di Marco 50 & 50
Alcuni impazziscono per gli scampi a vapore e una maionese
freschissima, altri cuociono tutto a vapore, odiano gli scampi e la maionese a
lunga conservazione la mettono anche sulla pizza.
La pizza con fior di latte o con la bufala, provala con la provola
ma niente passata, pelati o pomodori freschi, solo un pochino di pachino, anzi
un calzone, altri solo un jeans, se fa caldo Bermuda, il calzone ben cotto, non
me lo faccia crudo.
Crudo al coltello, pane toscano e un libro, ma la copertina deve
essere rigida, non come quella di Linus, ma il dj mixava con i piatti e la
musica era in un altro formato.
Il formato della pasta per alcuni è solo uno, spaghetti, ma ci
sono i seguaci della pasta corta e liscia o fredda e gassata, ma anche
ambiente, oppure fusion o lounge, a volume basso, ma meglio alto.
Come il tacco, alto, da fare invidia, indivia si ma poco condita,
il pollo con le mani, sbucci le cipolle, uno sgombro e un po' d'aceto, ma
invecchiato, oppure giovane ma che non faccia domande o s'innamori, altrimenti
che gusto c'è...a mangiar tutto senza sale, ma rosa, i tulipani arancioni come
il maglioncino dell'Italiano un po' Francese che ci parla di accento Inglese,
come la crema.
Appunto
la crema...
Ma
voi lo mettereste un costumino azzurro ? No, e nemmeno scegliereste un gelato
al gusto puffo, presuntuoso e canterino "cielo grande, cielo blu"
I
gusti base sono una decina: crema, nocciola, pistacchio, caffè, panna,
cioccolato, gianduia, fragola, limone, pesca.Se
fosse per me ne basterebbero cinque, ma son gusti, di gelato. Sono
tornato da Panna&Cioccolato, nome banale ma gusto fuori dal comune, e poi
non si deve stupire ad ogni costo, originali non si diventa, le insegne vanno e
vengono se il gusto non persiste. A
Milano hanno aperto "leccami" il nome promette, chissà se il gusto
mantiene.
Qui
a Riccione, la fila per una coppetta, (il cono è prerogativa delle quote rosa,
così mettiamo subito in chiaro l'assenza di doppi sensi) in una zona non
centralissima, è una sicurezza. Siamo
sicuramente tra le migliori cinque gelaterie di sempre, almeno per i gusti
cremosi. Niente
puffo per me, sia gianduia stasera.
Dopo
però viene sete.
Anche
la signora col gelato, che mi guarda mentre sto scrivendo, mette sete.
Io
scrivo, lei, senza che il gelato passi in secondo piano, mi guarda.
Adesso
sono davvero di fronte ad un Bivio, vorrei tornare a Quinto Vercellese senza
aver subito censure da gdf ma, allo stesso tempo, non vorrei dar vita ad un
post interruptus, che
di per sé è già un ossimoro.
Sperando
che il caldo estivo sia un'attenuante, ci proviamo, per cui alzo gli occhi
sulla bionda con gelato che mi ha infuocato e cerco di distinguere i gusti, ma,
niente da fare, non
riesco a vedere bene che gusti abbia scelto, eppure non siamo distanti, o ci
vedo male o vuole incuriosirmi.
Altro
che il bruco V.M.18, il livello è decisamente più alto e, se fosse un
bruco, sarebbe autogonfiabile, come le zattere di salvataggio, qui serve un po'
d'esperienza e potrebbe non bastare, diciamo un V.M. 40.
Non
sempre quando fa caldo le gelaterie sono il posto migliore per rinfrescarsi,
anzi, con i negozi di scarpe da donna sono la scelta peggiore, lei mi nasconde
il gelato, io cerco di cogliere l'attimo, prima o poi dovrà prendere fiato, ma
passa il tempo e la temperatura sale.
La
schiuma deve essere compatta, non si deve vedere nè il caffè nè la pelle,
altrimenti il caffè si allatta e ci si taglia facendosi la barba. Spesso,
non vedere è meglio, le sensazioni sono certezze. Allora
capisco tutto e torno in albergo, la doccia sembra abbastanza fredda.
A volte è meglio non sapere
che sapore potrebbe avere un gusto nuovo e poi...tutti i gusti son gusti.