giovedì 1 ottobre 2015

Il salotto della città

gdf 60 min

E' così, con l'accento, come fosse una risposta ad un segnale lanciato random -invece chissà- forse preventivamente concordato. Comunque sia andata, ecco il risultato del segnale convenuto e raccolto al volo. Caspita! in una sola mattinata di inizio autunno in città è nato un sentimento di rinnovamento, di voglia di cose nuove, di cambio di arredamento della casa, a partire dal salotto per finire in cucina o in giardino, contribuendo nel contempo ad integrare di elementi accessori il già ampio arredamento urbano, quello consueto, quello che una gentile turista francese ha lapidato esclamando " de la plus belle à la poubelle". Leggo che la gestione di questa roba sta passando di mano, di mano in mano, a partire dalle 4 del mattino, mentre qui sono le undici, e il sole splende ugualmente sulla capitale della Riviera dei Fuori, dove le regole sono relative. Un casco in testa è sufficiente, a terra o a bordo di uno scooterone che vada oltre le linee di damarcazione, così come  da legge non scritta, secondo gli indigeni, per superare ogni difficoltà, manco dovessero superare gli anelli di Saturno invece di un codice a barre.


Quel bracciolo rotto costò caro al dondolo

Raccolta differenziata

Girato così sarà più pratico da portar via ...

Dove "momentaneamente" va inteso come eufemismo astratto all'infinito

Arte concettuale?

Scivolo da spiaggia, di vetroresina, e quindi giustamente infilato dove va infilato

I panni sporchi si lavano in casa

Svuotare i cassetti "dal" ricordo

Lo so, verrebbe da dire : Christo, quello che impachettava tutto. Viene comunque da dire Christo!

Finalmente ci siamo: a fianco all'umido non "ce le vuoi" mettere le padelle anti aderenti?


gdf 60 minuti di passeggiata


2 commenti: