jolie e Bradd Pitt dubito sappiano fare del vino, e allora si sono affidati alla capacità degli enologi di Chateau Beaucastel per fare un vino buono, non straordinario, ma ben fatto, mentre io, pensando ad altro, ho finito di confezionare questi peperoncini farciti di tonno, maionese, capperi e maggiorana,- molto piccanti- dimenticandomi di un passaggio fondamentale: lessarli qualche minuto in acqua salata e aceto prima di farcirli. Per questo non sarò mai un bravo cuoco, perché questi peperoncini sono belli da vedere ma non si possono masticare. Però ve lo potrei raccontare quanto sono duri e quanto sono piccanti, questo penso di saperlo fare.


gdf rosè



9 commenti:

  1. Finalmente! e sono due :) stavo per andare in astinenza ( a proposito di vena ) :)

    RispondiElimina
  2. fa sempre così, a coppie li esce, compreso Dylan coverizzato in tedesco :-)) molto fuori sincrono
    Beppe

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non c’è uno-due senza tre sperano al villaggio, ma rassegniamoci, per la legge dei grandi numeri, è probabile che Sabato in sul calar della vena si scenda dall’8volante e si torni in campagna.
      L’incolpevole donzelletta

      Elimina
  3. Va che bella coppia che mi trovo qui stamattina..

    RispondiElimina
  4. Che è successo? Si è abbattuto un Hurricane sul web?
    A&P

    RispondiElimina
  5. Riletto. E non so più se ricominciare o smettere. In modo definitivo. Nostalgia, no malinconia, forse: lo sguardo solo all'indietro. E sale una specie di vuoto indolente. Definitivo, come un Krug.

    Fabrizio Scarpato

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Fabrizio, è nel tuo stile l'indolenza, quel modo difficile e faticoso (per gli altri) da capire, ma io le cose difficili le preferisco.

      Le dico sempre e non più di tre volte le cose.
      E solo quando mi sembra che valga la pena di farlo.
      Quando vuoi, qui sei a casa.
      Anche altrove, per carità, si, ma...

      Elimina
    2. Grazie, ma non è questione di case. Piuttosto di nomi, facce, idee, scazzi, colpi di genio, scarti di traiettoria, che mancano. Tutti insieme. C'è poco da fare, mancano.
      F.

      Elimina