venerdì 17 aprile 2015

Aoc Champagne Grand Cru Extra Brut s.a. Marie Noelle Ledru


Appena tremila flaconi per questa tipologia, da una Dame della Champagne, i cui prodotti sono, tutti quanti, dritti e di purezza e bontà inversamente proporzionali alla sua simpatia e disponibilità. Tuttavia, in fondo in fondo, chissenefrega, quelli sono tratti non edibili e qui il carattere del produttore importa punto.
Una sola avvertenza, non essere impaziente di bere i vini della Signora. Frenata la smania qualche annetto, la soddisfazione ripagherà, con alto rendimento, l’attesa.

Ci troviamo ad Ambonnay – Montagna di Reims - prestigioso villaggio Grand Cru per la qualità del Pinot Noir. La boccia di oggi è declinata con una mediocre percentuale di Chardonnay (15%), a contrastare l’enorme massa della bacca nera. La vendemmia è base 2009, un tot non dichiarato di vini di riserva, per 36 mesi sur lattes, con due anni di dégorgement.

La densità del Pinot Nero macchia il calice di giallo oro, con una effervescenza fine ed elegante, per un intenso panorama olfattivo.
Aprono il ballo scuri toni fruttati – arancia e melograno, fragola e cassis - ben impastati nella fresca florealità dello Chardonnay – biancospino e lavanda – e collocati, per filo e per segno, in una dinamica e potente ossatura minerale e speziata.

In bocca è rettilineo, ma allo stesso tempo cremoso, confermando, in virtù di uno stato organolettico formidabile della materia, tutta quanta la tonicità espressa durante l’olfazione. All’assaggio il Pinot Nero rafforza le sue “grasse “peculiarità, che solamente una spiccata acidità riesce a contendere e contenere, risultando determinante per equilibrare e persino snellire il sorso.
Finale di classe, tra agrumi e mineralità, tra nocciole e spezie orientali.


Avec coquillages, lunga vita alla Signora.

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