lunedì 9 novembre 2015

La Conchiglia e quelli che c'erano già da prima del web


gdf

Una piccola tartare a rinfrescare un mezzogiorno di fuoco novembrino lungo mare

Il consueto sformatino tiepido di verdure del tempo con vivace mostarda di zucca che apre abitualmente il pranzo a La Conchiglia

Branchie freschissime

Il pesce no! Beh, sarà pure cresciuto assai, però non può avere 20 anni. Tutti gli altri invece, tutti, sono qui da prima che registrassi il primo indirizzo email. Bastava rileggere una volta l'anno una qualsiasi guida cartacea e li trovavi, sempre, e nella parte sinistra della classifica. 

Invece da quando esistono le recensioni sul web ?

Anche.

Nel senso che più di una volta l'anno non si può parlare di questo gruppo di professionisti haute de gamme, di sala e di cucina. Uno, due, tre, quattro, cinque, sei ... sempre i soliti . Di famiglia o esterni, ma sempre loro, senza nessuna defezione .

Non ci si può sbagliare, ma non si può neppure dire niente di nuovissimo o eclatante, e quindi, chi scrive come chi legge, si troverà inevitabilmente caduto dentro il tombino dell'ovvietà. Lo sanno tutti che qui si mangia benissimo, si viene serviti come in non molti ristoranti in Italia, che la qualità della materia prima, la linerità della cucina, la sobrietà nei condimenti e tutto quanto completa il quadro sarà sempre e comunque degno di uno dei migliori locali che esercita lo stile cucina di mare -ma anche di terra in questa stagione- più vicino al gusto dei palati meno disposti a rischiare di buttare centinaia di euro in bizzarrie da etichettare -per non sentirsi troppo scemi- in piatti da definire "interessanti".

Il rischio che corre qui il Guardiano e di cadere nella retorica e nella ripetitività. Ma non è colpa mia, sono loro non mi danno modo di dire che è appena andato via il maitre, che il secondo di cucina è stato beccato con un'altra e quindi ... , che la proprietà si riserva di confermare la riapertura dopo l'inverno, che il sommelier si è reso partecipe di un qualche scandalo.

Niente! Qui non succede mai niente che possa fare notizia per il web. La notizia qui, al massimo, è l'arrivo di un pesce come quello visto più sopra, oppure è arrivato l'olio nuovo, od una nuova stagione di carciofi e iniziata, come sempre, come ogni anno. Che bello avere qualche certezza in questa civiltà digitale che ce le ha levate da sotto i piedi e davanti agli occhi quasi tutte

E allora mi fermo qui, dopo una lunghissima passeggiata, limitandomi ancora una volta a mangiare, bere, rilassarmi, e conversare, anche se per farlo ci vuole orecchio.

"E la bobina continua a girare 
sì ma la base va avanti anche da sola 
e noi che abbiamo tutta la voce in gola? 
Ma senza base non si può cantare, 
e con la base non si può stonare, 
non si puo` sbagliare. 
Perche`... 
Perche` ci vuole orecchio ... "
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"Chi ha perso il ritmo si deve ritirare 
non c'è più posto per chi sa far da solo, 
due note e un si bemolle fuori luogo 
Vietato di fermarsi anche a respirare 
che qui la base continua a girare, 
chi non sa stare a tempo, prego andare. "

I calamaretti appena toccati in padella e serviti con i primi carciofi: olio di Cassini e limone dell'orto

Catalana light di gamberi di sanremo

Crema di baccalà, gnocchetti di patate (fuori gamma), nocciole grattugiate e maggiorana

Dentice, maionese di pomodoro (senz'uovo) e fagiolini verdi al dente, limone salato

Crème brulée

Esotismo in mille foglie di lingue di gatto, e in finti ravioli di mango e passion fruit. 
Crema al burro da bis


Cannolo iper croccante alla crema di pan di spezie ... e altro

Gli immancabili de la Conchiglia

Vizi privati, di cui mai privarsi





gdf

7 commenti:

  1. Una notizia buona e una cattiva, intenzionato a farmi riservare un tavolo, visto il sito parzialmente lacunoso, tempo fa gli scrissi e, in linea con quanto credo di leggere tra le righe, non ricevetti alcuna risposta, forse evitando contatti digitali non si lasciano impronte in giro, mi rimane comunque la curiosità e la certezza di trovare “pesce” quindi caro Guardiano, glielo dico in privato, la prossima volta che decido di oltrepassare il turchino, usi la bacchetta fatata e li chiami lei per mio conto, il conto, fosse intenzionato a condividere, 50&50, as usual…

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  2. Meglio il telefono, con quello vai sul sicuro, il web può attendere a La Conchiglia ;-)

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  3. scrivere va bene, ma su carta, con stilografica :-)
    BB

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  4. Un altro approdo sicuro, piatti ottimi, con il menù a un prezzo onestissimo.

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  5. 65 euro, anche se qui il dessert è doppio, perché condiviso

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  6. …condivido, quindi approvo…dunque ne ordino uno, dico che mi è piaciuto e loro me ne offrono un altro, con me corrono grossi rischi, potrei partire con la “condivisione” della tartare con gli occhiali da sole, sembra tutta in discesa, mi Armo, preparo la penna a sfera, magica la sosta che mi attende in anticamera a Sanremo

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  7. Ritrovare sempre lo stesso personale è un elemento positivo di valutazione di un ristorante o di un hotel che raramente viene considerato, ma che ritengo sia tra i più importanti. Innanzi tutto dà benessere al cliente che torna e viene accolto da persone che ormai considera come dei vecchi amici, mentre è avvilente presentarsi per la ventesima volta in un posto e dovere spiegare tutto daccapo, a cominciare dal cognome per la prenotazione; e poi è un segno di serietà della struttura, perché significa contratti a tempo indeterminato e trattamento che soddisfa il dipendente.
    Quindi lode alla Conchiglia e ai molti altri che non cambiano tutto il personale ogni sei mesi.
    Prosit

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