venerdì 13 marzo 2009

Il divorzio dei tre bicchieri

dopo ventidue anni Slow Food lascia al Gambero Rosso la ipercorteggiata guida ai vini d'Italia; miriadi di aziende vitivinicole per anni hanno fatto carte false per accappararsi i fantomatici tre bicchieri su questa pubblicazione (sigh!).
Ora, pur con consapevole ritardo, il guru del movimento del Cibo Lento, Carlin Petrini prende una posizione forte ed importante. Queste le sue parole di commiato dalla guida e dal Crostaceo Rosso:
“ci prendiamo una pausa di riflessione allargando il dibattito a tutti i nostri iscritti, puo' e deve cambiare il modo di giudicare un vino, non piu' solo cio' che c'e' nella bottiglia, ma anche la sua sostenibilita' ambientale e l'etica della produzione” La linea e' quella tracciata dal movimento Vignerons d'Europe e nell'incontro organizzato a Montpellier ha aggiunto “tornate nelle vigne, meno marketing, meno pubbliche relazioni. Fate il vino non per il gusto dei critici e delle commissioni di degustazione, ma sopratutto perche' piace prima di tutto a voi e non dimenticate che la terra va rispettata, sempre”.
Belle parole Carlin Petrini, onore al merito e benvenuto “on the right side”..!
Contestualmente iniziera' l'inesorabile declino della Guida ai vini d'Italia e del suo guru Daniele Cernilli? Se cosi fosse noi armadilli non avremmo da rammaricarcene..

3 commenti:

  1. mah, slow food ed il suo guru virano dove gira il vento politically correct. Opportunismo, fanno solo business as usual, avremo l'ennesima guida di cui non si sente il bisogno e lo spirito di Teobaldo se la ride un'altra volta.

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  2. non penso che faranno un'altra guida; io cerco di vedere comunque il lato "buono" della faccenda; si, rimane il dubbio di virare, pur con colpevole ritardo, dove tira il vento come dici tu pero' "errare humanum est, perseverare autem diabolicum"... meglio coai' anche se rimane il dubbio sulla sincerita' della riconversione

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  3. intanto speriamo che qualcuno torni davvero nelle vigne a fare vino di terra. Ciao Armadilli

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