- di Massimo Viglietti -
Un’idea, un’idea, un’idea, un’idea…..devo avere un’idea….anzi, leviamo il devo; non voglio essere schiavo della mia testa, ho bisogno di liberarmi da diktat e essere più anarchico, quindi un antibiotico a nome Tom Waits o Pearl Jam potrebbe fare qualcosa.
Un’idea, un’idea, un’idea….il cervello continua a sussurrarmi , stillicidio ….
Ma noi ci buttiamo in Jonathan Coe e chissenefrega!!!!
Gli occhi si chiudono, il battito si fa lento, la mente viaggia…….I ricordi ti si parano davanti sotto forma di amici. Li prendi sottobraccio e vai con loro, libero.
Una divisa, l’aria del Friuli, brande dove riposare e odore di gasolio e polvere da sparo…..La sera , poi , relax con pentole e pignatte due patate e due cipolle…..lacrime per pulirle e affettarle e voglia di tornare a casa.
Non vedi l’ora di sentire il profumo del basilico……sei stufo di quei maccheroni che stracotti ti nutrono da tempo.
Vuoto, sensazione di vuoto….la musica terapeutica è finita. Sveglia!!!!!
Scendi, accendi le luci del tuo mondo e pensi.
Patate e cipolle le vedi, sono là , pochi passi, appoggiate sul vano d’acciaio che sembra ti salutino.
Non sfidatemi, lo sapete che vi faccio fare una brutta fine.
Loro non se ne curano , come bambini irrispettosi , ti attaccano , ti prendono in giro , e allora ecco Stanless steel che a forma di archetto comincia a menare fendenti, a dividere buccia e polpa.
Il giapponese d’assalto col manico ergonomico leva la buccia aranciata e viaggia di precisione , loro, le cipolle, maledette, si vendicano facendoti piangere.
Lacrime di coccodrillo accompagnano i feriti verso una padella e olio e fuoco saranno i loro nuovi amici.
Le patate , invece, credono di essere alle terme, una sorta di vasca con temperatura mite le accarezza fino a raggiungimento del bollore; poi coda e corna escono allo scoperto e l’inferno cuoce il tubero ormai sfinito e deluso.
Un’idea, un’idea,un’idea…..ora sto elaborando il sogno, la memoria:
non sono più in grigioverde ma in nero, alcuni prediligono il bianco, ma il nero snellisce.
L’amico Colino ha fatto il suo dovere , patate e cipolle si cimentano in un gioco di squadra: insieme per la vittoria.
La vittoria non è altro che il risultato dell’amalgama tra gli ingredienti che si stufano, insieme, in una pentola con un poco di amici che daranno aromi e grasso.
Fischiettando contento guardi Bimby che ti sta facendo un’ottima impressione e il sifone che si gongola. Aspetta che la pressione sulla leva faccia vedere la sua coda di pavone……
Il treno da Genova è in arrivo al binario tre….le mezze maniche integrali come il lontano parente che è un po’ che non vedi, sono lì ad attendere…stretta di mani, abbracci e via insieme ,abbiamo un bel programma da fare .
Non è un U.F.O. ma ci assomiglia, è concavo e riceve , come una telefonata d’altri tempi , la crema di patate e cipolle; una voce lontana che dice “aspettateci!” da forma all’insieme , ecco anche le mezze maniche integrali girate nel pesto che si tuffano nella crema…..
Un’idea, un’idea, un’idea….grazie mille all’intreccio di ricordi e fantasia, una cosa nuova che è già pronta per essere vessata, criticata e accettata, una forma che diventa sostanza, un sogno che si tinge di realtà. La cucina non è solo tecnica, Roner, Azoto, Bassa temperatura, Essicatori, Distillatori, ma anche istinto, gioco e divertimento…..Un’idea , un’idea, un’idea !
- M.V. -