domenica 20 settembre 2015

RISTORO & RISTORI



Marco 50&50



Cos’avete mangiato ieri sera, avete murato a secco, come si dice in Toscana, o ci avete bevuto assieme qualcosa di concreto ma liquido…
L’argomento offre infinite risposte che darebbero modo di conoscere le persone nella loro quotidianità e non solo nei loro momenti di svago che se per alcuni sono l’eccezione, per l’editore a Ponente ma non supponente sono stati, sono, e spero saranno, la regola.

L’offerta di bevande, cibo e generi di conforto ad appassionati ma soprattutto a viaggiatori, pellegrini, lavoratori, è fonte di sollievo, serenità, consolazione dalle fatiche fisiche e mentali, bevendo e mangiando ci si rinvigorisce trovando se non benessere per lo meno un po’ di quiete nell’anima in burrasca, le onde perdono forza e diminuendo in altezza si allungano, la massa d’acqua è la stessa, così come i problemi, ma almeno tutto sembra meno insormontabile, quasi affrontabile.

Il ristoro sta a metà strada tra una bella mangiata e una sana dormita, è un momento di relax, un Dopolavoro Ferroviario, una sosta ai box senza cronometro, una chiacchierata tra amici a telefoni spenti, è assaporare qualcosa avendo la netta sensazione di sentirsi in trasformazione, prima eravamo diversi dopo non saremo uguali, è l’energia quasi esaurita che viene rabboccata e ricomincia a consumarsi, è benessere in movimento ed in diminuzione, per questo è necessario nutrirsi, regolarmente, nel corpo e nell’anima.

Ieri sera, la lavagna immaginaria sulla dispensa sguarnita recitava: se non vuoi fare la spesa e togliere qualcosa dal freezer non ti entusiasma, puoi contare su pomodori e caprini.

Ho accettato con parziale entusiasmo la proposta gessosa su ardesia perché,  cosa non secondaria, avevo anche del pane senza sale, un buon olio ligure e un pepe nero profumato e pungente, ma soprattutto perché, oltre a nutrire il corpo, avrei, di lì a poco, nutrito lo spirito, alla Bocciofila Ferrovieri mi aspettava la performance di Alessandro Ristori e dei Portofinos, che, dopo le numerose serate estive al Bar Americain dell’Hotel de Paris a Montecarlo, toccavano Milano prima della fuga altrove, così ho indossato le scarpe da ballo e preso l’uscita Rubattino che non è l’anagramma di Pinocchio, anche se mi sentivo comunque diretto al paese dei balocchi.

L’Ortica, con la sua Balera, oltre al palo targato Jannacci, risvegliava ricordi raccontati e non vissuti di una Milano diversa ormai in estinzione, mi sono “ristorato” lungo centocinquanta minuti tutti d’un fiato, un pizzico di malinconia, ritmo coinvolgente, bella musica dal vivo che fa sentire vivi, mi sono sentito come un pisello nel suo baccello, perfettamente a mio agio, curiosamente le stesse sensazioni, appena pubblicate e provate da Ristori (che non si è per nulla risparmiato) che riporto qui sotto:



…Per me che sono un fanatico di quella Milano che ha visto tutto, che ha dato i natali al rock'n'roll italiano, a Celentano, a Gaber, a Jannacci e a tutto il "circo" del mondo dello spettacolo di allora , ieri ero contento, a mio agio in un luogo che in fondo incarna "quella roba lì"…
Alessandro



Serenamente ristorato, vicino al palo della Banda e della Balera dell’Ortica


M 50&50

4 commenti:

  1. C'eravamo anche noi, io e mio marito. Ci tengo a precisare che sono nata e vissuta sempre a Milano ma non ho mai frequentato le balere, ma da grande fan di Alessandro Ristori, dopo aver fatto qualche migliaio di km per vederlo, non potevo non presentarmi con lui a dieci minuti da casa. Devo dire, per me che lo conosco bene, che ho cantato a squarciagola ritmando sul tavolo tutto ciò che ha cantato, che ieri sera è stato tutto eccezionale, un insieme di eventi non dico irripetibile ma magico.. Alessandro, la band, la balera, la gestione e i ballerini che seguivano la manifestazione... tutto l'insieme ha creato davvero un'atmosfera unica. e quando il gestore ha chiesto Romagna mia...giuro ho pianto di commozione, non era la Romagna un pa pa, era la Romagna calorosa di Alessandro. mai banale, allegra e vera. Grazie

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    1. Grazie a te Gabriella, anch'io quando posso guido in direzione della sua musica, certo che la serata sarà speciale, Alessandro, ogni volta, mi stupisce per la passione "vera" con la quale si offre.

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  2. Fantastico Alessandro è la prima volta dopo che un mio amico me ne aveva parlato sono venuto all'ortica per vederlo... Bravissimo se ritorna a milano verrò a rivederlo. ciao!!

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