martedì 20 gennaio 2009

La neve sugli alberi (e sui tetti)


E' un inverno di quelli che mi ricordano la mia giovinezza, quando da bambino andavo a piedi a scuola fra altissimi muri di neve dopo le comiche di Stanlio e Ollio con un panino di nutella nella cartella e tanti sogni nella testa..

Quello che ieri era la normalita' ora e' diventata un'eccezione, tanta neve e un paesaggio da fiaba..
E' l'atmosfera giusta per ascoltare dischi introspettivi, carichi di suggestioni che scaldano il cuore e l'anima. Oltre al nostro Stefano Barotti, che tra queste montagne scrisse qualche anno fa una canzone piena di pathos e poesia nel mio lettore capitano spesso i primi dischi di Bruce Cockburn, le tenui ballate dello chansonnier Canadese sono l'ideale accompagnamento per le tiepide serate davanti al caminetto,
magari con un buon distillato nel bicchiere..
Come nel caso di Tom Waits di Cockburn prediligo i vecchi dischi dove la melodia e' ancora protagonista, mentre le successive disgressioni in ambito jazz fusion non mi hanno mai convinto (come quelle rumoriste/Brechtiane di Waits..). Due fra i miei preferiti (ma fino a Dancing in the Dragon's Jaws mi piacciono tutti) sono High Winds White Sky affascinante affresco invernale ed il bellissimo doppio live Circles In The Stream; appartengono a quella rara schiera di dischi che ciclicamente tornano a farsi sentire e che non stanchano mai, merce rara di questi tempi..


distillato in abbinamento: rhum rhum del maestro distillatore Capovilla

6 commenti:

  1. Io mentre ero a Rhemes Notre-Dame ai primi di gennaio, di sera, in albergo, al ritorno da paesaggi immortalati in foto esattamente uguali alle tue, dopo quattro chiacchiere con mia moglie (e con i figli ormai addormentati...) e sorseggiando un LAGAVULIN passavo sull'iPod con i migliori dischi del 2008.....
    OK, ora mollo Milano e torno su da voi :-)

    RispondiElimina
  2. totally agree with you about Tom Waits...

    RispondiElimina
  3. bella musica, ho riascoltato un vecchio cockburn che avevo ricevuto da vites!

    ciao

    PS (l'ultima volta che ho visto una neve così è stato in ungheria un sacco d'anni fa, ci siamo goduti il loro fantastico Tokaji Aszú).

    RispondiElimina
  4. nevicata + caminetto acceso + distillato o vino da meditazione nel bicchiere + buona musica; sara' un cocktail un po' scontato ma funziona sempre,dipende dalla bonta' degli ingredienti..!

    RispondiElimina
  5. E la bonta' va di pari passo con la quantita',dear pard..
    Per me invece il grande Tom e' quello di Rain dogs.

    RispondiElimina