
Ho rivisto ieri sera su gambero rosso channel Mondovino e non ho potuto fare a meno di pensare: che c'azzecca l'interessante film-documentario di Jonathan Nossiter (presentato a Cannes nel 2004) con i crostacei divulgatori della guida dei tre bicchierati ?! mah...
A noi "Armadilli" e' piaciuto anche se dobbiamo ammettere che il taglio e' forse eccessivamente "politico"; sicuramente l'avrebbe apprezzato in questo senso il grande Gino Veronelli.
Contraporre il grande business di alcuni mega produttori i (Mondavi, Frescobaldi, Antinori ecc..) ai "contadini-artisti- imprenditori" da un ettaro di vigna puo' far riflettere, ma la conclusione non e' poi cosi' scontata come vorrebbe Nossiter che, comunque ci prova, mettendo in rilievo che ancora una volta il capitale americano tenta di colonizzare anche questo aspetto del vivere europeo scatenando svariati conflitti commerciali.
La figura di Michel Rolland (il piu' famoso e pagato enologo del mondo) esce malconcia dalla pellicola, personaggio supponente e presuntuoso non si accattivera' di certo la simpatia degli spettatori, anzi risultera' profondamente odioso (fin troppo..).
La figura di Michel Rolland (il piu' famoso e pagato enologo del mondo) esce malconcia dalla pellicola, personaggio supponente e presuntuoso non si accattivera' di certo la simpatia degli spettatori, anzi risultera' profondamente odioso (fin troppo..).
Bella la traccia sui De Montille, storica famiglia Borgognona e quella su Battista Columbu produttore in Sardegna, in un ettaro e mezzo, di un'ottima Malvasia di Bosa; tutto il film comunque scorre fluido nel suo incedere di episodi e spunti interessantissimi.
Film consigliatissimo ma strettamente riservato agli appassionati enofili, a chi ama il vino non soltanto dal punto di vista gastronomico, ma anche etico-territoriale e culturale.
Disco in abbinamento: Nick Cave - the good son
lta che lo vidi suonare più di dieci anni fa su consiglio di un comune amico. Restammo in contatto e dopo pochi mesi avrei voluto pubblicare anche qui in Italia il suo primo disco, The Baseball Song. Non se ne fece nulla ma non per questo ho smesso di seguirlo. Anzi ogni volta che mi trovo da quelle parti e so che si esibisce non me lo perdo ormai sicuro della qualità delle sue performances. Le ultime due occasioni sono state veramente molto belle a dimostrazione della continua crescita sia come autore che come performer. Nel marzo 2007 fresco della pubblicazione del suo ultimo disco 














