domenica 4 dicembre 2011

"Son più che quelli che scrivono di quelli che leggono..."



- gdf 2011-

Me lo faceva notare ieri sera uno dei tanti amici barman mentre mi mostrava fieramente la sua bella opera letteraria auto-prodotta e venduta in meno di 1000 esemplari, direttamente da dietro il bancone del bar, qualcuno a la main e parecchi sul web. Risultato edonistico abbastanza riconoscente all' ego, in crescita esponenziale, coadiuvato dal risultato economico non secondario, essendo andato vicino alla decina di migliaia di euro di utile. Pas mal. E anche su un giornale a tiratura nazionale che apro mentre butto giù il secondo Martini Montgomery non posso, nonostante il principio secondo quale il secondo Martini sembra poco, non posso non notare un'intera pagina indirizzata al reclutamento di autori confidenziali: http://www.phasar.net/ . E ancora questo, dentro il quale ci stavo cascando: http://www.lampidistampa.it/. Poi ci sarebbe anche Amazon che spinge in quella direzione, se ho ben inteso una advertising radiofonica colta al volo facendo zapping. Ma allora qual'è la direzione giusta? Web o Cartaceo ? Bla bla blog o bla bla book? Secondo me quelli che ce la raccontano su soave facendoci credere che sarà il web a vincere non ne sono convinti neanche loro. Terranno dentro il piede in due scarpe, nessuno se veramente intelligente mollerà le due opzioni, nessuno intelligente potrà essere così estremo. Anzi, secondo me ad un certo punto, se è vero che sono più quelli che scrivono di quelli che leggono, allora sarà piuttosto il caso di costruire un bell' oggetto da chiamare " Libro", questo si potrebbe essere un atteggiamento estremo, una scelta estrema, andare oltre i contenuti, fuori dai tempi e dai modi, accettando la deriva del momento, quella di cui il mio amico barman è convinto sia verosimile , assalito dal dubbio che qualcuno leggerà veramente quello che c'è scritto dentro piuttosto che appoggiare in libreria un bellissimo oggetto che possa fare a lungo mostra di se e dare piacere visivo a chi ha deciso di appoggiarlo nel punto più visibile dello scaffale. - gdf -

4 commenti:

  1. Dice il Saggio

    S.Cassiano li protegge tutti, digitali e non, ma purtroppo non distingue tra scrittori e dattilografi.... Per chi sa scrivere, tutti i media sono e saranno un veicolo meraviglioso. Altrimenti, dicono e diranno che esiste solo il web.


    Augh: ho detto.

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  2. Molti scrivono...
    Pochi leggono...
    E molti meno capiscono...

    San Gianchetto da Milano

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  3. Festeggiate la giornata della saggezza? E allora vedete un po' quanti sono i blog che vendono prodotti multimarca piuttosto che l'indipendenza di un autore, mescolando tutto in un minestrone senza senso, dove c'è molta roba, tanta roba. Ma chi la legge tutta quella roba? Ma nella confusione non ci fa caso nessuno ai testi, basta che ci siano tanti titolo e tanti autori, o dattilografi come di ceva il primo commento. Con tutto il rispetto di chi lo fa con professione rispetto a chi si improvvisa anche in questo esercizio stilistico.
    Saluti
    Giorgio

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  4. Un approccio più umanistico potrebbe migliorare la situazione, dire che le foglie in estate sono verdi e in autunno cadono non mi pare così straordinario

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