sabato 10 dicembre 2011

La Tribù degli Spunciaporchi















- del Sancio-

La tribù degli Spunciaporchi è appunto una tribù nata e sviluppatasi ultimamente quassù nel profondo nord alla periferia dell’ impero mediatico - cul in ario. Attività principale di queste persone è la così detta Arte del Michelazzo , mangiare , bere e andare a spasso. L’ ultima sfida alle leggi della dietetica e della sopportazione umana è stata lanciata la settimana scorsa con gran pompa magna : rullare di tamburi e squillo di cornamuse ( le trombe sono solo un bel ricordo) viene indetta tra i boschi e le valli la grande sfida dei mangiatori di teste di porco . Non sono certo una tribù cannibale ma è sempre meglio tenerli a distanza. Detto fatto si parte , l’ unico disposto ad ospitare questa banda di scalmanati è il parroco. Nella sala parrocchiale, forse sperando di portarsi avanti con i peccati da scontare in vista di una qualche indulgenza plenaria. Colonna sonora “ The Spunciaporchi “ con Andrea alla fisa , Roby ai pifferi vari, Keath alla cornamusa e Giacomo alla batteria con le ruote; in cucina Dante con le sue manine preziose . Primo dubbio: i concorrenti faranno mica la fame ? e allora via con un po’ di antipasti a base di salumi del porco. Senza primo poi non si può andare e allora giù con la pasta e fagioli e piatto forte appunto le teste di porco bollite con un po’ di verdure di contorno che fanno tanto bene. Gli sfidanti erano 4 ed ad ognuno la sua testa regolamentare. Primo premio cosa poteva essere se non un maialino vivo da accudire amorevolmente ? Il maialino che sarà pure un porco ma scemo non è, appena introdotto nel locale ha capito come era l’ antifona e se l’è data a zampe levate subito , fortuna che queste sono corte ma l’ inseguimento è stato davvero divertente e in caso ce ne fosse stato bisogno è servito a far venire un po’ di appetito agli sfidanti . Quello che è successo nella sala lo potete pure immaginare , fisarmoniche e cornamusa a manetta , tifo da stadio , giudici indaffaratissimi e vino a fiumi . Ad uno ad uno tutti i concorrenti crollavano, fino a che solo uno è rimasto, con flemmatica perseveranza, come nei film : Andrea con 1,9 Kg di testa di porco divorati oltre a un paio di fiammanghille di salumi , tre grilletti di pasta e fagioli, e poi ha inoltrato una protesta scritta perché non gli hanno dato il dolce .Naturalmente la serata è andata avanti fino all’ alba , prima in locali di amici poi in cantine private poi ad accompagnarsi a casa uno con l’ altro,” sei troppo ubriaco non ti posso lasciare da solo “ , ora che sono arrivato posso mica lasciarti da solo , vieni che ti accompagno io però prima passiamo da Gino che mi raccontava che aveva del salame di cinghiale , ma sono le 5 ! Vabbè se non è ancora arrivato lo aspettiamo dalla porta . Con l’ arrivo dell’ alba il buon Dio o chi per Lui riuscì ad addormentare questo sciame di lègere e a chiudere in pace questo capitolo. Come vedete non solo nella capitale nascono i fiori della festa , qualche festicciola senza pretese la abbiamo pure noi qui in paese .


Sancio Panza inviato speciale degli Armadilli nelle periferie dell’ Impero.


3 commenti:

  1. Personaggi molto inquietanti

    RispondiElimina
  2. Non vorrei che sembri scioccante questa rece ma ogni tanto giova ricordare che ci sono tanti amici gourmet ai confini dell' Impero
    Sancio

    RispondiElimina