lunedì 19 gennaio 2015

PARERI CONTRO & VERSI

 

Marco 50&50

La prime impressioni non sono state per niente buone, solo un mese prima era settembre, in sottofondo, invece della PFM, i primi accenni d’autunno che si confrontavano con una delle tipiche ottobrate brianzole.

So che ti piace il risotto, ho detto alla mamma di prepararne uno con la zucca, vedrai che non ti sentirai a disagio

Si mi piace il risotto, ma visto che non vado matto per la zucca, un po’ a disagio mi sentirò, pensavo, in attesa di conoscere le origini del mio presente.

Ci misi un po’ a mandar giù quel piatto di risotto preparato con amore per l’amore sbocciato tra la figlia e uno strano mezzo toscano potenziale futuro genero, cinque anni dopo ero diventato un seguace della zucca, ogni lustro si cambia gusto, si dice.

A questo pensavo ieri mentre preparavo il “sottofotografato” risotto con la zucca mantecato al Branzi con zeste di limone…


…si apprezzano ingredienti dimenticati, si dimenticano, dall’oggi al domani facciamo un altro piatto, cibi che erano entrati nel quotidiano come il pane e più di un giornale, che non si legge su carta e si scorre sul web, eppure ce ne corre tra un fondo che rimane nel tempo e un trafiletto retroilluminato ma spento…

Non sappiamo fare un fondo bruno, nè sapremmo affrontare un orso della stessa tinta, dimentichiamo il gusto delle salse e degli intingoli per apprezzare improvvisamente ed incondizionatamente crudi di pesce nascosti da riso e alghe.

Ci piacevano le moto, le vacanze di gruppo in otto nei furgoni a nove posti, ci rovesciavamo col gommone a riva, affondano gommoni al largo, ci facciamo largo per scendere prima, ci dimentichiamo di chi sarà beato.

Si cambia parere sulle persone, sui concetti, sui principi ereditari ed ereditati, vacillano certezze in punta di piedi su un campo minato, si cambia stile di vita, di giro vita e d’abbigliamento, tagliamo baffi e ponti col passato, torniamo a preferire i minestroni di verdure, le lampade solari ci sembrano spente, qualcuno accende per noi lampade di sale.

Diminuiamo zucchero&sale, puntiamo due fiches (perché una potrebbe essere mal interpretata) sull’integrale e biologico, i dolci passano all’amaro lasciandoci l’amaro in bocca, tentiamo di ancorarci alle poche certezze che credevamo di avere, pur sapendo che il mare è troppo mosso e che la vera sicurezza è allontanarsi dagli scogli lasciando la barca libera di navigare e di scegliere rotte diverse, cambiare parere in fondo è da saggi, così come cambiare porto e destinazione consapevoli che quella finale è uguale per tutti.

A questo pensavo ieri mentre preparavo il “soprafotografato” risotto con la zucca mantecato al Branzi con zeste di limone…

Ma soprattutto pensavo che ho sempre detto no a piercing e a tatuaggi e sono stato un bischero.



M 50&50

4 commenti:

  1. IL RISOTTO E' MOLTO ATTRAENTE !
    E sono sicuro anche molto BUONO, anche se per la zucca non impazzisco e neanche per i piercing e i tatuaggi.
    Pensa che combinazione, ieri tutti e due abbiamo preparato un risotto, nel mio caso al radicchio rosso che un po' di amaro in bocca (e ci stava) l'ha lasciato.

    A presto
    Pallock

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    1. Pensa che il "fotografo" del risotto non mi ha detto niente...

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  2. Uhm,cuochi pieni di chincaglierie e seconde pelli sono in voga,e pensare che io continuo a farmene un ventennale problema di cosa si penserà...

    TMC

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    1. Bisogna saperli portare, la paperella in apertura potrebbe essere un'anatra muta e andrebbe bene lo stesso...

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