mercoledì 29 aprile 2015

DISCRETO E’ UNA BELLA PAROLA


Marco 50&50

Se una gallina che fa le uova d'oro, quando diventa vecchia fa buon brodo, un galletto a Montevecchia che ci fa...aspetta l'Alba.

Il subliminale lascia la parola al benvenuto della cucina, una crema di sedano rapa con frittellina di baccalà mentre trapelano le prime influenze sudtirolesi, pani e grissini tra i migliori provati


Indeciso tra la Mina scoppiettante delle mille bolle blu e la poesia malinconica della rosa in tinta di Zarrillo, abbandono questo accenno di blue mood e riascolto volentieri a tutto pasto le note (di merito) di un pezzo brut di Costaripa: profumate bolle rosa.


Tagliolini agli agretti con canocchie, bisque e mollica tostata, ingredienti stagionali e vincenti.



Spätzle con piselli piovra arrostita e zenzero, piovra croccante e saporita fuori, morbida e delicata dentro, goduriosa, come una parata arrosto perfetta, zenzero poco  percepito e il pisello, si sa, inganna, un'aggiunta di zenzero e un po' di grassi in più a mantecare avrebbero reso questo piatto, per il mio gusto, perfetto.



Cannellone di gamberi (e patate ?) agli asparagi salsa allo yogurt e olio al basilico, buono e delicato, essenziale la freschezza del songino e la nota acida dello yogurt, Walter non è convinto dell'impiattamento ma la delicatezza del gambero pone limiti e rischi se si vuole ottenere un taglio più regolare, addomesticare il composto nei cilindri nei quali si friggono i cannoli potrebbe, forse, essere una soluzione...



Tempura di piovra gamberi e verdure con salsa teriyaki, torno volentieri a riprovare e a rigustare un piatto che non ne vuole sapere di uscire dalla carta, lo guardo, scatto un paio di foto eppure rimane bollente fino alla melanzana finale, per la verità ho tenuto per ultimo uno straordinario boccone di piovra



Arabica tartufata, titoli di coda e considerazioni



Una donna sa come valorizzare i suoi pregi, dal taglio dei capelli, al trucco che metta in risalto il taglio degli occhi, un rossetto sulle labbra che lasci a bocca aperta e via, a scendere, vestendo al meglio il proprio corpo, spingendo l'acceleratore sull'A superiore o sul B inferiore, ultimo, ma non ultimo, un tacco alto, se si sa portare, od un'elegante e "disinvolta" scarpa bassa.

Serenamente seduto nell'accogliente saletta della Piazzetta di Montevecchia, mentre mi godo l'ultimo tartufino gentilmente offerto, penso a quanto poco siano messi in evidenza, o per lo meno segnalati, alcuni dei punti di forza di questo locale discreto come Walter, che lo conduce, una persona pacata e determinata,  più adatta alle corse sulla distanza che a sprintate estemporanee.

In effetti, però, alcune donne non hanno bisogno di frecce lampeggianti ad indicarci la strada, sono dotate di luce interiore propria e, forse, sono più belle per questo, come alcune persone che non ci dicono quasi niente sulla straordinaria fattura del pane e dei grissini, persone che continuano, in deroga ai divieti vigenti, a sfornare piatti fumanti, che sanno preparare uno strudel come si deve, come sanno fare solo in Alto Adige, ad esempio ad Aldino, la cittadina dalla quale proviene Walter Stuerz.
Il garbato&discreto proprietario pacatamente, percepisco, propone con la stessa enfasi al tavolo a fianco, i vari dolci in carta senza soffermare nemmeno per un attimo la voce sul suo straordinario strüdel, senza segnalare che il gelato alla crema che accompagna il dolce è lo stesso gelato che, algido, ma non Algida,  è stato premiato  da Gatti&Massobrio, la gelateria di Walter&Marinella (attigua alla Piazzetta) è considerata tra le migliori d'Italia.
Ma le persone come Walter non sono persone schive né  falsamente modeste, semplicemente ci lasciano respirare l'armonia del luogo e fanno parlare il frutto del loro lavoro, poi ogni tanto, sollecitati, qualcosa ci dicono, così veniamo a sapere che in questi anni hanno servito quindicimila porzioni di strüdel, quotidianamente, pacatamente, serenamente.
Milano è là, in fondo, sotto i glicini in fiore, viva e pulsante, adesso è buio, l'accendiamo.



M 50&50

4 commenti:

  1. Certo che a guardarli ......
    Franck

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  2. Percepisco in sottofondo la musica di La vie en rose cantata da Grace Jones e un leggero profumo di glicini. <niente da fare, l'unico messaggio subliminale che mi arriva è 007 in Bersaglio mobile...:-D
    Pardon, concordo con te Marco, si respira una eleganza d'animo in questo posto e alzo la paletta per quel bellissimo piatto di conocchie e tagliolini.
    Alba

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  3. Quindi la domanda che ti poni da qualche anno non è, chi ha incastrato Rober Rabbit, ma chi è riuscita ad incastrare Roger Moore…mi è stato concesso solo un assaggio del piatto in questione, proposto, peraltro, ad un prezzo onestissimo

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  4. Fuochino. Mi sono sempre chiesta se i capelli di Roger avessero subito una fissatura a lacca speciale, ma poi con l'avvento dei nuovi agenti e/o dei districanti in generale, ho perso interesse per il protagonista.
    Alba

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