giovedì 25 dicembre 2014

Aoc Champagne Cuvée William Deutz 1999 Deut



E’ la cuvée haute de gamme – 65 Pinot Noir, 35 Chardonnay e 10 Pinot Meunier - nonchè l’omaggio, il tributo, a William, co-fondatore nel 1838 ad Aÿ, insieme a Pierre-Hubert Geldermann, della Maison.

Oro brillante, intenso e cristallino. Il naso, fine e leggermente evoluto, diventa espressivo piano piano, rivelando nobile bouquet e grande complessità. Attacca la frutta, ben matura, sia bianca che gialla, con mela granny e cotogna, pesca noce, pera e albicocca, arricchita da tocchi floreali di giglio e gelsomino.

Senza assolutamente roteare, ma concedendo tempo e lasciandolo salire un filo di temperatura, arriva un’altra ondata di aromi: scorza di agrumi candita – arancia e pompelmo – note di torrefazione e tartufo, mandorla, un inebriante zafferano e persino qualche nota canforata, con la mineralità ancora compressa.
A occhi chiusi, avrei ribaltato le percentuali tra Chardonnay e Pinot Nero.

La bocca è stratificata e piena di charme, di bollicina finissima e cremosa, e ripercorre, simmetricamente, il cammino dell’olfazione. L’attacco è souple e ampio, con gli aromi che si fondono perfettamente. Il sorso mantiene l’atteggiamento evoluto, terziarizzato, che si traduce in un’espressione di frutta confit, nondimeno ancora ben contrastato da tesa acidità.

Una bilanciata armonia tra struttura e finezza, chiude una bevuta dalla lunghissima persistenza aromatica, con rimandi di funghi, caffè, zafferano e un tocco salino.

Gratificante con Etivaz e Comté 18 e 30 mesi.

  
P.S.:
E’ privilegio e gioia porgere, da queste pagine, i più fervidi auguri di buone feste, ai lettori dell’Armadillo.

1 commento:

  1. C'è tutto, tranne i crostacei, praticamente un pranzo di Natale, serene feste al Duca e a chi transita

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