venerdì 16 novembre 2012

Il portiere di notte 3 | Aggrappàti alle stelle



- gdf venti tredici -

Stanotte c’è poco da fare dietro al banco del ricevimento, neppure cercare di indovinare quello che accadrà domani rovistando nell’elenco dei partenti e degli arrivi. Sul fine settimana è quasi sempre così; strano si potrebbe pensare, dovrebbe essere il contrario, dovrebbe essere sul fine settimana che l’albergo si riempie. Vero dice il portiere, ma se l’albergo fosse turistico, mentre se l’albergo lavora con quelli che lavorano, allora si svuoterà sul fine settimana, perché quelli che lavorano se ne tornano a casa. Semplice no?

E’ vero, la verità si nasconde dietro alla semplicità, la saggezza appena dietro  all’evidenza, ancor prima che ai punti di vista. Mi fa notare quanto siano più le donne a credere ai colpi di fulmine, mentre gli uomini ai colpi di culo. Entrambi ai colpi di sole. Il dialogo sta già prendendo una direzione sufficientemente demenziale perché l’occhio cada sull’angolo bar. Ok, tanto non c’è nessuno, e poi il portiere di notte deve sapere fare tutto in un albergo: anche il direttore, il concierge e pure il barman.


Ma anche il fabbro a guardar bene dietro al bancone: - Che è successo? una bottiglia di Champagne particolarmente ostica da aprire?

- Dice per le tenaglie e le pinze? No, solo una chiave spezzata in una serratura; Sophie, quella dell'ultimo turno alla reception ha dato la chiave della 69 a quello della 96. 

- Messaggio subliminale? 

- No, è proprio stordita naturalmente, ma anche il cliente che ha forzato la 69 nella 96 non lo è stato da meno.

 - E' proprio vero che bisogna essere in due per fare certe cose.

- Che si dice sui giornali di domani?

- Il Balo ha ammesso la paternità.

- Bene, la ragazza ne sarà felice.

- Si, però siccome ha voluto scendere nei dettagli lui si è di nuovo alterato.

- Dettagli?

- Si, sarebbero due gemelli, e allora lui giustamente ha contestato il fatto che: ok, uno è mio, ma l'altro ? 

- No, questa non me la bevo, questa non può essere vera! 

- A quest'ora perché no? Però aspetti, poi c'è questa, in colonne mai sobrie: sarebbero infatti troppo poche le stelle che illuminano il cielo italiano se viste da Parigi.

- No, anch'io mai sobrio, ed è proprio nei momenti di apice di Tanqueray che l'eccesso di luce mi da fastidio, anche se ce la mandano continuamente a gratis, e in maniera amichevole da Parigi. C'è altro prima affrontare il terzo?

- Si, la Francia ha vinto 2-1 contro l'Italia che schierava in attacco Balotelli e El Shaarawy. Però in maniera amichevole, e senza Cassano.

- Senza tridente, ma dammi il terzo : e li, tra il chiaro e lo scuro mi fa notare quanto siano cambiate certe situazioni, mi indica lo scaffale dietro di se, dove fanno bella mostra una discreta collezione di annate di rosse. Pure l'ultima! Canali preferenziali? Rosse condizionate ad aggrapparsi non più solo al loro pubblico, ma anche ai valutati. Ormai è sempre più difficile, quasi impossibile uscirne, mentre anni fa bastavano un paio di serate storte e via, due anni dopo eri fuori dal giro. Adesso, se vuoi uscirne devi proprio chiudere, o in alternativa andartene da quel posto, diversamente sei cortesemente invitato a starci dentro.

Vista così la situazione sembra un incubo notturno. - Vuol dire che le situazioni si sono capovolte, come il giorno e la notte? - Non proprio, ma c’è materiale sul quale meditare. Sembra cautela, era cautela, lentezza voluta, ma oggi potrebbe anche essere paura, e così si cade nell’ambiguo, in quel limbo dove non accontenti più nessuno, perché nessuno ha più timore di uscirne per demerito. Il solo timore è di non riuscire a sostenere lo standard e chiudere per debiti. E chiedersi anche se quello standard raggiunto sia ancora interessante da mantenere.

I valori si sono parzialmente invertiti, meglio una distinzione più semplice che quelle intermedie. In mezzo al guado rischi di non venirne più fuori, mentre ai due estremi si sta meglio che in centro in questo caso. Se stai sulle rive ce la farai, mentre se stai in mezzo al guado, oltre a non farcela di tuo, non c’è neanche più nessuno che ti viene a salvare, ma neanche a "sopprimerti", aspetteranno che muori da solo aggrappato disperatamente alle stelle.

-Se lo ricorda Fournier? - Caspita, una stella nell'enclave, poco lontano da qui, anche lui in Zona Laghi; sarà stato il 1990, o era il '92? Per far arrivare l'ora dei suoi famosi foie gras de canard e del suo carrè d'agneau Dijonnaise passai un'ora nel barettino più vicino a bere Negroni, vista lago, come qui. Mi ricordo che il barman amava i Litfiba, full album. Curiosa situazione: in un enclave italiano in Svizzera il menù era in CHF e lo Chef francese

- Bha, in ogni caso è stato di nuovo sdoganato, e stavolta in euro.

- gdf 2013 -

6 commenti:

  1. un millesimo che promette bene il 13
    BB

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  2. Bella serie questa del portiere di notte.

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  3. Letto tre volte escono sempre significati diversi. E' Normale?
    Beppe

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  4. Ho soprasseduto agli effeminati del negozio d'animali ma il birignao di Pelu' non si puo' proprio sentire!

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