venerdì 21 ottobre 2011

Bourbon e Coca Cola

- del Guardone dal Foro -

Si è proprio rinfrescata l’aria ormai, il dehors è desolatamente abbandonato a se stesso e agli ultimi raggi di sole orizzontali che ti si infilano tra le palpebre e ai superflui occhiali da sole. E allora Giuseppe? – è uno dei tre barman- più nessuno in terrazza, e soprattutto più nessuna in terrazza… E’ proprio finita gardien, l’estate è finita, adesso per ricominciare a rivedere un po’ di materia prima dovremo aspettare che qui di fianco ricominci qualche torneo di pokeristi, allora ricominceremo a divertirci. Mi metto qui Giuseppe, vedo che il mio sgabello è occupato, mi devo adeguare oggi. E’ il proprietario, si è messo li a leggere il giornale, pensava fosse il posto più riservato. E’ certo che è il posto più riservato, quello è il mio sgabello preferito, da li non mi sfugge niente. Qui davanti alla cassa ho poco controllo, non vedo quasi niente. Lo so che non sta bene origliare, però se mi metto qui, in mezzo alla gente e ai tavolini, alla fine, si che ho la visione ridotta, però è inevitabile ascoltare. Magari ci fosse qualche cosa da ascoltare, oggi non c’è in giro nessuno , però qualcuna di ieri gliel’ho registrata, non è che ci facciamo mancare niente verso l’ora dell’aperitivo. Vabbè, poi me la racconterà Giuseppe, qui su questo trespolo sono proprio a disagio, berrò un Bourbon e Coca Cola. Che cosa? Niente GinTonic? Vuole fare nevicare? E dal 2005 che non nevica a Sanremo, alla lunga potrebbe ricapitare se provochiamo gli astri in questo modo sfacciato. Coca Cola? E magari anche una Red Bull da portar via invece della solita coppia di Tennent’s . Abbia pazienza Giuseppe ma seduto qui proprio non mi sento me stesso, fammi sta specie di Cuba Libre sbagliato, vediamo se mi si apre qualche porticina nel cervello, a secco proprio non lavora. Oh! Attenzione che ne arriva uno buono gardien, io preparo il drink ma lei si sintonizzi. Va bene, ma non c'è il Knob Creek? No? Questo non è Bourbon...ok, me ne farò una ragione, non è giornata.

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La poverina che lo accompagna è già in stato di allerta 2, invece di accettare l’invito a sedersi a fianco a lui sul divanetto ha la prontezza di riflessi di mettersi di fronte, protetta dal tavolino e da mani lunghe. Mani viscide quelle del sessantenne tarchiatello, luccicano da quanto sono sudate. E’ agitato, anche se apparentemente sembra una pausa pranzo di lavoro e non una storia tesa, ma si sarà detto.: vediamo di unire l’utile al dilettevole, anche se lei, voglio dire, sicuramente non è alle prime armi ma io una cartuccia non l’avrei sprecata. Di che si occuperà questo ? Olio, ecco che l’ha detto, olio; così viscido di cosa si può occupare? Si gira intorno con lo sguardo come se cercasse qualcuno di noto, forse pensava di non trovar nessuno a quell’ora? Sono quasi le 13, te lo devi aspettare che ci sia qualcuno che passi a mangiare un insalata. Lei deve essere una dottoressa, ha almeno 25 anni di meno, deve essere una che ci capisce di olio. Però, cavolo, parlare di mosche e di larve a tavola, ma per favore! ma mentre le ho davanti le olive, quelle per gli aperitivi.

Attenzione che lei va in bagno, ma lui che fa? Si alza fregandosi le mani, tira fuori dalle tasche due biglietti da 50 e li infila nelle mani del proprietario. “così dovrebbero bastare” dice con un sorriso ammiccante. Caspita che eleganza, peccato che si faccia beccare dalla signora di ritorno dalla brevissima sosta in bagno. Cambia colore, si ri-strofina le mani e la invita a risedersi sul divanetto. No! Te l’ha già fatto capire prima che non si siede sul divanetto, hai proprio la testa dura. Eccoli di nuovo di fronte a organizzare strategie strabilianti per sconfiggere la terribile mosca olearia. Per far capire che anche lui le cose le sa comincia a fare lo splendido enunciando frasi lapidarie del tipo “deve sapere cara dottoressa, questa non è zona da vino, questa è una zona da olio e basta, il vino non viene buono qui” E già, perché tu evidentemente non ne fai, per fortuna. “Con i due spaghetti allo scoglio vorrei un vino bianco fruttato, due calici” Adesso vediamo come ne esce Giuseppe “in che senso fruttato?” Bravissimo Giuseppe, l’ha messo nell’angolo, adesso sentiamo qualche minkiata solenne. “Vero che lo vuole fruttato anche lei dottoressa?” Lei nicchia ma poi acconsente, però Giuseppe non sa che cosa dargli, ma per non fargli fare un figura di M gli da una via di fuga: “qualcosa di profumato e gentile invece dei soliti pigati e vermentini potrebbe andare bene” “ Certo – dice lo sfigato- qualche cosa di gradevolmente profumato e non troppo alcolico” “allora le darei questo Gewurtztraminer dell’Alto Adige” fin troppo penso io, però vediamo che dice il fenomeno “buono, anzi ottimo. Sa dottoressa, deve sapere che le due regioni italiane che producono i migliori vini bianchi sono il Friuli e l’Alto Adige” Bhe! Dai che questa ci può anche stare, in mezzo alle altre è una perla, non fosse per il tono da predicatore. Poi però commenta con soddisfazione quanto il residuo zuccherino del gewurtz si sposi bene con le vongole. Una meraviglia immagino. Dopo mezzo bicchiere sta già salendo di giri, lo tiene meglio lei l’alcool, lui ormai va a ruota libera “che leggerezza questo Gewurtztraminer, va giù che è un piacere, e non è neanche molto alcolico, sarà 12 gradi Giuseppe?” “Ma, veramente siamo sui 13,5 abbondanti, comunque si beve bene” Lui tentenna, forse conosce i suoi limiti, ma ormai è fatta, verso il termine del primo bicchiere abbiamo già una versione verbale del trattato che riscriverà irrimediabilmente la storia della viticultura di Ponente, poi, non si sa bene come o perché, ma abbiamo finalmente chiare tutte le dinamiche che contribuiscono alla formazione del prezzo finale di una Skoda e la comparazione con i modelli Volkswagen e Audi, e il volume sale. “perché quella cara non è più cara se stai – ormai è passato al Tu – a guardare il cambio, i cerchi, gli interni, e poi la A1 di mia sorella, diversamente dalla Golf di mia mamma, mentre il Q8 di mi cugino…” Si lancia con battute sull’economia e su questo governo, partendo da lontano, perché potrebbe essere vero che anche i dinosauri siano morti di debito pubblico. Oddio Dottoressa, faccia qualcosa, o comunque ce lo porti via, si è ubriacato con un bicchiere di Gewurtz!

In un momento di ricerca di lucidità ordina i caffè; di aver pagato il conto prima non si ricorda, glielo devono anche dire, che figura di M. Si allontana camminando come un jack russel urlacchiando : la prossima volta vorrei una zuppa di pesce.

“ ha visto gardien,sembrava una giornata fiacca ma anche oggi siamo partiti bene…”

-gdf2011-

10 commenti:

  1. Guardone del Foro.... Ma come ti vengono?

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  2. Guardone del foro , quiesa è bella e me la segno !!!!
    Sancio

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  3. Dal Foro ;-) Bisogna diversificare, se no ci si affeziona troppo. Però non è un nick nuovissimo, l'avevo già usato sul blog di Luciano Pignataro. Così come il Guappo del Faro ( in caso di pizza ) o il Gaglioffo dal Faro (birichino) , il Guardiano del Flash ( compatta con museruola) ... ecc ma alla fine è sempre gdf.

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  4. un pò per il ritmo e un pò con l'immaginazione sembrava di stare li al banco del bar a vedere la scena
    F

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  5. non è da tutti saper raccontare una storia...

    R.

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  6. http://www.youtube.com/watch?v=dG3U1rLOAYc&feature=related

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  7. Ma è oggi il poker stars a sanremo!

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  8. Russa, bellissima, non bionda, è in black total look, stivaletto basso di vernice tacco 16 e suola rossa. E' Poker Star's !

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