domenica 16 aprile 2017

Al bar multietnico


-gdf -

Proprio qui sotto, non appena schivati gentilmente sia i venditori clandestini che i vigili conviventi.

Ognuno fa il suo mestiere: i venditori di ombrelli aspettano la pioggia primaverile, quelli di occhiali estivi taroccati scrutano il cielo in attesa di un sole feroce;  quelli di orologi falsi i creduloni francesi, andando oltre le evidenze.

Anche le borsette griffatissime vanno forte agli occhi di francesine sovra esposte.

I vigili guardano i dischi orari.

Esco da un convegno letterario con uno scazzo raro; me ne vado simulando un malore al Samsung. La Maestra di bon ton è dotata di volgarità rara e di ignoranza rarissima e, non lo nasconde di fronte al vasto pubblico abitudinario, ottuagenario, più sopito che infastidito.

Per fortuna c'è il bar multi etnico appena dietro.

La spallina di Patsy Kensit che si abbassa o il vita alta di Kim Wilde che tiene bene mi alza la vista sul più vecchio degli lcd da parete.

Vincono i gloriosi '80. Metteteci pure una croce sopra ma vengono sempre fuori fiori da quelle lì.

Ho ancora nelle orecchie parte del discorso di quella maestra del bon ton. Meglio le zoccole dichiarate. Butto giù quello che ho chiesto nel bicchiere.

Alle macchinette stravince il senegalese che urla al telefono la sua gioia. Al tavolo quattro cingalesi con le rose olandesi di Sanremo nel borsone ordinano orgogliosamente tre caffè e mettono subito sul tavolo il denaro sonante.

L'oste brianzolo porta su e porta a casa. E' gentile con tutti, anche con l'unico disagiato mentale presente. Italiano di chissà dove, che cerca al tablet di distinguere il termine questione dalla sua questione.

La caraibica dal fondo schiena disegnato con il compasso da un compasso d'oro non approfitta del "suo" già in tarda mattinata. Ordina un cappuccino che gli viene servito con un cuoricino di schiuma.

Una badante dell'est non la prenderei al faro.  Prende troppo spazio con quei volumi che non legge. Pretenderebbe troppi zuccheri e carboidrati.

E poi, quanto mi costerebbe una coiffeuse in grado di tenerla a bada di taglio e di colori.

Quello con il rasta non si ricorda se ha pagato un'ora prima, quando c'era la sciura brianzola dietro il banco.  Vorrebbe saperlo ma lei è andata in banca gli dicono. Non cambiano mai abitudini alcuni popoli, anche trasferiti. Lui non ne sa un belino del rasta e del suo eurino:  si astiene dall'offerta di prendere altro denaro in nero da un bianco. 

Le olive offerte con il mio Campari sono di tre varietà. Nessuna Taggiasca, sono multietniche. Ordino un altro Campari in orario non protetto per mangiarne ancora di più amare.

Sigarette. C'è tutto, periferico ma c'è tutto al bar multietnico. Li ha messi in orizzontale i pacchetti, per non vedere l'ipocrisia. Ha anche il copri pacchetto, ancora anonimo, per ora. Suggerisco una grafica efficace e spiazzante: le erbe aromatiche.

Ha capito così, adesso il pacchetto è travestito da una foglia lanceolata a sette punte ...

gdf


Nessun commento:

Posta un commento