alla ricerca delle emozioni lungo le strade asfaltate e non: del vino, del cibo e della musica
venerdì 6 marzo 2015
Aoc Champagne Blanc de Blancs Brut 1999 Pol Roger
domenica 11 dicembre 2011
Oui! Je suis blanchiste!

E allora tanto vale ammetterlo, almeno quando conviene, come in questo caso. Qui di seguito la lista dei buoni propositi di fine anno. Ricco banco d'assaggio e relativa classifica redatta da la Revue du Vin de France riferita ad alcune ultime uscite di Champagne Blanc de Blancs. Andiamo a leggerle senza altri commenti fumosi, quel che conta sarà l'assaggio, le sorprese non mancano e non mancheranno:
KRUG Clos du Mesnil 2000 18/20
AGRAPART ET FILS Venus 2005 18/20
JACQUES SELOSSE Les Carelles 17,5/20
AGRAPART ET FILS Extra brut l’Avizoise 2005 17/20
JACQUESSON Avize Champ Cain 2002 16,5/20
AR LENOBLE Grand Cru Les Aventures 16,5/20
POL ROGER Blanc de Blancs 2000 16,5/20
AGRAPART ET FILS Mineral 2005 16/20
BILLECART-SALMON Blanc de Blancs 1999 16/20
DELAMOTTE Blanc de Blancs 2002 16/20
PIERRE PETERS Les Chetillons 2004 16/20
RUINART Dom Ruinart 2002 16/20
TAITTINGER Comtes de Champagne 2000 16/20
VEUVE FOURNY ET FILS Blanc de Blancs 2005 16/20
DIEBOLT-VALLOIS Blanc de Blancs 2005 15,5/20
DIEBOLT-VALLOIS Blanc de Blancs 1999 15,5/20
GOSSET Grand Blanc de Blancs 15,5/20
HURE FRERES L’Inattendu 15,5/20
BONNET-GILMERT Precieuse d’Amboise 15/20
JANISSON BARADON ET FILS Toulette 2005 15/20

venerdì 18 febbraio 2011
Il vino del giorno: niente di che...

Mi consigliano in enoteca questo champagnino sconosciuto ma di nobili contenuti, almeno in etichetta, perché è grand cru di Avize e perché è di un recoltant ? A volte evidentemente non basta perché già il colore dice poco : paglierino chiaro di scarsa intensità con riflessi verdini che farebbero pensare a qualche cosa di grintoso e di acerbo e in effetti il naso citrico sembra confermare quella sensazione. Indagando ulteriormente salta fuori qualche nota di frutta bianca in mezzo al brioso perlage, quest’ultimo di pregevole grana fine. In bocca si siede bello comodo distraendo i sensi dall’impressione visiva e nasale, perchè poco sapido e perché probabilmente il dosaggio è piuttosto alto e quindi diventa quasi stucchevole alla lunga. Champagne femminile questo Varnier Fanniere, da buttare giù bello ghiacciato per nascondere le mollezze che non lo rende ideale neanche per un Kir Royale, che lo farebbe virare ulteriormente verso il dolce, salvo forse buttarci dentro del succo fresco di melograno, e allora astringenza e acidità sarebbero finalmente in grado di compensare l’eccessiva rotondità e la mancanza di personalità.

Varnier Fanniere