giovedì 25 luglio 2013

Una copita de Ron

di Giorgio Manara


Storia e leggende di una bevanda impregnata di sole



“ Rumbullion – Kill-Devil = Ammazzadiavoli,  è il nome che ancora oggi viene dato dai vecchi marinai a questa vigorosa bevanda intrisa di  gesta piratesche e sudore - sangue degli schiavi africani razziati dai loro villaggi e partiti per le Americhe dalla tristemente famosa isola di Gorée  di fronte all’attuale città di Dakar in Senegal, finivano i loro giorni nelle piantagioni di canna da zucchero  per fare quel Rhum con il quale a loro volta  erano stati comprati?!

Tafià o Guildive (ancora oggi usati) erano i termini con i quali si usava designare i primi fermentati della canna. Solo verso la fine del XVII° secolo i francesi iniziano a chiamare “Rhum” l’alcool di canna. Storie e leggende sembrano comunque intrecciarsi per creare un’alone di avventura e mistero sulla storia del rhum.


Dai commercianti di spezie, ai costruttori di imperi ai mitici pirati, questa bevanda  forte e stimolante, era considerata moneta di scambio per merci e servizi o  integrativo del  “soldo” su tutti i velieri  che trafficavano fra le Barbados, Giamaica e Bermuda.  Usata come anestetico per le operazioni chirurgiche di allora o come medicinale per malattie polmonari quali raffreddori e bronchiti, veniva anche usata come “ stimolante” del morale sui velieri della Compagnia delle Indie e con razioni da “cavallo” per lanciare i marinai o i pirati nelle battaglie più tremende : se non hai il cervello “ sotto alcool “ non vai all’arrembaggio con la spada fra i denti, solo perché ti hanno appena mozzato una mano……)


E’ nel 1655 che l’ammiraglio Penn istituisce per la prima volta la distribuzione di una razione quotidiana di rhum ai suoi marinai…….ed intorno al 1731 che l’ammiraglio Edward Vernon, conquistatore di Panama e Portobello, soprannominato Grog per la sua abitudine di portare una grossa palandrana in Gros-Grain (tipo di tessuto molto grezzo) che la rimpiazza con due volumi di acqua (che facilmente imputridiva nei barili di bordo)  contro un volume di rhum, aggiungendovi zucchero e succo di lime o limone che grazie all’alto contenuto di vitamina C (acido ascorbico) aiutava a combattere lo scorbuto. Un’altra versione dice che aggiungesse  acqua al rhum dell’equipaggio per evitare di avere sempre i marinai ubriachi! Da qui comunque il fatto che il Grog sia diventato sinonimo di bevanda annacquata.


“ Sangue di Nelson” è un altro sinonimo di rhum: L’Ammiraglio Horatio Nelson ne era un grande estimatore, nonché bevitore.  Il 21 ottobre 1805, sconfigge la flotta  Franco-Spagnola ma ci perde anche la vita. Conformemente al suo testamento il suo corpo sarà riportato in’Inghilterra dentro un barile pieno di rhum .

Durante il viaggio, i marinai, forse adempiendo ad un macabro rito dove si credeva di “bere” la forza ed il coraggio del defunto,  si servirono a pieni boccali!  Da qui le espressioni tipiche per bere rhum : “ farsi l’ammiraglio (se taper l’Amiral ) oppure bere il sangue di Nelson”.
Originaria della Nuova Guinea dove esiste tuttora allo stato selvatico  e già usata 6000 anni prima di Cristo dagli Asiatici come alimento o addirittura frutto (….ho visto io stesso pochi anni fa bambini delle isole portare a scuola un pezzo di canna dolce da succhiare come merendina nell’intervallo) fu introdotta per la prima volta in America da Cristoforo Colombo nel suo secondo viaggio (1493).  Importata dalle Canarie, dei germogli furono impiantati sull’Isola di Hispaniola (Haiti-Santo Domingo) da dove il primo carico di zucchero partirà verso la Spagna nel 1516.

Quando i francesi occuparono per la prima volta l’isola di Guadalupa nel 1635 (Spedizione Liévart de l’Olive), trovarono già nell’isola piccole piantagioni di canna da zucchero, sicuramente  derivate dall’isola di Hispaniola.   Padre Jean Baptiste Labat  (ecclesiasta) perfezionerà il processo di distillazione con i suoi alambicchi.

E’ intorno al 1640 che ha inizio la storia del Rhum!

Le prime acquaviti di canna appaiono sulle isole Barbados, allora possedimento  Inglese. Per averne riscontro nei possedimenti  francesi bisogna attendere “ L’Histoire générale des Antilles” (père Du Tertre - 1667).



Inglesi e francesi si contenderanno per anni attraverso la Compagnia delle Indie il primato del commercio dello zucchero e naturalmente del Rhum.
Pensate che Gaudalupa e Martinica  (Martinica primo produttore di rhum al mondo in fine Ottocento) sono diventate le isole famose per i rhum agricoli, fatti dal succo di canna vergine (vesou) soprattutto per il fatto che vendevano le loro melasse, che sono il sottoprodotto della produzione dello zucchero alle colonie inglesi dell’America del Nord, e che quindi non ne avevano per produrre rhum industriali!

Mi pare giusto rendere omaggio, a questo punto, ai grandi Barmen che nell’ultimo secolo hanno saputo con arte e buon gusto, innalzare il rhum sull’altare del bere miscelato con dei sapienti abbinamenti ad altri liquori e succhi di frutta. Immaginatevi per un momento, cappello di Panama in testa,  viaggiatori dell’epoca, e partire dal famoso “Bon Ton Bar” in Magazine Street a New Orléans, dove Albert Martin rese famoso il “ Ramos Fizz”!………Lasciamo il battello a pale e via….con una splendida goletta e prua su “La Habana” a Cuba dove ci aspetta Constantino Ribalaigua Vert  del “ Floridita Bar” forse il Barman più celebre per le sue creazioni  e che rese mitico il suo Daiquirì  a tal punto che il locale e chiamato tuttora “La Cattedrale del Daiquirì” e sempre a Cuba alla “Bodeguita del medio” di Angel Martinez mitica per il su “Mojito” .

E perché non fare un salto ad Haiti a farci preparare un “ Punch “ dal grande “ Olaffson “che ha contribuito a rendere famoso nel mondo il rhum Haitiano? La Giamaica è solo ad un braccio di mare quindi impossibile rifiutarci un drink al “Kelly Bar “ di Sugar-warf, dove è nato il Giamaica Planter’s?! Si potrebbe continuare per pagine ancora, ma mi sembra giusto il momento per chiudere questo piccolo sipario non senza aver prima mandato un “coup de chapeau “ al mitico “Don the Beachcomber” di Hollywood creatore dello “Zombie” e grandissimo intenditore e collezionista di tutti i migliori rhum di ogni provenienza che da sempre gli amatori si strappano a peso d’oro! Ci sono voluti viaggi, tempo, qualche ricerca e parecchie sbronze per potervi presentare storie ed aneddoti nonché i Cocktails che leggerete in seguito, ma credetemi, è stato un piacere……. che mi auguro diventerà anche il Vostro!



El Manara

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