martedì 5 giugno 2012

Richard Shindell e il Chianti Rufina


RICHARD SHINDELL    13 –THIRTEEN SONGS YOU MAY, OR MAY NOT HAVE HEARD BEFORE

E’interessante provare a raccontare un uomo attraverso il suo lavoro, in questo caso un cantautore attraverso la sua musica e le sue canzoni. Richard Shindell è stato ed è tutt’ora per me un compagno discreto e puntuale, che si affaccia nella mia vita quando ne ho bisogno, attraverso la sua voce ed il suono della sua chitarra. Sarà che sono particolarmente sensibile al fascino dell’arpeggio di una Martin e ad una voce calma e che con il passare degli anni si è fatta sempre più calda e coinvolgente, che mi racconta storie di vita vissuta, vista spesse volte dalle linee secondarie, e che esprime il proprio punto di vista su tematiche attuali, non disdegnando territori più “alti” in cui il suo songwriting vola libero a cesellare perle di rara bellezza. Questo album potrebbe essere una buona opportunità per approcciarlo, in quanto rilegge alcune delle sue canzoni più belle in una veste più acustica ed intimista, accompagnato con discrezione da un gruppo di validissimi musicisti,tra cui basterebbe citare Larry Campbell, a lungo con Sua Maestà Bob Dylan, o Victor Krauss da sempre al fianco di un texano che di musica se ne intende davvero, Lyle Lovett. Per chi ha dimestichezza con il songbook di questo artista sarà senz’altro una bella emozione riscoprire canzoni che potevano essere nascoste in qualche cassetto della memoria, che riprendono vita con un vestito nuovo, per chi non lo conoscesse ancora chissà… mi piacerebbe l’idea di aver lanciato un messaggio nella bottiglia, uno stimolo alla scoperta di uno dei più fini songwriters della Costa Est degli Stati Uniti degli ultimi vent’anni .
La bottiglia... un buon abbinamento lo troverei con un vino fatto bene,che mi piace e che le volte che l'ho cercato e assaggiato si è sempre fatto trovare puntuale,un pò come i dischi di Shindell: Chianti Rufina Fattoria di Selvapiana Vigneto Bucerchiale Riserva
                                                    

        by G. the Pharmacist

8 commenti:

  1. Si mette nelle orecchie?
    Beppe

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  2. ahahah... potrebbe essere un'idea ;-)

    cmq benvenuto a G. the Pharmacist che scriverà di musica e vino in questo blog !

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  3. Grazie al Sommelier,al Guardiano e agli altri componenti dell'allegra combriccola per avermi voluto con loro!
    Il Viagra Acustico è una "contaminazione" per chitarristi/musicofili,funziona solo con gli"addetti al lavori";-))

    G.

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  4. Pero' potrebbe essere un traino per il blog come ai tempi delle tenniste russe:)
    Shindell troppo bravo e succinto per essere compreso dal branco.
    Welcome.
    p.s. per molti dei frequentatori del blog ci saraebbe bisogno di un electric viagra quasi heavy metal:)

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  5. azz.., mi sono andato a ripescare i vecchi dischi di Shindell (mia sopìta passione a metà circa degli anni'90), minchia è roba buona come le vecchie annate di Barolo e Barbaresco ;-)

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  6. @IlSommeelierAlDente Hai ragione,nella sua discografia è difficile trovare qualcosa che non sia di livello più che buono,invecchiano bene,sono contento che questo spunto ti sia servito per riascoltare vecchie e bellissime canzoni!

    @hazel Thanks!!E noi ci proviamo a farlo comprendere;-))

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  7. Vino, cibo, musica. Ho suonato per anni in locali. E direi che non è facile un connubio più affascinante e piacevole. Aggiungiamo Richard Shindell (credevo di essere uno dei pochi ad apprezzarlo/conoscerlo). Mi consola sapere che c'è chi lo ascolta. Certamente non immediato, ha un talento raro. Studiando le sue canzoni e suonandole in pubblico ogni volta che potevo, a volte sono riuscito a farlo conoscere ad altri. Alcuni se ne sono innamorati e tutt'ora lo seguono con entusiasmo. 13 song è certamente un capolavoro...con un buon vino poi. Saluti.

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