- Silvia Vecchione -
- lifeonthetopfloor -
Più che un’autostrada è un mulinello tutto curve e gallerie quello che collega Milano a Genova. Un percorso così vive sulla motivazione della gente: scappano dalla città per arrivare al mare quelli che, come me, amano velocità e dinamismo al punto tale da volerne sentire la mancanza. “E ogni volta ci chiediamo se quel posto dove andiamo non c’inghiotte e non torniamo più”, diceva Paolo Conte in Genova per noi: difficile non condividere il suo pensiero, ma inghiottire e non tornare fa davvero così paura?
O fa più paura una strada dritta, prevedibile, senza intoppi? Un percorso che si può quasi fare a occhi chiusi, senza guardarlo in faccia, senza viverlo e affrontarlo? Vada avanti a leggere chi non ama le strade dritte, perché per raggiungere il ristorante Il Marin, Ristoro del Porto Antico, bisogna non solo arrivare al mare, ma anche riuscire a superare un’invitante serpentina di goloserie all’interno dell’hub gastronomico di Eataly a Genova. “Con quella faccia un po’ così, quell’espressione un po’ così” ci si appresta ad affrontare un labirinto di tentazioni potenzialmente capace di soddisfare tutti i gusti. Il negozio di Eataly è un autentico Girone dei Golosi che chiede di restare e non minaccia di punire: colori, profumi e packaging accattivanti catturano l’attenzione in uno spazio dove è facile abbandonarsi ad acquisti impulsivi, senza di solito pentirsene. Vada avanti a leggere chi non ama le strade dritte.
Vada avanti a leggere chi è curioso…e anche chi è affamato. Si dice di non andare a fare la spesa a stomaco vuoto, è vero, ma qui l’obiettivo è proprio un altro: un bel pranzo vista mare al Marin. Si proceda dunque tra le bancarelle fino ad arrivare in poppa, dove il Girone dei Golosi si apre in uno spazio luminoso circondato da vetrate, con affaccio sul Porto Antico di Genova: un contesto che è spettacolo per gli occhi a ogni ora del giorno e, ça va sans dire, puro appagamento per il palato. La cucina è affidata a Marco Visciola, mano fine e gusti decisi per creazioni che esaltano i sapori del territorio e portano la firma riconoscibile dell’autore. Non ci sono piatti banali, ma creatività e ricerca. Da dimenticare la noia di abbinamenti scontati; da abbracciare una cucina di acidità sapienti e carattere brillante. Vada avanti, allora, chi ha fame di scoperta.
Il Billecart-Salmon in aperitivo, servito con cialde croccanti e focaccia ligure, conferma che Gabriella, in sala, conosce più che bene i miei gusti…Chablis, poi, è una conferma.
Per cominciare, gli amuse bouche: uno tira l’altro, in una sequenza che stuzzica l’appetito e intriga la mente.
Crocchetta di baccalà mantecato con tzatziki alla ligure
Acciuga ripiena, impanata e fritta, servita con crema al limone
Porro, salsa bernese al timo e tartufo nero
Cialda di peperone con tonno e maionese ai capperi
Ceci, trombetta dei morti e prescinsêua
Carciofo, menta e rossetti
Gamberi viola di Santa Margherita e agrumi
Triglia, bergamotto e cavolo nero
Capasanta, il suo corallo, sedano e pistacchi
Patata quarantina, seppia e prebuggiún
Bottoni, merluzzo, curcuma e cipolla alla brace
Guancia, broccolo fiolaro e patata americana
Animelle, puntarelle e aglio nero
Arachide, melograno, rabarbaro e yogurt
Torta di mele e sorbetto al bergamotto
Adesso, dopo la piccola pasticceria e un buon caffè, la scelta è tra il rientro a Milano lungo la serpentina tutta curve e una serata extra da trascorrere in riva al “mare scuro che si muove anche di notte e non si ferma mai”…
Vada avanti, adesso, chi ha voglia d’avventura.
Marco Visciola. Il Marin - Genova |
S.V.
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