martedì 14 maggio 2013

Il Talucco


gdf


"Gli esperti di alimentazione lo sanno: è anche grazie alle ricerche di questa dottoressa, nata in Russia ma vissuta per gran parte della sua vita in Svizzera, che si è compreso quanto la dieta sia fondamentale per mantenere non solo uno stato di salute ottimale ma anche per la prevenzione o per stimolare le difese in caso di malattia. Ad esempio, Kousmine ha scoperto l’importante ruolo protettivo svolto dagli acidi grassi polinsaturi (i noti omega-3 e omega-6) decenni in anticipo rispetto alla ricerca ufficiale. Nella sua lunghissima carriera ha messo a punto il suo approccio terapeutico per la prevenzione e il trattamento di alcune patologie oggi noto come “Metodo Kousmine” basato su cinque pilastri: il primo è rappresentato da una corretta alimentazione e può essere seguito da tutti, mentre gli altri sono dedicati più all’aspetto terapeutico. Nella dieta ideale di Kousmine ritroveremo delle regole che puntano a fornire al nostro organismo tutte le sostanze alimentari naturali - possibilmente di origine biologica - che gli occorrono per rimanere sano. E senza chili in più." da http://www.cucina-naturale.it/



Ma oltre all'aspetto curativo e terapeutico sottolineato nella citazione evidenziata qui sopra, va anche rimarcata la piacevolezza di questa cucina, pur nella sua estrema semplicità. Oltre a ciò -perché ricordiamoci sempre che non si va al ristorante solo per nutrirsi di cibo- va data la giusta importanza anche alla bellezza della struttura (cascinale ristrutturato), e alla spontaneità del giardino. E ancora alla romantica saletta con le volte di mattoni rossi dove cominciare a prendere confidenza con le verdure degli orti biologici circostanti. Tutto quanto condensato in questo B&B piemontese, nascosto tra le colline biellesi, a due passi dal Castello di Valdengo, con o senza tofu e seitan.



Il Talucco esiste da una decina di anni. I miglioramenti fatti dai proprietari, Valentina Aimone e Nico Zara, sono stati continui, e oggi l'ospitalità è totale.  Originale anche la scelta dei vini fatta da Nico Zara: una piccola selezione ma di carattere, tra cui il delizioso Ruché della Cascina Tavijn. Piacevoli anche il profumato Grignolino di Cascina Boschi e il dissetante Prosecco LeMoss. Tre vini che vanno bevuti, mi raccomando, senza la minima moderazione. E poi i pani di Eugenio Pol da Fobello, la selezione di cioccolato d'autore e pure i rum non sono aspetti secondari, specialmente quando l'intenzione è tirare a lungo il pomeriggio, slogandolo fino al tramonto, perché il personaggio incontrato qui non è uno con il quale ce la si possa cavare con un ciao ciao, specialmente quando non ci si vede da più di dieci anni, dopo aver passato intensi periodi di confronti: sul vino, sulla cucina, sulle scelte di vita. Sempre e comunque senza superficialità, e su una base di ragionamento probabilmente più acida che basica.

Quindi chiuderò questo post anomalo insieme ad un personaggio che ha lasciato il segno nella ristorazione italiana, ma che ha ancora qualche cosa da dire, e da scrivere, sperando che Nico e Valentina mi perdonino questo dirottamento di recensione...

Una delle sale da pranzo

Tra la saletta e il giardino...

Contro la sete dell'estate...


I diversi tipi di pane di Eugenio Pol

Il buffet rurale ispirato alle ricette Kousmine

Qualche assaggio

Formaggi locali




Lo spaghettone Senatore Cappelli al pomodoro fresco e bottarga


I ravioli di magro con primavera di verure


Il fritto di pesce e di verdure in farina di mais



Tortino morbido di cioccolato


Come una zuppa inglese


Degustazione di rum e cioccolato d'autore



E infine la sorpresa, perché a sinistra c'è il padrone di casa, Nico Zara, mentre quello sulla destra è Angelo Antonio Angiulli, cuoco ristoratore con all'attivo lustri di stella Michelin e pure gratificato da un rilevante 17/20mi sulla Guida dell'Espresso. Il suo ristorante era a Candelo, a pochi chilometri da questo giardino; locale chiuso da ormai sei o sette anni.

Per tutti, semplicemente "Il Tonino" : persona colta quanto geniale, irascibile quanto ironico. Tonino sta ora scrivendo la sua Autobiografia che potrebbe portare il titolo: L'Autodidatta, se gli sta bene. Quindi: Autobiografia, Autodidatta, Angelo, Antonio, Angiulli. Le A sarebbero dunque cinque, sopra ad ogni rating, altro che la Tripla AAA. Ma oltre al rating e al libro autobiografico ci sarebbe anche la possibilità di invitarlo a qualche show cooking, e conoscendolo, credo proprio che lo show sarà garantito.



gdf

5 commenti:

  1. sembra in ogni caso meglio di un macrobiotico
    BB
    bella dritta per i vini da vitigni dimenticati come il ruchè

    RispondiElimina
  2. Anche Angiulli è un bel pezzo di Vintage cuisine ;-)
    R

    RispondiElimina
  3. Credo di aver visto :
    panna per demolire il primo pilastro del metodo K
    un dolce vintage col sottotitolo : rivogliamo gdf versione Capitan Findus
    la croccantezza del fritto
    un testimonial olio Cuore saltare tofu e seitan
    i tomini elettrici di Talucco (solo in foto)
    un accattivante spaghettone
    un bel posto dentro e fuori
    Marco 50&50

    RispondiElimina
  4. Belli i cascinali rinnovati della bassa torinese che evocano burri e panne,buoni i formaggi senza ombra di dubbio, c è pure il traslucido del grasso saturo con la quasi goccia,il vintage triple A non lo conosco mi informerò ;)per i vini sono da zero a zero ahi ahi,ma parteggio per i vini di quelle parti.

    TMC

    RispondiElimina
  5. Mi fu consigliato a suo tempo dal produttore di gattinara Paride Iaretti, non sono ancora riuscito a provarlo ma sembra un calibrato angolo di piacere :)
    Luc

    RispondiElimina