sabato 26 marzo 2016

Connessioni


Marco 50&50


Me l’aveva detto che stavo superando i limiti ma non l’ho voluta ascoltare, ora non mi rivolge più la parola, non sopporta gli sgarri che le ho fatto, adesso è un paio di giorni che cerco silenziosamente, mantenendo un profilo basso (che a luci spente non sembra nemmeno largo) di rimettermi in carreggiata, domattina, appena sveglio, la costringerò ad un incontro ravvicinato, non proprio un faccia a faccia ma quasi, voglio proprio vedere se saprà resistermi o, come penso, mi manderà un segnale di pace attraverso il display.


La bilancia può dire ciò che vuole, ma come si può essere equilibrati, saper rinunciare, quando ci si trova di fronte ad un Bivio che non offre, a differenza del nome che porta,  alternative, diventa naturale assaggiare tutto e, per essere certi di aver capito bene, lasciare che i calici si riempiano di nuovo e non lasciare nulla nei piatti che devono tornare in cucina con un messaggio che “il Gianni” ormai conosce bene, ma che è giusto ripetere : si, ci è piaciuto, molto, anche stavolta, perché in casi come questo, non è un tocco di zenzero che fa la differenza.


 Da Aosta e dalla sua Valle, per il ControMeeting, hanno scelto di mandare in campo gli undici delle seconde linee e mentre gli Armadilli titolari sono ancora alle prese col disgelo, a Quinto Vercellese sembra già primavera, in realtà quest’anno è bisestile e l’equinozio primaverile che fa cinquanta e cinquanta tra giorno e notte cade proprio domenica venti in un punto tra le risaie che diventa per un giorno il nostro centro del mondo, così mentre altrove con un accenno di superbia alcuni decantano un tagliere di salumi per nulla superbo, qui, con garbo, “il Gianni” si presenta, le mani di Anna e di Silvia offrono certezze, si abbassano le voci a sfiorare il silenzio, non siamo intimiditi ma rispettosi e pronti alla resa, infatti, se i salumi sono banditi, ci siamo arresi tutti.


 A volte, oggi è una di queste, capita di assaggiare vini (senti il ringraziamento ad oltranza) e piatti (ultimo e non ultimo quello che ti ho riportato personalmente sulla soglia della cucina che non ho voluto violare) che singolarmente meriterebbero un post tecnico, di spessore, mirato, ma quando assaggio l’armonia e ad un Brunello preferisco due parole con Brunella, mi parte la tastiera e prende la direzione che preferisce, quella di una vecchia trattoria milanese dove ho letto queste parole che meriterebbero un post a parte, le “sacrifico” volentieri è il minimo che posso fare per ringraziare chi già conoscevo e chi ho conosciuto sapendo in fondo già di conoscere…

Deliziosi plin ...


Gh’emm mingh el WI-FI, parlii tra vi alter (non abbiamo connessioni, parlate tra di voi)

Pollo ficatum e asparagi ...

Ed è quello che abbiamo fatto, non ho sentito un telefonino, né una vibrazione, né una notifica, sono rimasto connesso con le persone e non ho avuto bisogno d’altro, perché in fondo altro non serve,  “un giorno mi dirai” se avevo ragione… allo Stadio altri avranno finito di correre, con che risultato…non vedo perché dovrei connettermi per disconnettermi dalle persone, con che risultato…

Sembrano uguali, invece ...

 Nel giorno dell’equinozio primaverile, che fa cinquanta&cinquanta tra il giorno e la notte, ci siamo “ritrovati”  al Bivio prima di mezzogiorno e volando a bassa quota tra le risaie, ma volando, siamo arrivati ad un passo da un altro cinquanta&cinquanta…
Gianni, puoi farci un gin tonic…
Quanti ne faccio…
Come il Piccione, quanti ne vuoi
Quando li faccio…
Quando vuoi…
Baccalà piselli e polvere di olive taggiasche

Piccione farcito di olive taggiasche e cime di rapa







F.N.- DJ Il Duca- Marco 50&50- gdf - AAA

2 commenti:

  1. Perdonatemi il mio amore ancestrale per il latino. "Repetita iuvant" (semper, sic et simpliciter).

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  2. Domenica non è mai caduta la "linea" e tanto le vibra quanto le notifiche erano palpabili. Non potevi scegliere titolo migliore per inquadrare quello splendido pomeriggio.

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