lunedì 27 dicembre 2010

Il vino trash del giorno : Sherry Manzanilla Bristol Cream Harvey’s !

- del Guardiano del Faro -


Calma con le risatine sarcastiche, questo vino ha una sua dignità, oltre alla fascinosa ed inconfondibile bottiglia blu che però di spanish ha ben poco, infatti è di impronta prettamente british più che spanish. Però la voglia di assaggiarlo mi prese alle spalle a causa degli spanish durante la mia prima seduta al tavolo al vecchio Celler de Can Roca di Gerona. Pronti via e sul tavolo, tra le prime meraviglie che arrivarono ci fu infatti una piccola golosità, come dimensione, ma grandissima per sapore e aroma che era, ed è, il bonbon di piccione Bristol Cream. Giralo o voltalo, dal lato bombato o dal piatto, dentro il cucchiaio o sulla fine tegola di legno ma rimane un piccolo gioiello questo dei Roca, uno dei tanti piccoli capolavori artigianali di quella brillante cucina catalana dove spesso e volentieri si coniugano già nel piatto il vino e l’elemento materico da gustare.



Perso il ricordo e il desiderio me lo ritrovo a far bella mostra di se su un mobile d’epoca in casa di un amica inglese. Eccolo qua mi dissi, è proprio il Bristol Cream. Ma perché si chiama così ? Non serve molta fantasia per arrivarci, perché risalendo alla fine del ‘700 la situazione che troviamo è già quella classica dei mercanti di vino inglese che inventarono appunto, “i vini dall’accento inglese” e cioè quei vini rinforzati di alcool per consentire loro un sereno tragitto marittimo nelle botti, in viaggio dal sud d’Europa alla Gran Bretagna. Questo è stato il caso dello Sherry, del Marsala, del Porto e del Madeira. I vini gli inglesi non li facevano ma ne bevevano tanto e con questo stratagemma sistemarono gli alcolisti per venti generazioni.

Quindi si chiama Bristol perché la famiglia di commercianti fondata da John Harvey era di Bristol e si chiama anche Cream perché alla miscela di una cinquantina di Solera di Sherry Fino, Oloroso e Amontillado ( quello del Pranzo di Babette se ve lo ricordate, servito con la zuppa di tartaruga ) , veniva aggiunta anche una percentuale di Pedro Ximenez, per dargli appunto quella nota dolciastra e una densità cremosa originalissima e che tanto piace alle signore inglesi.



Guardando bene cosa c’è scritto sulla bottiglia , tra i consigli per un consumo intelligente di questo prodotto balza all’occhio il suggerimento di servirlo con ghiaccio e con scorza di arancio. Inoltre, oltre alla gradazione importante di 17,5°, viene indicato che con la bocciona che vedete, che è da litro, si possono preparare approssimatamene 14 standard drinks …ghiaccio e arancio incluso. Altra cosa curiosa è che il bollo che ne autorizza la vendita indica come denominazione di origine “Jerez Manzanilla” , e poi aggiunge che per produrlo sono stati usati ingredienti di origine spagnola ( ! ) . Poi si scopre che ormai il “vino” non si miscela ed imbottiglia più a Bristol ma ci pensa l’associata Domecq di Jerez de la Frontiera. Tutto chiaro no?



Ma andiamo a degustare questa rarità, almeno per il mercato italiano credo, perché mai ne ho visto in enoteca o supermarket . I più smaliziati avranno notato quale bicchiere ho riservato all’evento, ma sorvoliamo sui dettagli e torniamo a bomba sul soggetto ; il colore è ambrato scuro, neanche molto limpido, c’è qualche corpo in sospensione. Il naso è dritto sui fichi secchi e le prugne cotte in vino e alcool, uva passita di sottofondo. In bocca colpisce per l’alcool veemente, la dolcezza stucchevole e la scarsa acidità. Retrogusto solera zuccheroso e caramello da croccante di mandorla.



Bene, e adesso che ho capito perché in Inghilterra lo bevono con ghiaccio e fette d’arancio come fosse un Amaretto di Saronno e perchè i Roca per smaltirne le scorte l’hanno infilato ormai da anni nel patè di piccione, dicevo, adesso mi tocca trovare il consueto abbinamento musicale perchè questo è l’uso condiviso da queste parti. Con coerenza all’oggetto ma tenendo comunque conto della base culturale del blog, dove dominano le impervie strade sterrate, i jeans scoloriti, gli stivaloni a punta, i benzinai Texani, le Harley, le bistecche al sangue alte tre dite , i polverosi locali graffianti della Route 66, i fienili teatro di feste goliardiche con pece e piume, le galline per strada e i cani sciolti con il gomito alla barra dei music-bar country live, topi attaccati ai capelli e ragazze che tengono il tempo schiaffeggiandosi le chiappe.




Ecco, non è stata facile la scelta, sofferta e ricercata, perchè anche per loro, come per questo vino non si capisce bene il senso geografico definito, comunque facciamola breve e beccatevi questi maranza svedesi che detengono il record storico di settimane in testa alle classifiche di dischi venduti in Germania con un pezzo folk country americano.

Vi raccomando tre cose, lasciate fuori il cavallo e riservate un occhio di riguardo alla tecnica del batterista e l’altro alle ragazze, forse anche meglio di quelle degli ABBA nonostante l’inquietante contesto.






gdf

8 commenti:

  1. Ahahahah, semplicemente inquietanti, lo Sherry Manzanilla Bristol Cream e Rednex che accoppiata!! Neanche alla fine del piu' alcolico armadillo meeting ne avrei il coraggio.. :-)))

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  2. E.. il cartello "no sex allowed"? Bellissimo!

    Pat Garrett

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  3. Un "Maranzanilla" meeting :-)

    Comunque di la verità, non li metteresti verso le undici e mezza dell'ultimo dell'anno ?
    E tutti in piedi a saltare con il braccio alzato , Eh! Eh! Eh! Eh!

    Il "batterista" è un mito, più per i batteri che per la batteria intendo...

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  4. certo che siete proprio fuori qui dentro :-))
    beppe

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  5. I crucchi si' che se ne intendono!anche Scialpi portarono al primo posto...L'abbinamento musicale e' usuale da queste parti ma non obbligatorio , hai un condono pronto:)

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  6. Scialpi piaceva.Ma anche la Pausini se non ricordo male, avevo un cliente in Baviera che ogni volta che salivo in macchina mi metteva " la solitudine" :-)


    Vuoi risentirla la Laura ?
    La seconda voce italiana dopo Mina, mica pizza e fichi.

    http://www.youtube.com/watch?v=eE5tSw5nWpA

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  7. E come dimenticare il portento delle Ardenne,Di Rocco Quinto che vendette in Belgio milioni di dischi con questa perla :

    http://www.youtube.com/watch?v=Jod5tjqY3KA&feature=related

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  8. E la ragazza sul toro meccanico? Quella sì che è da armadillo meeting ;-)

    L

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