Come da tradizione, prodotto con sole uve provenienti da villaggi Grand Cru della Côte des Blancs e della Montagne de Reims, per un assemblage, di perfetto equilibrio tra Chardonnay e Pinot Nero, che sconta una permanenza di sessanta mesi sui lieviti, tutto sotto l’attento controllo dello Chef de cave, Thierry Gasco.
alla ricerca delle emozioni lungo le strade asfaltate e non: del vino, del cibo e della musica
lunedì 21 aprile 2014
Aoc Champagne Grand Cru Brut 1999 Pommery
Come da tradizione, prodotto con sole uve provenienti da villaggi Grand Cru della Côte des Blancs e della Montagne de Reims, per un assemblage, di perfetto equilibrio tra Chardonnay e Pinot Nero, che sconta una permanenza di sessanta mesi sui lieviti, tutto sotto l’attento controllo dello Chef de cave, Thierry Gasco.
venerdì 18 febbraio 2011
Il vino del giorno: niente di che...

Mi consigliano in enoteca questo champagnino sconosciuto ma di nobili contenuti, almeno in etichetta, perché è grand cru di Avize e perché è di un recoltant ? A volte evidentemente non basta perché già il colore dice poco : paglierino chiaro di scarsa intensità con riflessi verdini che farebbero pensare a qualche cosa di grintoso e di acerbo e in effetti il naso citrico sembra confermare quella sensazione. Indagando ulteriormente salta fuori qualche nota di frutta bianca in mezzo al brioso perlage, quest’ultimo di pregevole grana fine. In bocca si siede bello comodo distraendo i sensi dall’impressione visiva e nasale, perchè poco sapido e perché probabilmente il dosaggio è piuttosto alto e quindi diventa quasi stucchevole alla lunga. Champagne femminile questo Varnier Fanniere, da buttare giù bello ghiacciato per nascondere le mollezze che non lo rende ideale neanche per un Kir Royale, che lo farebbe virare ulteriormente verso il dolce, salvo forse buttarci dentro del succo fresco di melograno, e allora astringenza e acidità sarebbero finalmente in grado di compensare l’eccessiva rotondità e la mancanza di personalità.

Varnier Fanniere