lunedì 3 luglio 2017

La leggenda del cinghiale bianco


- del Guardiano del Faro -


"Si narra che verso la fine del'800, in alta Val Crosia, lungo il torrente Verbone, vivesse un contadino con la passione per il vino e per la caccia. Elevatosi dalle acque del Verbone, sostanzialmente viveva di Rossese di Dolceacqua e stufato di cinghiale.

Dei cinghiali,  l'occitano Alexandre Anfois si era abbastanza stufato, perchè gli spaccavano le viti o si mangiavano avidamente il frutto di quelle sacre piante.

Più preso di mira di altri frutti, il raro Rossese bianco, di cui Alexandre andava giustamente fiero.

Un bel dì di fine estate fu lui -fucile imbracciato- a prendere di mira sicura un bel esemplare di cinghiale intento a cibarsi proprio di Rossese bianco.

Entrambi fuori dalla legge ingaggiarono un duello che portò Alexandre all'inseguimento del cinghiale, fin nella sua tana, dove una sorpresa lo attendeva.

Il cinghiale in fuga si protese in avanti, in difesa della sua cinghialessa nell'atto di partorire una nuova stirpe di artiodattili.

Abbassò il fucile Alex e, si rese partecipe di una nuova probabilità di nascita piuttosto che dare una morte certa, anche ad un cucciolo di cinghiale femmina, incredibilmente di colore bianco: era nata Antea."

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... e adesso dalla favola alla tavola, a Bordighera Alta, dove assaggiare i due nuovi vini di Alessandro Anfosso insieme alla cucina inossidabile del Magiargè.


Alessandro Anfosso (tenuta Anfosso a Soldano), Mauro Benso (il Magiargè di Bordighera).
Al servizio Marian e  M.me Carmen

Piatti chiari amicizia lunga, ci conosciamo da almeno 15 anni con Mauro

... che spreco ... 

 Roberto stappa, ci tiene alla messa a fuoco.


Curioso ma efficace questo secchio del ghiaccio a bagno maria 


Antea, un vino unico, lotto 2016 fuori onda, prodotto e imbottigliato in non più di un migliaio di flaconi. Si sa ma non si può indicare il vitigno. La lavorazione, con equilibrata macerazione, la fermentazione adeguata e l'affinamento in progress porterà al bicchiere un vino che non c'era. Proporrei un'edizione numerata con la leggenda in busta bianca infilata nella cassetta di legno da sei, dedicata a chi voglia rivivere le leggende. Pensa a farci un passito, manicomiale.

I descrittivi sarebbero simili ad altri -quindi perché esibirsi in tentativi di individuazione di fiori e frutti- mentre invece affrontare questo vino con il bicchiere in mano fa rivivere la leggenda del cinghiale bianco, che non è ruvido come quello dalle setole scure, anzi. Dolce frutto, concentrata, acida il giusto Antea, ragazza per nulla stucchevole.

Il cappon magro del Magiargé. Pollice alzato.


Finalmente qualcuno che si è sbattuto (Carmen e Mauro Benso), per avere in casa i prodotti di salumeria più nobili che si possano trovare in Liguria, quelli di Pastorino di Pontinvrea. Merci! Da tornarci apposta, anche per la norcineria del Sassello.

 Carmen

Marian 

Di quest'altra novità enologica della famiglia Anfosso ne abbiamo già detto qui.
Per non ripetere, ecco il link


Il pescato del giorno con ratatouille 

Coniglio al Pigato e patate arrosto 

Alessandro il Goloso 



... e da qui in poi un giro per Bordighera Alta, luogo prezioso dove timbrare il francobollo per le cartoline













safety car


gdf

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Per Antea


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