sabato 2 novembre 2013

In viaggio con lo sbirro


del Guardiano del faro

Quanti ne aveva raccolti lungo l’autostrada. Dentro e fuori dai tunnel, sopra o sotto i viadotti. L’autostrada è un mondo che raccoglie milioni di mondi in viaggio, milioni di microcosmi in movimento. Ognuno dentro la propria scatoletta di lamiera, plastica e vetro. Tutti materiali in grado di sfidare la legge dell’impenetrabilità dei corpi.

Lamiere, vetro e plastica, sono ben in grado di vincere l’impenetrabilità dei corpi umani, trafiggendoli, sfregiandoli o uccidendoli, mentre si spostano su un nastro d’asfalto, steso sotto di loro, già nero di suo. Chissà perché deve essere nero l’asfalto. Ve lo siete mai chiesto? Potevano anche farlo blu o verde. Perché è nero il nastro d’asfalto?

Le scatole di lamiera, vetro e plastica possono anche essere rivestite internamente di tenera pelle o morbido velluto, e costare dai 10 mila al milione di euro, ma sempre di una scatola su quattro ruote con delle persone vive dentro si tratta per lo sbirro.

Se vai via liscio, anche se un po’ troppo forte, lui ti lascia andare, perché gli levi un problema, quello di fermarti e dunque ripetere per la millesima volta la medesima procedura, senza concludere poi nulla.

La leggenda che gli sbirri vadano piano e in coppia, come due… e sulla corsia di destra per fregarti, non è assolutamente vera. Se però fai mosse strane, allora si che ti vengono a prendere, ma solo per la tua sicurezza.

Più interessati a quelli fermi che a quelli in movimento, perché se ti fermi in autostrada, e la sosta non la fai in autogrill, vuol dire che qualche cosa ti è andato storto, e quindi lo sbirro ti viene in soccorso, con la sua auto blu puffo su nastro nero.


Diverso ma non troppo è quando lo sbirro sta fuori dalla sua scatola blu puffo e aspetta che passi, o che arrivi. La percezione della velocità da fermo o in movimento è diversa, e anche il rumore del motore che avverti è per forza diverso. Sembra di più

Quella Porsche Turbo 4 si avvertiva all’orecchio già da prima che uscisse dall’ultimo tunnel prima di raggiungere la frontiera. Per lo meno un chilometro prima. Allora lo sbirro preparò la paletta, come si preparerebbe un bravo tennista a rispondere al servizio di Federer. Non dico fermarla, ma almeno rallentarla, quell'auto in arrivo a 250 chilometri lanciati.

Ma alla frontiera ti devi fermare per forza, che ci sia ancora o no non c’entra; quel che c’entra è la barriera dei caselli autostradali, anche loro costruiti apposta per sfidare l’impenetrabilità dei corpi.

Quando la Porsche Turbo 4 uscì dal tunnel lo sbirro si buttò in mezzo ed estrasse la paletta, fermando quella macchina con i freni a fuoco. Brucianti. Dal volante, con sorpresa, non uscì un attempato milanese in fermento per passare una bella serata al Casinò di Montecarlo.

C’era una modella piangente al volante. Documenti prego! Si, ma. Ma la modella piangente non la smetteva di piangere, e andava troppo forte, e cosa ancora più grave, era anche pochissimo vestita: solo da un abitino retato come si sarebbe portato appresso un pescatore per uno strascico.

Sotto, nulla, forse perché uscita di fretta, in preda ad un momento di panico o sconforto. Lo sbirro dal fisico possente in questi casi è fondamentale per gestire la situazione, già angosciosa di suo, eh! e che quindi non prenda pieghe ancor più drammatiche.

Il documento suo la dichiarava danese, e come dubitarne. Il marito, invece, architetto milanese: i documenti dell’auto parlavano altrettanto in maniera chiara. Ma, una volta scesa dalla macchina, quel metro e ottanta da paginone centrale con rete traforata larga, continuava a piangere maledicendo il marito, sorpreso a mettere in discussione l’impenetrabilità dei corpi con la segretaria, mentre lei arrivava in ufficio da lui con un regalino per il loro mesiversario.

Allora il compassionevole sbirro le parlò chiaro: No, non puoi andare a casa in queste condizioni. Non sei in grado di guidare, E poi fino a dove? Fino a Montecarlo dichiarò in un fiume di lacrime la modella danese. In uno di quei grattacieli dalle parti del Grimaldi Forum.

Lo sbirro buttò un occhio in giro, poi disse ai colleghi: tenetemela d’occhio un momento, vado a cambiarmi e poi la accompagno a casa, questa, cazzo! lo vedete tutti che questa non è in grado di guidare in questo stato! Tornò in un lampo, sfidando tutti gli autovelox disposti sul suo tragitto e si ripresentò in borghese, per portare in salvo e all’estero la povera disgraziata modella danese tradita dall’architetto milanese, che sbadatamente si dimenticò due dettagli fondamentali, e cioè lasciare sia la porta aperta del suo ufficio mentre verificava le virtù della sua segretaria, che le chiavi della Porsche sul bordo della scrivania, così preso a sfidare la legge dell’impenetrabilità dei corpi.

Lo sbirro prese in mano le chiavi e, piano piano, accompagnò a casa la ragazza piangente, che lo pregò, prima di tutto di parcheggiare la Porsche dentro il garage sotterraneo, e poi di accompagnarla di sopra all’appartamento impeccabilmente arredato dall’architetto milanese.

Lo sbirro si trovò immediatamente a suo agio in quell’ambiente. Il divano, nel dettaglio, si rivelò particolarmente adeguato per verificare quante possibilità vendicative ci fossero per dimostrare l’inefficacia della legge sull’impenetrabilità dei corpi. Leggi esatte ne esistono poche, e possono sempre e comunque venir messe in discussione, ma solo fino a quando, 36 ore dopo, il citofono si mise a suonare come un'auto blu.

gdf 12 minuti




“Ho visto una ragazza in un vicolo a senso unico muoversi furtivamente giù per una via contromano, per tutto il mondo proprio come un torero urbano, aveva le ruote ai piedi, le auto facevano le loro danze abituali, solito vecchio percorso e lo strisciare lungo il bordo del marciapiede..."  Skateaway. 


7 commenti:

  1. E no e no e no, non te la puoi cavare così senza un finale !!!!!

    Ero già sulla Porsche e stavo venendo, fuori dal tunnel

    Lucas

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  2. La sicurezza prima di tutto.
    F.

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  3. Una donna ferita risponde al fuoco.
    In albergo con amici, abbiamo conosciuto un cantante con la fidanzata (20/20), lui passava il suo tempo con noi trascurandola, un mio amico colse il margine di trattativa e rinunciò al beach volley.
    M 50&50

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  4. Questo racconto è surreale oltre che comico.
    Una tipa, che lo Scrittore vuole disperata perchè ha scoperto il tradimento del compagno (è una novita?), guida meglio di barrichello da milano alla frontiera di ventimiglia a 250 km all'ora con gli occhi appannati, fa salire un doganiere sulla macchina perchè l'accompagni a casa per circa 15 km che considerando i semafori sta a 10 minuti da lì, per fare che? consolarsi con lo sbirro perdendo 36 ore di tempo a farlo divertire? naaa
    La modella danese piange di felicità: si è liberata di quella palla d'architetto che di architettura non ne capisce un ca@@o, si è già presa la porsche e sta andando a prelevare i liquidi fattigli depositare nella banca HSBC di Montecarlo grazie alla sua residenza per motivi di lavoro. Poi, fatto un bel bagno caldo per rilassare la tensione nervosa, non dovrà far altro che telefonare ad un amico speciale e concordare una serata di svago. Dal giorno dopo, ricomincerà una nuova vita e non appena avrà ottenuto la separazione e l'appartamento, cambierà quell'arredamento di merda che non gli faceva venire voglia di abitarci figuriamoci di farci l'amore. Note: alla prossima, ricordarsi di lasciare in dogana un pensiero per Rocco, o si chiamava Marco?....
    Alba

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    1. Questa rilettura va nella giusta direzione secondo me, bruciando tutti i semafori.
      Forse in realtà andò proprio così ;.)

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    2. Si chiamava Sal...non so come sia successo ma lo Scrittore, ormai qualificato per i regionali, ha scritto il seguito di un racconto che non ha ancora ricevuto, forse dopo una galleria la luce nel cielo è cambiata, è diventato buio pesto e allora ha navigato a naso.
      M 50&50

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