lunedì 19 febbraio 2018

Il Lamberti di Bruno Cavalli


- del Guardiano del Faro -


ALASSIO - Albergo con ristorante o ristorante con camere? Sono d'accordo con la scelta che fa Michelin, che indica Il Lamberti come ristorante di buona cucina, quindi attribuendogli il "piatto" e associando alla priorità il supporto delle 25 camere. Un'offerta complementare ma ben differenziata, perché l'ambizione di fare buona cucina si congiunge naturalmente agli spazi disponibili e congrui allo scopo. Poi, le camere, ok, che viaggiano per conto loro, a prezzi assai competitivi. Quelle spesso scelte dagli ispettori Michelin nei passaggi annuali, proprio perché qui il cliente "commerciale" trova condizioni tra le migliori dal punto di vista del rapporto qualità prezzo, rimanendo nascosto dal clamore del lungomare.

Vendute le camere ci si può quindi dedicare con sempre più voglia ed energia alla ristorazione di qualità medio alta. Il ristorante Lamberti con camere si può vivere in diverse situazioni. L'ampio salone arredato in maniera tale da non sembrare enorme, ben illuminato da luce artificiale e naturale, interrotto dove serve, per dare un senso di armonia e comfort da ristorante di classe. Poi c'è lo spazio cantinetta, buono per un ricco aperitivo o per una soluzione di gusto pieno ma senza troppo impegno, e poi lo stesso Lambertino, il giardino preso d'assalto nelle calde giornate estive: ne vuoi ancora? allora in terrazza.

Del resto, se non stai ne' lungo mare ne' in pieno centro su qualche cosa di originale per uscire dagli schemi devi puntare la prua. Intorno altri e alti palazzi, altri alberghi, altre residenze borghesi. In mezzo il Lamberti, insegna di classe e neppure ostentata, quindi l'occhio cade sulla porta vetrata riempita dai bollini rossi della Rossa, a confortare turisti e commerciali.

Ristorante in buona crescita qualitativa e dove gli investimenti, avendo deciso di NON vendere tutto ai russi nonostante un'offerta clamorosa da far tremare i polsi ... dicevo, investimenti nell'apparecchiatura, nel vasellame, cristalli, ceramiche e tutto ciò che può sottolineare una linea di cucina che mi ha sorpreso piacevolmente. Gourmand e gourmet, con tanto di presentazioni curate e ben riuscite, nonostante il numero di coperti sia veramente importante.

Ma prima l'aperitivo in cantinetta per due.


 La miglior bollicina italiana non tradisce. Frutto maturo, come quando il pinot bianco, così come lo chardonnay -a piena maturazione- ricorda la crema inglese, unito al floreale ma soprattutto a quella fine nota agrumata fusa con  champignon, quella che indica una buona evoluzione in corso per questa Riserva del Fondatore 2004.

Pata negra, ma del nord della Spagna. Diverso rispetto all'Estremadura, perché più morbido di texture e più Atlantico di sentori. Lo sappiamo, il prosciutto crudo assorbe il clima che lo circonda. Un affettato di terroir 





Focaccia buona e gli altri due tipi di pane maison assolutamente perfetti 

 La proposta di Bruno Cavalli, maitre e sommelier dotato di comunicazione contagiosa quanto di praticità quando deve affrontare una sala che ti potrebbe sommergere. Un pinot bianco, per rimanere sul tema precedente, incredibilmente ben conservato e felicemente evoluto, anzi, assai poco evoluto dopo 12 anni di bottiglia. Si direbbe il pinot bianco del benzinaio tanto ricorda i riesling di quella regione

Tempura di gambero di Oneglia e di erbette. Tapenade 

La Caprese di polpo, gusto pizza! 

Il trancetto di baccalà con agrodolce di coriandoli di verdure, olio al cerfoglio 

 ... e olio locale in aggiunta

Sarebbe il piatto simbolo, ma non sono riuscito a metterlo a fuoco. A volte la Nikon si rifiuta quando non è convinta. Tonno, cipolla confit e fonduta al Raschera potrebbero anche convivere, ma trovando proporzioni e consistenze più raffinate. Piatto datato, e dunque c'è spazio per rinnovarlo. 

 Perfetti invece i raviolini di foie gras in riduzione di Sauternes con piccoli gamberi al vapore

 Di grande qualità il pesce (branzino), ma il carciofo di Albenga quando è così diventa protagonista assoluto. Curiosa la scelta per associare i due elementi ad una salsa: nocciola. Alberelli di timo.

E' il piatto della foto di apertura.
Un dessert elegantissimo che sposa lampone, cioccolato bianco fiori eduli e altro ...  andate a provarlo

 Pollice alzato


gdf

Nessun commento:

Posta un commento