lunedì 9 maggio 2011

Unico Restaurant, guardando Milano dall'alto in basso


"Lo chef Fabio Baldassarre vi presenta Unico Restaurant, la cucina gourmand sul tetto di Milano..."

Questa la presentazione sul sito internet del nuovo ristorante milanese. Per ora in rodaggio, quindi prendiamoci solo il tempo di un assaggio di qualche piatto in didascalico, per impressioni e valutazioni ci sarà tempo. Intanto si può dire che la creatività e la fantasia sono già al settimo cielo. Quindi, In bocca al lupo!

La vista sulla città non manca sicuramente.


Tonno al cacao e salsa di peperoni

Anna, bravissima sommelier.

Ostrica in gelatina di mela verde

Tagliolini con borragine e ricci di mare

Risotto con melone e capperi

Ombrina, burrata ed erbette saltate in padella

Agnello su purè di fave

Pralinato ricoperto di cioccolato fondente


http://www.wjc.it/


I prezzi dei menù da 6, 9 e 12 portate : 10 euro a piatto, quindi 60-90-120 .


- gdf pgr -

22 commenti:

  1. Primo aggiornamento fotografico, hai battuto tutti sul tempo.

    Fabrizio.

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  2. Fico! Da provare assolutamente per la location, sembrerebbe interesting anche la cucina, la cantina invece?

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  3. La sommelier è in gamba, ma come in tutti gli inizi d'attività, ne so qualcosa, ci vorrà anche per lei il tempo di ambientarsi e valutare che tipo di clientela dovrà affrontare, cmq già interessante lo sviluppo al sud.

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  4. Sviluppo al sud interessante? Quindi tanto Planeta in carta :-)))))))

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  5. La sommellier ha un gran bel sorriso, però le foto dei piatti non sono degne della big camera gdf, che è successo, l'avevi lasciata a casa e hai usato un cellulare? :-=
    M:M

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  6. Agretti, quelli sembrano agretti e non "erbette".
    B

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  7. Ma questo è quel ristorante che L'Espresso aveva già dato per prossima apertura in settembre! Adesso ha aperto? Ma perché le guide devono anticipare certe cose e mai parlare di altre, vergognoso!
    Beppe

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  8. Planeta probabilmente non mancherà neanche qui, come magari anche qualche cosa dei Feudi :-))
    La macchinetta usata non era infatti la mia magic sony. e si vede. Agretti o barba de frati, oh, yess! Non lavoro per L'Espresso, però in guida scrissero che "c'è il ristorante di Fabio Baldassarre" , non che il ristorante era anche aperto al pubblico :-)

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  9. Ci passo davanti tutti i gg, è la strada per andare in ufficio. Baldassarre fa parte dei "CHIC" il cui presidente è F. Costa.

    F.

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  10. Flavione Costa che negli ultimi giorni ci sta illuminando dagli schermi del g.r. channel con piatti di alto profilo, bisognerà tornarci, è dai tempi di Scuteri che non mi siedo al desco di Flavio.

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  11. Avanzano un pò di Mortrachet .........

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  12. anch'io è da tantissimo che non vado da Costa ma prima, dopo il rodaggio farò un giretto al 20° piano

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  13. Questo di dover scrivere come anonimo mi sembra una grande ca@@@ta non si può fare altrimenti ?

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  14. basta mettere la firma.
    :)
    F.

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  15. Esatto! Basta firmarsi.

    Mario Rossi

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  16. Benvenuto su questo blog carissimo Mario Rossi

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  17. Secondo me si metterà le gomme invernali.

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  18. Chi??
    Magari ha la 4x4..

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  19. che tristezza il panorama di Milano

    Nico

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  20. Provato sabato 11 giugno. Difficoltà oggettiva di capire dove si trova il ristorante (soprattutto se, come nel nostro caso, nella hall del grattacielo si sta svolgendo una convention aziendale): alle spalle di un telo si sgorge un citofono annunciandosi al quale si riesce a far aprire i tornelli che consentono l’accesso agli ascensori. Il locale è davvero molto bello. Spettacolare la vista su Milano e su di una stupenda cucina a vista. Non c’è possibilità di scelta, solo tre menu degustazione diversi solo per il numero delle portate (6, 9 e 12 a dieci euro a portata). Optiamo per le nove tentazioni. Si parte con i 6 antipasti ed iniziano i problemi. I piatti, tutti molto buoni (una cucina semplice, grande attenzione ai prodotti, elaganti presentazioni), vengono serviti come tapas in mezzo al tavolo. Poiché il piatto di fronte a ciascun commensale non viene mai cambiato (noi ci siamo riusciti dopo averlo richiesto più volte), il liquido rilasciato dalla ceviche di anguria e sgombro “infradicia” la croccante alice fritta con maionese al rafano, l’acqua dell’ostrica con gelatina di mele altera il gusto dei calamaretti con purea di piselli e via dicendo. Inoltre, le dosi di ciascuna portata sono tali (un’alice una; un’ostrica una; due calamaretti due; mezza capasanta mezza; due bocconi di anguria due, fino al paradossale ed un po’ ridicolo gambero di Mazara del Vallo servito in una spettacolare vaporiera – so quanto costano, ma la risata nasce comunque spontanea) da lasciare quantomeno perplessi oltre che affamati. Arriva il primo: due cucchiai di una piccantissima zuppa di cicerchie con frutti di mare, molto buona se non fosse che mia moglie all’inizio del pasto aveva segnalato, come sua unica “intolleranza” a fronte di un menu a sorpresa, le prepazioni molto piccanti. Il maitre, scusandosi per l’accaduto, provvede rapidamente alla sostituzione (squisiti tagliolini di grano arso con asparagi di mare e cozze) omaggiando anche me di un assaggio (dai 30 ai 40 gr.di pasta). Di grande qualità anche il secondo (merluzzo nero con fagiloli e pomodori confit), mentre di livello inferiore i dolci (una gommosissima panna cotta; un mediocre boccone di torta di cioccolato; una granita di frutta già sciolta quando arriva in tavola).
    Paghiamo il conto, non prima di aver chiesto di togliere 23 euro addebitate per sbaglio (fantomatici vini al bicchiere).
    Insomma: un ristorante bellissimo, piatti buoni e rassicuranti in dosi imbarazzanti (non mi era mai successo di uscire con fame in ventidue anni di onorata carriera gastrofighetta), un servizio da sistemare.

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  21. Io sto prenotando per le prossime settimane, perché ogni venerdì sono a Milano per una riunione. La cosa mi ha incuriosito dalla sua presentazione sulla rivista Chef.

    Vediamo se vale la pena della deviazione rispetto al mio solito giro. Se mi ricordo, saprò dirvi.

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  22. Provato il 22 luglio a cena. Eravamo in 4.
    C'era cuiosità nei confronti dell'Unico, c'era un briciolo di aspettativa.
    Conocevo già la cucina di Fabio Baldassarre in virtù delle sue precedenti
    esperienze lavorative ma mi spiace infinitamente dover riconoscere che quella
    sia stata senza ombra di dubbio una serata no.
    Non mi soffermo su una serie di errori di base come i bicchieri dell'aperitivo
    sporchi rimandati indietro, o altri dettagli simili perchè preferisco porre
    l'accento sul fatto che lo Chef si sia preoccupato di spiegarci che non
    esistesse una vera e propria carta e che, se avremmo gradito avrebbe "fatto
    lui". A quel punto ci ha fatto comunque scegliere tra un risotto e dei
    tagliolini che avrebbero seguito la serie di antipasti. Gli è stato evidenziato
    che io purtroppo sono allergica a latte e derivati, dunque avrebbe dovuto far
    uscire dei piatti privi di tale elemento. Lo Chef: "non c'è problema, altre
    intolleranze?" guardando tutti i commensali.....
    Dunque a quel punto, io mi aspetto quello che in genere accade quando segnalo
    tale problema: vengono inviati dei piatti con delle varianti per me.
    Invece il problema è stato superato inviando tranquillamente tutto quello che
    lo Chef aveva deciso di fare per noi senza tenere presente in alcun modo il
    fatto: va da sè che in più di una occasione, mentre gli altri 3 avevano le loro
    portate, io restavo a guardare.
    Poi l'apice all'arrivo del primo piatto: i 3 risotti e il tagliolino a quel
    punto erano diventati 4 tagliolini. Non c'era più traccia alcuna della nostra
    comanda dei 3 risotti. Ovviamente, poichè avevamo già atteso lungamente, ci
    siamo tutti uniformati di buon grado a quello che è arrivato.
    I dessert? Non esisteva un dolce che non fosse a base latte: lo Chef sa
    perfettamente che nella composizione di un menù si inserisce sempre un dessert
    ad esempio a base sorbetto proprio per problemi del mio genere.......mi sono
    consolata con una "tagliata di frutta" incommentabile......
    Ovviamente per evitare di fare polemica, alla
    classica solita eterna domanda "è andato tutto bene?", si risponde
    inevitabilmente sempre di SI!!!!!!!!
    E' un ristorante molto bello con grandi ambizioni di riconoscimenti di guide,
    ma se questa è stata la mia esperienza, guida o non guida, hanno sicuramente
    perso 4 clienti che ricordano quella serata come un insuccesso totale, eccezion
    fatta per la sommelier molto gentile, discreta e competente e del cameriere
    che ci ha seguiti cercando di compensare e rimediare agli errori provenienti
    dalla cucina.

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