lunedì 19 dicembre 2011

Il viaggio

- Del Sancio -

Correva la fine degli anni ’70......

il 68 con i suoi tumulti era ormai stato sconfitto dai produttori industriali di eskimo, i figli dei fiori si erano suicidati in una marea di droghe o per sopravvivere scappavano in India a cercare quello che non riuscivano a vedere davanti al loro naso, e noi in periferia di tutti questi sommovimenti ritornavamo alla nostra attività preferita , la caccia! non col fucile ma con il pistolino. Attorno all’estate del 1978 si iniziavano a notare strane migrazioni, amici che salutavano tutti e a cavallo della loro Vespa partivano con zaino e sacco a pelo. Molto sospetto, visto che ai tempi del turismo non ce ne poteva fregare di meno e quindi rimaneva solo uno scopo, Lu Pilu !! Ma dove andate , dai raccontateci, dateci degli indirizzi che non lo diciamo a nessuno, falsi come Giuda ma per Lu Pilu si fa questo ed altro
. Ci hanno detto che in Spagna si stà molto bene e c’è pieno di ragazze disponibili , Spagna? ma se sono ancora alla preistoria sessuale , come da noi al Sud , dimenticavamo che Fransisco Franco era appena morto e tutta la nazione si stava risvegliando da un lungo torpore. Belin la Spagna è distante , ci vogliono tanti soldi e tanto tempo, ambedue cose momentaneamente assenti, pazienza se tu non puoi venire andiamo noi dissero Marco e Riccardo, carogne truccate da amici , andate andate. intanto ne becco sicuramente più io in Italia che voi laggiù . Detto fatto le carogne si mettono in viaggio a bordo di un Lancia Fulvia HF, macchina da fighi e da rimorchio pure da noi, mentre io a lavorare. visto che nel periodo di Ferragosto era impensabile andare in ferie. Una sera squilla il telefono, signora c’ è Franco ? ce lo passa ? I bastardi iniziano, belin siamo nel paradiso terrestre, le ragazze appena vedono la macchina e capiscono che siamo italiani si buttano sul cofano e non ci mollano più , alla sera facciamo i turni come dal medico e ci siamo tolti già una bella fetta di fame di pelo , PECCATO CHE TU NON POSSA ESSERCI , ma il lavoro è lavoro! Ditemi solo dove siete brutte carogne e ve lo do io che non ci sono. Figurati, da solo fino in Spagna , comunque noi siamo a Benicasim , devi andare a Barcellona , poi prosegui per Valencia e dopo un centinaio di chilometri incontri Benicasim che è un paese più piccolo di Chiavari, entrato in paese sulla destra siamo al secondo campeggio, non ci ricordiamo come si chiama ma non ti puoi sbagliare. Facile , checcevò? Per le giovani generazioni ricordo che nel 1979 non esistevano: telefonini , palmari , navigatori e l’unico aiuto erano i gettoni e qualche cartina, ma non potevano provocarmi così, e poi quale occasione migliore di fare come Easy Rider? Partiamo , anzi parto ! Riempito lo zaino, sacco a pelo , canadese minuscola e via ! Easy Rider mi fa una pippa, Barcellona, Valencia, Benicasim; son due dita sull’ Atlante , neanche 1200 chilometri che cosa ci vuole oltre a un po’ di fantasia ? Fantasia, si perche non avevo neanche una cartina della Spagna e l’ unica che avevo recuperato arrivava fino a Brignoles sopra Marsiglia. Dopo qualche ora arrivo a questo Autogrill, confine del mondo conosciuto , allora si doveva uscire dall’ autostrada e fare un pezzo di statale e la cartina era indispensabile. Mi siedo in un’ aiuola un panino una birretta e studiamo il percorso. Studiamo perché nel frattempo vari motociclisti novelli Brancaleone come me vedendo una cartina si sono avvicinati , sapete la strada per la Spagna ? No , neanche noi e allora uniamoci .Venivano da tutta Europa , Belgio Olanda ,Germania o chissà dove e io essendo l’ unico ad avere la cartina ero stato nominato capogruppo di una ventina di motociclisti tutti diretti in Spagna e probabilmente con lo stesso scopo. In viaggio , il rombo dei motori tutti gasati dal gruppo, ma lungo la statale , nell’ attraversamento di una foresta sotto la spinta del Mistral il fumo di un incendio bloccava la strada , non me ne fregava niente noi dovevamo andare , la polizia cerca di fermarci ma in due riusciamo a scappare e ad attraversare il bosco , io e un ragazzo belga con una Yamaha XT 500 che faceva il tassista a bruxelles e con una storia simile alla mia andava a raggiungere gli amici ad Alicante. Nel frattempo si era fatta notte e dopo esserci lavati dal fumo in un torrente a nanna sotto un albero in un vigneto , belin sembrava di essere a Woodstock , peccato che lui era un maschietto ma mi rifarò in seguito. L’ indomani partenza all’ alba , avevamo ancora un mucchio di strada ma almeno avevamo la cartina . Franco senti come sei messo tu a soldi ? Io pochi e se proseguissimo per la statale risparmiando l’ autostrada ? Belin non mi sembra vero stavo per chiedertelo io , sono stufo di buttar soldi in quei cesti. Se fossi uno scrittore vero mi abbandonerei a descrivere le sensazioni di quei momenti ma visto che non son capace vi lascio l’ immagine di Easy Rider e la sua colonna sonora , born to be wild chi si ricordava più chi ero veramente , in quel momento ero lì protagonista unico di un sogno trasformato in realtà. Nel pomeriggio , tra i fumi dell’ asfalto che iniziava a sciogliersi dal caldo ecco il miraggio del cartello Benicasim, per di là , ero quasi arrivato ma forse un po’ mi dispiaceva , il sabato è quasi sempre più bello della domenica, e un viaggio è sempre un viaggio , un’ avventura , un’ evasione . Trovare il campeggio fù uno scherzo ma la faccia dei miei amici/carogne quando mi son passati davanti con la macchina carica di ragazze non la dimenticherò mai , cosa ci fai tu qui , come hai fatto a trovarci , state zitti carogne ed iniziate a presentare che ho un po’ di arretrati ! Ma il Viaggio è sempre il Viaggio.

- Sancio Panza -

6 commenti:

  1. Ma che bell'ometto con baffoni :-)

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  2. Non mi toccare il Sancio..

    u gianchettu milanao

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  3. vivere di ricordi è lasciarsi andare
    F

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  4. ricordare per continuare a vivere
    Sancio

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  5. purtroppo non ti è bastato ricordare Sancio,
    see you in the promised land..

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