venerdì 13 maggio 2011

Bourbon and Ginger Ale alla genovese


- gdf 2011 -

Che lo stesso giorno si prendano il tempo di telefonarmi senza secondi fini che non sia per una piacevole chiacchierata due dei più estrosi chef con i quali collaborai anni fa mi ha fatto profondamente piacere. Il lavoro è lavoro, ma dopo il servizio il mio rito prevedeva un bicchiere, o due, o tre, di questa roba qui e loro non si sono mai tirati indietro. Ok, il Gintonic d'ordinanza, ma quello anche prima, però the last drink, my last drink poteva essere solo questo. E se era toccato a me, come è sempre stato, fare le ordinazioni degli alcolici, allora, per far contenti i miei due importatori genovesi preferiti, allora negli ordini ci mettevo il miglior bourbon con il miglior ginger ale e così tutti contenti, più di tutti io. Knob Creek and Ginger Fever Tree. Ghiaccio a pioggia nell'ampio tumbler basso e poi fifty fifty, quindi due volte. Questo sarà il mio drink estivo, la primavera incalza, oggi cominciava a picchiare duro nell'entroterra, i fichi cominciano a ingrossarsi e non solo quelli, quindi per calmare le temperature in rialzo, verso sera sarà il caso di abbassare la temperatura corporea. In abbinamento avrei trovato questo alcolizzato irlandese che non ha mai visto un dentista ma si fa capire lo stesso. Il suo motto è sicuramente " più whisky e meno dentisti".


1 commento:

  1. Li adoro tutti e tre, sì anche Shane McGowan dei Pogues, il mio sogno sarebbe concludere con lui un'armadillo meeting con quella roba lì nel bicchiere ;-))

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