mercoledì 26 settembre 2012

Auguri Bryan

...Diretto da Funchal in aereo non si poteva, e non credo si possa normalmente fare, ma forse meglio così, meglio arrivarci diversamente a Malaga, gradatamente, le prime volte in macchina e poi finalmente in aereo, ma solo quando le autopiste tolsero, ahimè, il fascino alle carreteras. 

Tutta colpa di quel caro amico che conobbi nel 1982 mentre facevo finta di fare il servizio militare negli alpini a Courmayeur, e lui ancor più calato in quel ruolo palesemente fiction, molto più di me, con quel fare molto british, le sue giacche drop lungo di Simon Ackerman e le sue Church’s scamosciate.

In look diverso si andava a pescare trote in agosto in Val Veny, in macchina, risalendo la lunga e pianeggiante vallata affiancata dalla corrente tumultuosa della Dora di Veny. Per attenuare il baccano provocato dalle acque chiuse i finestrini e infilò una nuovissima cassetta nello stereo 8, a suo dire adeguata a quella condizione selvaggia, quasi scozzese. C’era un falcone sulla copertina, il leader - Brian Ferry - era il principe dei dandy. Erano i Roxy Music. L’atmosfera era perfetta per mandare lontano la mente.

Per far passare il tempo mi diceva delle sue prossime frequentazioni invernali, tra campi da golf e campi da tennis, ma non era Avalon, era l’Andalusia la sua terra promessa. Marbella era il suo obiettivo invernale, per il suo clima tiepido e l’aria secca che nelle belle giornate consentiva uno sguardo sui Monti dell’Atlante, in Marocco, direttamente dalla buca 18 del Golf Club dell’Hotel Los Monteros... - gdf -

 

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