sabato 8 novembre 2014

Monkey 47 Schwarzwald dry gin.


di Fabrizio Nobili

Da saltuario consumatore di gin tonic all'aperitivo ho avuto modo di assaggiare diversi gin tra i più conosciuti di basso, medio e buon livello. Senza mai voler approfondire la materia forse credendo che non ci fossero molti produttori al di fuori dei soliti nomi che si possono incontrare nei migliori bar.

Partendo dal presupposto che tra i superalcolici è improbabile incontrare speculazioni come ci sono nei vini famosi ogni tanto la curiosità prende il sopravvento, stavolta è toccato ad un gin. In un luogo frequentato assiduamente è caduto l'occhio su una bottiglia di dimensioni ridotte con una scimmietta in etichetta ed una scritta in tedesco. Da profano curioso come una scimmia ed un prezzo superiore alla media ho abboccato all'amo.

Leggendo la storia della nascita di questo particolare gin della foresta nera ad un certo punto ho creduto di essere preso in giro, poi ripensandoci ho cominciato a crederci partendo dal presupposto che i tedeschi non sono in grado di arrivare a certi livelli né per creare un gin né per inventarsi una storia simile. Molto più facile invece che negli anni '40 un aviatore inglese dapprima di istanza in India per poi trasferirsi in Germania sia riuscito a creare un gin per soddisfare i suoi bisogni di alcolizzato. Questo nettare da 47 gradi e da 47 ingredienti provenienti dalla foresta nera, dal mal colore sottilmente paglierino trasparente gli aromi olfattivi primari oltre al ginepro sono composti da complesse note agrumate, accenni pepati e spezie che lo rendono più armonico e rotondo sia all'olfatto che al palato. Berlo liscio è un piacere, usarlo per il gin tonic è forse sprecato anche con la fever tree tonic water.

F.N.

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