

Che parte gia' dal colore scarico con unghia aranciata, raro per un vino giovane ma il grignolino e' questo, ebbene si' e' lui il protagonista. Quando si pensa a una bevuta con i compari non si puo' dire che e' il primo vino che ci viene in mente, ma quando si pensa a un vino che accompagni il cibo non sfigurando tra mille pietanze, specialmente quelle della tradizione piemontese, e' un campione.

A Mario Soldati sarebbe piaciuto di certo: "Il piccolo vino e' di solito, un vino che va bevuto giovane, mentre il grande vino va bevuto vecchio. Si tratta di una classificazione secondo la razza; e non secondo il merito. Esistono piccoli vini sublimi, e grandi vini mediocri. Allo stesso modo che aristocratici, miliardari o eruditi possono, anche, essere uomini sciocchi e di animo volgare, e mendicanti e ignoranti, possono esere geniali e gentili. Vi sono, infine, casi, circostanze, momenti, umori, in cui, sia pure a parita' di condizioni, e cioe' potendo scegliere tra un ottimo Grande Vino e un egualmente ottimo Piccolo Vino, si preferisce quest'ultimo"
Uno che e' stato nel dimenticatoio per un po', dopo elogi sperticati da parte della critica negli anni 80', e' Robyn Hitchcock , ma lui va avanti sulla sua strada tra testi surreali e influenze che da Barrett si sono spostate piu' su radici americane e dylaniane. L'ultimo "Propellor time" si ascolta che e' un piacere. E con lui a bordo ci sono il "solito" Peter Buck, John Paul Jones e Nick Lowe. Evviva il vecchio che avanza!
bella Hazel, ti assumerei come Sommelier se avessi un ristorante!
RispondiEliminaSono commosso siete grandi!!!!
RispondiEliminaPietro
Un chinato gratis ,please:-)
RispondiEliminagrande soldati, a presto armadillo.
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