del Cavaliere di Sterimberg
…Credo però di poter affermare
con una certa sicurezza che il Condrieu è il mio vino bianco preferito. Forse
non dovrei dirvelo, perché non ne viene prodotto molto e mai ne verrà: gli erti
fianchi dei colli sopra il Rodano su cui cresce sono assai difficile da
lavorare, la zona di origine è estremamente ristretta e in nessun altro luogo
al mondo, seppure sui pendii simili un chilometro a nord o a sud di Condrieu,
le uve Viognier producono un succo tanto sublime…
…Affermazione impegnativa caro
collega, ma del resto dentro di noi c’è sicuramente qualche segreto
inspiegabile anche a noi stessi ma che ci viene voglia di gettare in pasto alla
folla come una pioggia improvvisa di saggezza assoluta. No, certo che non ti
posso seguire, almeno non sul giudizio assoluto. Il mio vino bianco preferito è
prodotto 191
chilometri a nord di Condrieu, ma da queste parti posso
concordare che si produca uno dei vini più piacevoli del pianeta, tra i più piacevoli,
ma non il più grande…

…Potresti chiedermelo perché io
lo ami tanto. Spiegare i piaceri del Condrieu è come tentare di parafrasare un haiku. Posso però dirvi che lo amo
perché la pesca bianca è il mio frutto preferito e il Condrieu sa spesso di
pesca bianca, anche se a volte tende all’albicocca. Mi piace la sua consistenza
viscosa e rotonda in bocca. Mi piace il suo bouquet floreale, che spesso
ricorda il caprifoglio. Alcuni assaggiatori inglesi lo paragonano ai fiori di
maggio, ma per me, anti orticoltore che sono, fa semplicemente pensare a certi
giardini in primavera…
… Il quadro che hai dipinto è
bellissimo, e mi ci calo volentieri in questo fruttato giardino pregno di aromi
di pesca bianca, albicocchi e fiori di maggio. E’ il paesaggio che contorna
questa e altre pianure che fiancheggiano il Rodano. Amo anche i frutti
tropicali, ma non quelli sfacciati del Nuovo Mondo, e comunque, secondo me in
quel prato fiorito prevale la violetta, ma individuare il terzo descrittivo
nella violetta rimane l’ultimo esercizio stilistico e snobistico che ti posso
proporre, dopodiché tornerei al tuo punto G, quello che a te dona il massimo
piacere e a me invece apporta la spossatezza post orgasmica, e cioè proprio
quella consistenza viscosa e rotonda, condita da apparente bassa acidità, in
equilibrio precario…
… Mi piace perché evoca i quadri
Tahitiani di Gaugain. E infine, bizzarramente, mi piace perché difetta di due
qualità che i grandi vini dovrebbero possedere, ossia l’acidità e la capacità
di migliorare con il tempo. Il Riesling, con il suo alto grado di acidità, è
molto più adatto ad accompagnare i cibi, e il Borgogna bianco di Meursault e
Puligny, è molto più longevo e guadagnerà in complessità con l’andare del
tempo. E allora? L’amore non si basa su considerazioni di ordine pratico. Il
Condrieu è un vino per romantici…

… Beh, se vogliamo ricondurre il
dialogo su piani romantici non discuto, andiamo verso la passione e il gusto
personale, andiamo a scavare nella nostra personalità insomma. Bevo volentieri
Condrieu nelle giornate romantiche, anche con nulla, perché come ben dicevi,
saranno quegli altri tre vini che hai citato sulla mia tavola, ma per venirti
incontro vorrei proporti una sorta di summit intorno al mio vino a base
Viognier preferito. Sta proprio qui dietro a Condrieu e si chiama Chateau
Grillet, ma ti avviso, si tratta di girare l’angolo dello stesso quartiere ma
trovarsi di fronte un altro mondo.
cds*
(dialogo immaginario con Jay Mc Inerney)