lunedì 23 gennaio 2012

Germe di riso.

- gdf 2012 -
Il germe del riso non abbonda sulla bocca degli stolti, anzi, non abbonda proprio da nessuna parte, perché rappresenta solo una minima percentuale del chicco del riso, non più del 2/3%. Però questa piccolissima percentuale si eleva fino al 70% se ragioniamo in termini di valore nutritivo.
Se ne impara sempre qualcuna di nuova. Un cervello scollegato o una  "memoria" esterna collegabile  potrebbe giovarsene. Io sono istintivamente attratto da chi è in grado di spiegarmi  una piccola verità assodata ma che io non so.  Una piccola  cosa da farmi conoscere, di cui nutrirmi per un bel po', proprio perché una piccola cosa detta distrattamente o data per scontata da un altro potrebbe essere enorme per me.

 Il germe o embrione, è quella parte del chicco a cui, dopo la semina, è affidato il compito di riprodurre la pianta del riso. Nel corso del primo stadio di crescita, la pianta non ha ancora sviluppato organi e strutture che la mettano in condizione di approvvigionarsi dall’ambiente esterno dei nutrienti necessari al proprio sostentamento; per questo all’interno del germe sono depositati quei principi nutritivi che rivestono una funzione basilare anche nella nostra dieta: Vitamine, Proteine, Zuccheri, Grassi, Sali minerali, oltre a tutta una serie di composti minori dalle riconosciute azioni sulla fisiologia umana."

Si, ma cosa si potrebbe fare con questo germe di riso in cucina? Il sapore è curiosamente simile ad una granella finissima di nocciola e mandorla, e quindi la mia prima idea è stata quella di applicarlo sotto forma di panatura, per coprire qualche carenza, qualche banalità. Sinceramente avevo pensato ad una dozzina di piccole e timide St.Jacques appena uscite dal guscio, bagnate, ancora impreparate a proporsi per quelle che sono. Ma per loro resta il tempo di coglierle ingenue. Intanto con un bel filettone ignorante di baccalà lasciatosi travolgere da una couverture di cultura alternativa il risultato non è stato niente male:


Va che bel pezzo di baccalà!


Qui manca un passaggio, perché prima di metterlo in forno il trancio va arrostito in padella per due minuti su ogni lato e poi pennellato di uovo, per far attaccare il germe di riso alla superficie e per non perdersi quello che gli è rimasto dentro


E poi in forno a 200 gradi , cinque minuti, se no suda troppo.


Pronto!


Un asciugatina da eventuali eccessi di grassi aggiunti.


E poi nel piatto, in questo caso con una cremosa passata di zucca ai pistilli di zafferano.






... et bon appétit bien sur!

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