giovedì 3 marzo 2011

Dommage Michel !

- gdf 2011 -

Spiace leggere della recentissima penalizzazione subita da Michel Trama declassato da tre a due stelle dalla Guida rossa francese di cui si parla anche nel post precedente relativamente alla Provenza. Spiace perché sinceramente non si può immaginare che cosa possa essere successo a chi abbia pranzato o cenato all’Aubergade di Puymirol negli ultimi dodici mesi per poi proporre il declassamento e infine prendere una decisione che potrebbe influire non poco sul futuro di uno dei luoghi più interessanti d’Europa per gli amanti dell’alta cucina. Ora , il buon Michel, schivo, sempre ai fornelli diversamente da altri blasonatissimi colleghi ma probabilmente anche più abili nella comunicazione e nelle pubbliche relazioni si chiederà se all’improvviso si sia rincoglionito al punto da invertire una rotta che lo ha portato negli ultimi venti anni a scalare le classifiche di merito delle Grandes Tables de France sia per la Rossa sia per Gault Millau. Si chiederà, come è successo ad altri che hanno subito il colpo in passato, se non si sia dimenticato come si fa cucinare ad alto livello. Capitò anche ad altri, poi qualcuno recuperò il riconoscimento, altri, la maggioranza, invece no. Mi piace in questo frangente sorridere dei miei peggiori pasti subiti in un tre stelle francese. Questi si orrendi, altro che il grande Trama. In cima alla top five horror metterei sempre il vecchio Paul Bocuse, una roba da incubo . Poco meglio, ma forse per certi versi anche peggio perché non vecchio ed adagiato quanto il grande Paul sicuramente Jean Michel Lorain a la Cote St.Jacques di Joigny. Non pago di una disastrosa e storica cena in quello che fu il suo distaccamento londinese presso l’elegantissimo Meridien Piccadilly andai con fiducia a domicilio per scoprire che erano proprio quelli i piatti, anche a domicilio, incubo replicato. Niente male come sòla anche Vivarois, ma li in effetti era appena andato via Pacaud lasciando evidentemente in lacrime Claude Peyrot che in quella serata funesta riuscì a malapena a mettere insieme una modesta insalata di scampi ed un inaffrontabile quanto mal cotto pollastro coriaceo quanto le improponibili sedie di plastica da dehors da bar della stazione che arredavano la sala spoglia, come se Pacaud si fosse portato via anche la sua quota di arredamento. Pensai più volte di avere preso la porta a fianco del mitico Vivarois, ma purtroppo quello era. Incredibile anche la serata da Ducasse quanto stava al Le Parc di Rue Poincarè . Pesantissimo vol au vent di frattaglie e porcini e ridicolo microfilettino di orata massacrata da pepe schiacciato e buttato sopra come si farebbe con il parmigiano su un piatto di pasta in bianco. Mi rincorsero per le scale mentre me ne andavo dopo aver pagato tutto ma prima di aver preso il dessert , pensavo a delle scuse , invece era per un omaggio, per un pain de campagne . Allucinante. Per il resto del secolo scorso e di questo fortunatamente nessun altro incidente di questo rilievo, vabbè, qualche cena sonnolenta all’Auberge de l’Ill e a Le Crocodile, in Alsazia, e una mediocre terza esperienza dai fratelli Pourcel a Montpellier, già in calo e prontamente declassati l’anno successivo. Ma questa retrocessione proprio non mi quadra e spero che nel giro di un paio di anni il vecchio Michel possa dimostrare che la ragione era ed è dalla sua parte. -gdf-

1 commento:

  1. Questo non fa altro che dimostrare la completa inaffidabilita' della "rossa", in Francia ma non solo..
    L

    RispondiElimina