domenica 11 dicembre 2016

Un panettone per due


gdf


L'Adrianina dell'Ittiturismo sorveglia. Un occhio all'obiettivo e l'altro all'obbiettivo, aggettivo e/o sostantivo. Sulla tavola, dal Manuel Marchetta sanremese c'è il Daniele Lunghi alassino ed il "suo" panettone classico, molto milanese, mentre Manuel Marchetta -senza neppure mettersi d'accordo- si presenta alla fine del menù appena concluso con il "suo" pane dei marinai. Tutti adottivi e nessuno adottato.

Sto usando terminologia confidenziale perché è bene ricordarlo di tanto in tanto, all'Armadillo bar, non saremo più di 40/45.000 a far click sul mouse questo mese, quindi ci si conosce bene da quasi 10 anni. Qualche cosa è bene darlo per scontato, per non essere troppo farinosi o retorici, come lo sono le feste natalizie,

Questo va inteso come un bel momento di collettività convertita al gusto e al piacere di conversare intorno ad un tavolo, focalizzando i discorsi sul tema principale, la cucina evoluta, e non il futile pettegolezzo.

La ricetta? Difficile da codificare, salvo quella del panettone di Daniele, apparentemente semplice:
è il classico panettone milanese a due impasti, con uvetta e canditi, il tutto con 24 ore di lievitazione, solo lievito madre e canditi di grossa taglia. Vista la voragine di lievitazione che si è creata all'interno?

E poi quella di Manuel, ancor più semplice:  un pan dolce senza uova; burro, farina 00, zucchero, uvetta, passito, pinoli, lievito, miele e scorzetta di limone. Diretto in forno mezzora. Senza menarselo più di tanto.

Il panettone artigianale di Daniele Lunghi e il pane dei marinai di Manuel Marchetta.
Uno più sensibile ai piatti di carne. l'altro a quelli di pesce. Ma subito in armonia, apprezzando il lavoro dell'altro. Non sembra vero. Due cuochi bravi, capaci, ambiziosi ... e che vanno persino d'accordo.

Prima di quello questo, tanto per far quattro chiacchiere su un futuro incerto per tutti, salvo per il giro vita; quello, facendo queste cose (intendo mangiando panettoni) cresce sicuramente.

Pollice alzato

Il tortino di acciuga spaccato, bietola in bianco (fritta) e verde, in salsa

Scampi, zucchine e mango. Signature dish

Nasello marinato gravad lax e cotto a bassa temperatura, maionese di sedano rapa, tapioca croccante,  blu di patata e pesto di insalate. Che eleganza nei colori ... rivedendo, riprendendo, ci farei un dessert in bianco, viola e verde.
Non so: mirtilli, kiwi, banana ?

Gamberi di Sanremo, carciofi e topinambour : in assoluta purezza

Calamaretti in latte di mandorle, fumo,  insalate fermentate e spunti di piccante.


L'effetto Ramen con verdure autunnali e tuorlo d'uovo crudo.
 Insomma, una minestrina per bambini che dovrebbero finalmente cominciare a crescere.

Tonno e fagioli di Badalucco, carciofo al naturale e salsa di olive Taggiasche by Franco Roi


gdf

Nessun commento:

Posta un commento